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PISTOIA. Sabato 15 aprile alle 17:30, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, Susanna Mati presenta il suo ultimo saggio Friedrich Nietzsche (Feltrinelli, 2017, p.192, euro 14,00).
Avrebbe mai potuto Friedrich Nietzsche, il filosofo più influente nella contemporaneità, fare un’altra filosofia? Il Nietzsche dei manuali viene improvvidamente riassunto in formule, come se il superuomo, la volontà di potenza e l’eterno ritorno fossero concetti inequivocabili.
In realtà il senso di quelle formule, esposto alle più diverse interpretazioni, rimane tutt’altro che trasparente e profondamente enigmatico.
Contro il Nietzsche citato a vanvera, pronto a sostenere qualunque tesi, questo libro si domanda: e se invece Nietzsche non sostenesse alcuna tesi? Se il suo pensiero fosse per l’appunto l’esempio di un pensiero sperimentante, antidogmatico, antifanatico? E se ciò fosse dovuto innanzitutto al tratto estetico che lo caratterizza?
L’ipotesi sconcertante e liberatoria che propone Susanna Mati, dunque, è che si debba congedare l’immagine del Nietzsche pensatore oracolare e soprattutto dottrinale.
Infatti la filosofia intesa in questo senso, cioè come quell’antica forma di aspirazione al sapere connotata da un rapporto di possesso con la verità, è finita. Perciò l’opera di Nietzsche mira piuttosto a produrre un effetto estetico, come lo definisce Susanna Mati, quasi fosse una sorta di operazione artistica svolta sull’intero corpo della filosofia occidentale, qualcosa che chiede di essere attraversato e lasciato alle spalle, concludendosi in un grande, definitivo naufragio.
Un libro strutturato secondo la forma del labirinto, che si confronta con i molteplici volti del grande filosofo, perché essere nietzschiani oggi significa smascherare anche il maestro che ci ha insegnato le virtù psicologiche dello smascheramento.
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“Oggi non possiamo non dirci nietzschiani, perché il mondo di N. è diventato il nostro mondo; non potrà mai più darsi, in modo credibile, una filosofia che abbia come riferimento la figura della verità in senso forte. N. lo sapeva, come tutti coloro cui è dato di scandire e segnare le epoche.” (Susanna Mati)
Susanna Mati, filosofa e scrittrice, ha insegnato per molti anni Estetica allo IUAV di Venezia. Tra i suoi libri: Filosofia della sensibilità. Per un’estetica come pensiero mitologico (Moretti & Vitali 2014); Sex and the City: favola della donna single (Moretti & Vitali 2011); Ninfa in labirinto (Moretti & Vitali 2006).
Con Franco Rella ha pubblicato per Mimesis Nietzsche: arte e verità (2008), Georges Bataille, filosofo (2007) e Friedrich Nietzsche.Tentativo di labirinto (2017).
Ha curato opere di G. Bataille, W. F. Otto, Novalis, K. Reinhardt. Per i Classici Feltrinelli ha tradotto e curato: F. Hölderlin, Poesie scelte (2010); Novalis, Inni alla Notte e Canti spirituali (2012); Platone, Fedro (2013); F. Nietzsche, La nascita della tragedia (2015) e Così parlò Zarathustra (2017).
Info: Lo spazio di via dell’ospizio, via dell’Ospizio 26-28 51100 Pistoia – Tel. 057321744 – www.lospaziodiviadellospizio.sitiwebs.com