PISTOIA. Venerdì 21 aprile alle 18:30 a Lo Spazio di via dell’ospizio, presentazione del cortometraggio di Luca Dal Canto L’alluvione ha sommerso…: un docu-fiction che tra immagini d’epoca e riprese appositamente realizzate ricostruisce la perdita della prima edizione dei Canti Orfici di Dino Campana appartenuta a Eugenio Montale, portata via dalla piena dell’Arno.
Intervengono il co-sceneggiatore Dino Castrovilli, il regista Luca Dal Canto, il poeta e filosofo Roberto Carifi, la poetessa e drammaturga Maura Del Serra e l’attore Murat Onol.
Tra i tanti danni provocati dall’alluvione del 4 novembre 1966 ve n’è uno, forse dimenticato, che assume una forte valenza simbolica: tra le migliaia di libri danneggiati o distrutti dalla piena e dal fango vi era Canti Orfici, il libro unico di Dino Campana, unanimemente considerato uno dei capolavori della poesia del 900. Lo stesso libro nel quale con sinistra profezia una ragazza incontrata dal poeta a Castagno d’Andrea mormora Un giorno la piena ci porterà tutti.
Si trattava di un esemplare della prima edizione, quella stampata nel 1914 a Marradi dal tipografo Bruno Ravagli sotto la diretta supervisione dell’autore: “dovevano essere la giustificazione della mia vita”, scriverà il poeta in una lettera al critico Emilio Cecchi. L’esemplare portato via dalla piena apparteneva al poeta Eugenio Montale – che per l’opera di Campana aveva coniato la felice definizione di poesia in fuga – e la sua perdita è rievocata in una delle più struggenti liriche del poeta premio Nobel, L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili, scritta il 27 novembre 1966.
Realizzato in occasione del 60° anniversario dell’alluvione, il film diretto da Luca Dal Canto e interpretato da Murat Onol è un originale e commovente lavoro che vuole ricordare anche questa piccola grande tragedia occorsa durante l’alluvione, contrapponendo alcune delle magnifiche vedute/visioni toscane che hanno ispirato Dino Campana alle immagini della piena dell’Arno che porta via tutto, anche il prezioso libro: quasi un ennesimo oltraggio ad un poeta e ad una poesia che tanto hanno dovuto lottare per trovare il loro meritato spazio nella letteratura universale del 900.
L’alluvione ha sommerso…
Durata: 12’55″
Soggetto e Sceneggiatura: Dino Castrovilli e Giuseppe Giachi, da un’idea di Dino Castrovilli
Fotografia: Dario Albano, Luca Dal Canto
Suono in presa diretta: Nicola Vitali
Montaggio e Regia:Luca Dal Canto
Produzione: Esecutivi per lo Spettacolo per il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Interpreti: Murat Onol
Voci fuori campo: Duccio Barlucchi, Claudio Morganti, Gianluigi Tosto
Musiche: Steven Brown, Harmonia Ensemble/Roger Eno, Dairen, Cristiano De Silva
Luca Dal Canto
Luca Dal Canto è nato a Livorno nel 1981. Laureato in Linguaggio Audiovisivo all’Università degli Studi di Pisa, è regista e fotografo. Nel 2006 comincia a collaborare come aiuto regia nel cinema e nella pubblicità e lavora con molti registi italiani tra cui Daniele Luchetti, Fausto Brizzi, Francesca Archibugi, Sergio Rubini, Matteo Oleotto e Enrico Oldoini.
Nel 2012 firma il cortometraggio Il cappotto di lana con cui ottiene 52 selezioni ufficiali e 16 premi in festival di cinema internazionali. Del 2014 è invece il suo cortometraggio Due giorni d’estate (Two days in summer, Deux jours d’eté), presentato fuori concorso al 67° Festival di Cannes (Short Film Corner) e venduto in 11 paesi stranieri. Con Due giorni d’estate ha ottenuto anche 27 selezioni ufficiali e 4 premi.
Come fotografo, nel 2014 realizza il progetto I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi, esposto a Livorno (2014), Pisa (Palazzo Blu 2014-2015), Torino (2015) e Strasburgo (2016).
Della mostra è stato anche pubblicato un libro-catalogo, edito da Erasmo, con le prefazioni di Giorgio Cricco e Murielle Levy. Attualmente sta lavorando a un progetto di docu-film sulla vita e l’opera di Amedeo Modigliani, prodotto da Les Productions du Golem (France).
[lo spazio]