LJUDMYLA DJADČENKO È LA VINCITRICE DELLA 67ª EDIZIONE PREMIO CEPPO INTERNAZIONALE POESIA “PIERO BIGONGIARI”

Il Premio Ceppo nell’anniversario della guerra in Ucraina va alla vicepresidente degli scrittori ucraini . Giovedì 23 febbraio la poetessa sarà premiata a Pistoia dove incontrerà la giuria dei Giovani Lettori (Auditorium Terzani, Biblioteca San Giorgio, ore 16, ingresso libero) e sabato 25 febbraio sarà ospite del Liceo Scientifico Amedeo di Savoia Duca d’Aosta. Venerdì 24 febbraio a Firenze, al Consiglio Regionale della Toscana, a un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, l’autrice terrà una Lecture dal titolo “La poesia dovrebbe iniziare il giorno in cui si nasce e non finire il giorno in cui si muore”

Ljudmyla Djadčenko

PISTOIA. Ljudmyla Djadčenko, giovane poetessa ucraina molto attiva in patria e sulla scena internazionale, vicepresidente degli scrittori del suo Paese, è la vincitrice della 67a edizione del Premio Ceppo Internazionale Poesia “Piero Bigongiari”, il primo premio italiano dedicato al racconto e alla poesia, diretto e presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi.
Giovedì 23 febbraio la poetessa sarà premiata a Pistoia dove incontrerà la giuria dei Giovani Lettori (Auditorium Terzani, Biblioteca San Giorgio, ore 16, ingresso libero) e sabato 25 febbraio sarà ospite del Liceo Scientifico Amedeo di Savoia Duca d’Aosta.

Il Premio Ceppo ha organizzato per la prima volta un evento anche a Bologna oggi mercoledì 22 febbraio in collaborazione con Lo Spazio Letterario per la Rassegna Poesia e Traduzione (Libreria le Sette Volpi, ore 18,30, con i poeti Riccardo Frolloni e Francesca Serragnoli).
Venerdì 24 febbraio, a un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, nella Sala del Gonfalone del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour 4 a Firenze, l’autrice terrà una Lecture dal titolo “La poesia dovrebbe iniziare il giorno in cui si nasce e non finire il giorno in cui si muore” (ore 16, ingresso libero).

Intervengono Paolo Galvagni, curatore del volume e Andrea Sirotti, giurato del Premio. Saluti di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana.
Sempre a Firenze sarà inoltre presentata la sua antologia di poesie con testo a fronte “La fobia dei numeri” (Interno Poesia, 2023). Il primo libro a farla conoscere in Italia raccoglie molti testi inediti, selezionati e tradotti da Paolo Galvagni, uno dei maggiori studiosi italiani di letteratura ucraina e russa.

Come scrive nell’introduzione, le sue poesie “costituiscono un dialogo continuo, un poema composto di frammenti. Compare spesso Dio in questi monologhi interiori, la poetessa lo interroga, lo osserva. L’amore, la solitudine, il tempo, l’attesa e la ricerca, la perenne ricerca dell’essere. In scene disegnate attraverso la nostalgia e l’incertezza, Ljudmyla osserva quasi come dall’altro lato di uno specchio, conversa con i paesaggi, con gli animali.” “Per quanto riguarda i versi, qui presentati, — aggiunge — per circa la metà si tratta di poesie edite nel 2014 e 2015; l’altra metà risale agli anni 2019-2021 ed è ancora inedita in volume: è infatti di imminente pubblicazione una nuova raccolta poetica.”
Il libro, all’interno del quale è pubblicata la lectio, contiene una lettera di Ljudmyla Djadčenko indirizzata al lettore sulle drammatiche vicende della Guerra nel suo paese, che si conclude con queste parole: “Adesso mi rendono felice le cose quotidiane. Provo nostalgia dei giorni in cui tutti i miei amici erano vivi, quando c’erano luce e acqua, prima di trascorrere metà delle mie giornate in uno scantinato, nascondendomi dai missili. E quando scrivo una poesia, adesso, piango come una bambina, perché mi accorgo che l’anima è in grado di vedere la bellezza, anche in mezzo all’oscurità e al dolore”.

Motivazione di Paolo Fabrizio Iacuzzi

La poetessa ucraina Ljudmyla Djadčenko vince il premio Ceppo Poesia Internazionale “Piero Bigongiari” per il suo viaggio spaesante e spiazzante dentro un vissuto reale e immaginario. Nel labirinto di una mente attenta alle emozioni e agli affetti, avviene l’incontro folgorante con le figure delle grandi narrazioni e religioni: tra le altre, l’Ulisse dell’Odissea, la Didone dell’Eneide, il figliol prodigo del Vangelo, il Budda del Samsara, le voci del Corano. In questo catasto frammentario, solo la lingua “sapienziale” della poesia è in grado di farle dialogare tra loro: “mi confondo nelle parole. nelle lingue mi confondo”.

