TOSCANA-LIVORNO. Ci è parso importante – anche se proviene da area decentrata rispetto al microcentro di Pistoia – offrirvi certi spunti di riflessione giunti in redazione da lontano, e precisamente da Livorno.
Con una punta di polemica, mentre fuori si rendono conto di cosa sia un giornale, i pistoiesi del «sarcofago-città di tutti» sono ancora troppo legati ai loro interessucci personali per capire che l’epoca dell’orticino in Valdibrana è tramontata da un pezzo.
E non sarebbe male che la sinistra pistoiese (ammesso che ci sia, del che dubitiamo “assaje”…) riflettesse di più su queste poche righe livornesi:
La sinistra in Toscana c’è. E si muove dal basso. Ce lo dimostra il successo della prima giornata di incontro delle liste civiche promossa da BuongiornoLivorno, avvenuta sabato 22 novembre proprio nella città simbolo della nascita della sinistra storica italiana.
BuongiornoLivorno, terza forza politica della città che ha avuto un ruolo decisivo nel mandare il Pd all’opposizione, si è fatta promotrice dell’assemblea che ha visto partecipare duecento persone provenienti da tutta la regione, invitate in base all’appartenenza a liste civiche e organizzazioni; l’assemblea ha condiviso in pieno l’esigenza di dar vita a un progetto che fornisca un’alternativa di governo in vista delle prossime elezioni regionali.
Più di trenta gli interventi di esponenti del civismo, che nelle ultime elezioni ha avuto risultati significativi sia nei comuni più piccoli, come Suvereto (Li) o Calcinaia (Pi) che in quelli più grandi, come Empoli, Sesto Fiorentino o nella stessa Livorno.
Lo stesso fermento è stato testimoniato dalla realtà di Pisa e dagli interventi di Pistoia, Lucca, Follonica e molti altri. Dalla giornata di sabato è scaturito un appello all’unione di tutte queste forze, per la creazione del progetto di una sinistra nuova e unita, partendo dal basso verso obiettivi alti. Un percorso al quale speriamo aderiscano in molti, dalla lista del più piccolo comune toscano fino alle organizzazioni regionali. L’appello che segue verrà diramato anche via web, mentre è previsto per dicembre un nuovo incontro delle liste volto a concretizzare e definire ulteriormente il percorso in atto.
Questo il testo dell’appello condiviso a fine assemblea.
La Toscana deve cambiare. Deve perché può. La realtà della nostra regione è oggi fatta di un sistema sanitario sempre meno inclusivo, dei disastri prodotti dal dissesto idrogeologico generato da uno sconsiderato sfruttamento dell’ambiente, di un’emergenza occupazionale e sociale senza precedenti che deriva dalla mancanza di una vera programmazione economica di lungo periodo, di una progressiva privatizzazione dei beni comuni. Paghiamo il conto salato di anni di politiche che hanno anteposto interessi di parte ai bisogni e ai diritti dei cittadini e delle cittadine. Ma la realtà della Toscana è anche altro.
È la voglia di cambiamento che tanto consenso ha fruttato a nuove liste e alleanze su tutto il territorio regionale, è il radicamento nei valori che si sono sedimentati nella nostra Costituzione messo al servizio della fiducia in un futuro migliore. La realtà della Toscana sono i fiori di nuove entusiasmanti esperienze politiche sbocciati sui vari territori e legati ai referendum per i beni comuni, alle elezioni europee, comunali e provinciali di solo pochi mesi fa. Esperienze che oggi hanno l’opportunità di dare finalmente una svolta, in vera discontinuità rispetto alle logiche di un partito, il Pd, che appare ormai nudo nella sua scelta di non rappresentare un’alternativa di sviluppo democratica e progressista al modello che ci ha portato fino a questo punto.
Questa svolta è ad un passo e può diventare realtà grazie a una sinistra plurale e policentrica. Le elezioni regionali del 2015 sono quel passo. Ci mettono davanti alla concreta possibilità di dare una spallata a un sistema sopravvissuto a se stesso anche troppo a lungo. Sono la sfida alla nostra capacità di superare le logiche parziali e i localismi per dare vita a una realtà a vocazione maggioritaria pronta a contendere al Pd il governo della Regione in nome del sogno di una comunità politicamente libera, socialmente coesa e solidale, culturalmente vivace e pluralista e rispettosa dell’ambiente che, ospitandola, ne rende possibile la vita. Noi ci crediamo”.
[comunicato buongiornolivorno – assemblea22novembre2014@gmail.com]