Servificati dal regime comunista fino dagli anni di Luigi Berlinguer ministro della pubblica istruzione, i prescelti dal sistema per cooptazione (solo così si diventa presidi-DS, non dirigenti scolastici, ma democratici di sinistra) sino sono venduti alla repressione di stato pur di tirare le loro «quattro paghe per il lesso». Prima o poi dovranno tagliarsi e lasciar colare il loro sangue sul sacro fuoco del sommo duce: tutti in ginocchio e “zitti e puce”
ITAGLIANI SIETE FRITTI
TUTTI IN RIGA E TUTTI ZITTI!
A QUESTI “AFFARI QUA”, i presidi, fino dagli anni 90 sono stati affidati i gloriosi destini della patria.
Gli italiani – nati professori – hanno posto nelle loro scuole i propri figli perché seguissero il condizionamento rieducativo che oggi sta dando il meglio di sé nella verdificazione del popolo appecoràto.
Finirà come sempre. Oggi il duce chiede loro di cancellare dalla scuola tutti i nuovi ebrei non-vaccinati.
E loro, tranne i famosi 13 che non vollero accettare le leggi razziali del glorioso ventennio, faranno pulizia degli ebrei non-vaccinati a lode e gloria del suo nome e della sua santa chiesa progressista di pura razza ariana.
Corsi e ricorsi storici, da Polibio a Giambattista Vico. Ma possiamo farci poco: la massificazione demenziale delle lauree da parte delle università postsessantottine, riempite di comunisti e post-ideologici, ha già chiuso il ciclo produttivo. Siamo in saturazione.
La resistenza se la sono fottuta proprio loro: le sinistre illuminate (a camere a gas). D’ora in poi, come dice Levi, «cavoli e rape» per tutti, choux et navets, kaposzta és répak nel Lager Italia.
Viva Matta, Viva Draghi: gli taGliani son dei maghi!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Voglio proprio veder come s’avvìta la nostra cara allieva Margherita…