Qui sta il segreto della sua poesia: pur all’apparenza disincarnata, è attenta ai particolari e agli interstizi in cui il senso pare velarsi e rivelarsi insieme, imprendibile. Alla “fobia dei numeri” si oppone dunque un’altra algebra della mente, per cui anche l’umorismo diventa la sfida della melanconia al dolore: “i libri somigliano alle mestizie dei poeti: / un po’ di domande / un po’ di sogni / un po’ di umorismo / ma come spesso capita è stato male interpretato”. Pur al riparo da un’idea esplicita di poesia civile, è tuttavia evidente nella scrittura di Ljudmyla Djadčenko l’impegno a tessere quello stretto dialogo fra Occidente e Oriente, per cui solo la poesia sembra essere in grado di esplorare le ragioni profonde di una bellezza legata all’etica, con la quale ricostruire le istanze di una civiltà basata sul dialogo e sulla pace.

Ljudmyla Djadčenko è nata nel 1988 a Morynci, nell’Ucraina centrale. Nel 2012 si è laureata in filologia all’Università di Kiev, nel 2016 ha conseguito il dottorato (teoria della letteratura e comparatistica). Attualmente vive e opera nella capitale ucraina. Ha debuttato nelle riviste “Odnoklasnyk” (2007), “Molodyj žurnalist” (2006), nell’almanacco “Svjatyj Volodymyr” (2007). Al 2010 risale la prima raccolta matura: Dychannja metelykiv [Il respiro delle farfalle], uscita nella rivista “Sučasnist”.

Suoi versi sono usciti nelle riviste ucraine “Kur’er Kryvbasu”, “Dyvoslovo”, “Šo”, “Epocha piskovyny”. Ha pubblicato le raccolte Plata za dostup [Pagamento per l’accesso] (2011), Kurka dlja turka [Il pollo per il turco] (2017). Suoi versi sono stati tradotti in diverse lingue.

Ha partecipato a numerosi festival di poesia: Georgia, Turchia, Tunisia, Cipro, Colombia, India. Nel 2012 è stata insignita del Premio Oles’ Hončar (Ucraina – Germania). Dal 2011 è membro dell’Associazione degli scrittori ucraini, della quale è stata eletta vicepresidente nel 2017.

Premio Ceppo Poesia: la longlist dei 16 poeti

La Giuria Letteraria del Premio Ceppo Poesia, presieduta da Paolo Fabrizio Iacuzzi (e composta da: Alberto Bertoni, Michele Bordoni, Martha Canfield, Giuliano Livi, Filiberto Segatto, Andrea Sirotti, Gabrio Vitali) ha definito la Longlist Premio Ceppo Poesia.

Ecco i nominativi e i libri:

  • Nadia Agustoni, “La casa è nera,” Vydia editore
  • Francesco Brancati, “L’assedio della gioia”, Le Lettere 2022
  • Silvia Bre, “Le campane”, Einaudi 2022
  • Alessandra Carnaroli, “50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti”, Einaudi 2021
  • Claudio Damiani, “Prima di nascere”, Fazi editore 2021
  • Gabriel Del Sarto, “Sonetti bianchi”, L’arcolaio 2022
  • Emanuele Franceschetti,”Testimoni”, Aragno 2022
  • Riccardo Frolloni, “Corpo striato”, Industria&Letteratura 2021
  • Riccardo Innocenti, “Lacrime di Babirussa”, Nem 2022
  • Maddalena Lotter, “Atlante di chi non parla”, Aragno 2022
  • Stefano Massari, “Macchine del diluvio”, MC edizioni 2022
  • Guido Monti, “Le stanze”, Pequod 2022
  • Eleonora Rimolo, “Prossimo e remoto”, Pequod 2021
  • Christian Sinicco, “Ballate di Lagosta”, Donzelli 2022
  • Luigia Sorrentino, “Piazzale senza nome”, Samuele editore 2021
  • Francesco Targhetta, “La colpa al capitalismo”, La nave di Teseo 2022

Entro la metà di aprile verranno selezionate le terzine del Premio Ceppo Poesia e del Premio Ceppo Poesia Under 35. La Cerimonia di premiazione, durante la quale la Giuria dei Giovani Lettori Under 35 voterà in diretta i vincitori, avrà luogo domenica 7 maggio dalle ore 10.00 alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia. Sempre ad aprile verrà anche indicato il vincitore del Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia alla carriera.
Il Premio Letterario Internazionale Ceppo è realizzato con il patrocinio del MIC, la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana (Festa della Toscana) e del Comune di Pistoia, il patrocinio del Comune di Firenze, con il sostegno di Regione Toscana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la Fondazione Chianti Banca, con il contributo di Berni Pistoia Ceramica e Giorgio Tesi Group.
www.iltempodelceppo.it

[laura mammarella]

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