lo sfogo. «NOI PAGHIAMO SUBITO, MA I LAVORI DEL COMUNE… CON CALMA»

PISTOIA. In questo clima di fermento politico, di agitazione ideologica dove i principi e i progetti, anche i più stupidi si sono accavallati incuranti del buon senso e del pudore, nessuno ha puntato lo sguardo vicino a noi, trai nostri piedi è proprio il caso di dirlo.

Selciati dissestati profondamente, anche quello di luoghi artisticamente e storicamente sacri come la piazza del Duomo, marciapiedi ridotti a relitti e strade impossibili da percorrere senza una adeguata polizza assicurativa.

In via delle Mura Urbane circa due settimane fa si è aperta una buca pericolosa che ha ridotto il traffico lungo una sola carreggiata in una via di grande traffico indispensabile alla città.

Potrebbe qualcuno dei candidati sindaci o aspiranti consiglieri mettere in luce come il Comune sia pronto e puntiglioso nell’esigere la nuova tassa, detta tari, che avrebbe dovuto servire a garantire i non ben precisati servizi indivisibili, strade comprese, mentre si mostri assai meno solerte, per non dire assente nell’adempiere ad un dovere per il quale il cittadino paga fior di quattrini?

Non mi pare che con l’avvento della Tari i servizi siano migliorati, tutt’altro. Balocchiamoci con la programmazione di iniziative inutili, secondarie o comunque di impraticabile realizzazione come tante balorde proposte avanzate in questi giorni.

Cominciamo dal basso, magari dalle strade chiudiamo una sola buca se non possiamo fare altro ma evitiamo di prendere in giro e frodare, perché di inganno si tratta, il contribuente. E nessuno mi parli di demagogia e populismo a meno che si tratti di uno che non paga le tasse.

Infine si potrà forse replicare che l’attesa è dovuta all’intervento di riparazione di un tubo da parte di Publiacqua: ma la sostanza non cambia. La partecipata del comune di Pistoia è quella con l’acqua più cara d’Italia e un sindaco con gli attributi non avrebbe difficoltà a far rispettare il contratto di servizio, con puntualità e zelo. Qui, invece, forti con i deboli e inginocchiati ai piedi dei forti.

Fiore di Monozzo