PISTOIA. Il Consiglio Comunale di ieri, lunedì 26 gennaio, sarà ricordato (dagli appassionati…) per la mancata approvazione di una delibera il cui contenuto era già stato oggetto di discordia nella precedente seduta dello scorso 2014.
Il Sindaco ha ricevuto un no, non solo dall’opposizione, ancora un po’ esulcerata per i richiami fatti alla scarsa collaborazione dal primo cittadino, ma anche da una parte della maggioranza che non aveva condiviso né, in qualche caso, ben compreso perché si dovesse provvedere alle operazioni di mantenimento e dismissione della partecipazione alla società Publiservizi S.p.A., ciò di cui abbiamo già dato notizia (vedi).
Per cercare di capire e poi rappresentare lo stato d’animo dei componenti dell’assemblea cittadina, abbiamo chiesto ad alcuni di loro di dire, in poche parole, quale fosse, e se ci fosse, il male oscuro che traspare dai contrasti emersi negli ultimi tempi, dalle dichiarazioni del Sindaco prima e delle fughe in avanti di alcuni consiglieri di maggioranza per finire alla débâcle di ieri pomeriggio, che vede tra l’altro chiudersi il Consiglio senza poter approvare il verbale del 23 dicembre (13 astenuti, 11 favorevoli e zero contrari e la maggioranza no).
LE RISPOSTE
Giacomo del Bino, Movimento 5 Stelle. L’esperienza di Publiservizi deve far capire al Sindaco che le prove di forza non servono più, la maggioranza non è più coesa né convinta e quindi per svolgere il mandato Bertinelli deve ascoltare di più la minoranza e condividere i progetti prima di renderli esecutivi. Ci saranno provvedimenti importanti: il Supermercato a sud e il prolungamento di via Salvo d’Acquisto, su questi si gioca il suo futuro.
Maurizio Giorgi, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Valuto la questione dal punto di vista politico, la votazione di oggi è emblematica, era dal 94 che non avveniva; la maggioranza è come un concerto stonato e il Sindaco dovrà valutare presto qual è il bene per il futuro della città.
Alessandro Sabella, Fora Italia. Cito il consigliere Lattari che ha detto di essere felice perché oggi il consiglio ha cambiato passo, è cresciuto. Ecco da oggi ognuno eserciti il diritto di voto, con la propria testa. Ne sono felice anch’io.
Margherita Semplici, capogruppo di Pistoia Domani. Sul discorso del Sindaco (che era tornato sulla sua reprimenda urbi et orbi del 23 dicembre scorso) dico che si conferma e si sottoscrive quello che abbiamo già affermato: in pratica il Sindaco ha riconosciuto il nostro diritto a fruire dei tempi e dei modi necessari a svolgere bene il nostro incarico, ma bisogna che accetti che questa non è una sua gentile concessione, ma un principio del regolamento, a cui autonomamente ci riferiamo.
Salvatore Patanè, Lista Civica Pistoia 1117. Io penso che chi ha vinto ha più doveri di tutti, io sto qua dentro con convinzione cercando di fare quello che ritengo il bene della comunità e, da buon siciliano commento la giornata di oggi con le parole del Principe di Salina “bisogna che tutto cambi perché nulla cambi”. Non è successo nulla.
Anna Maria Celesti, Forza Italia. Chi è in consiglio comunale ha il dovere di rispondere ai cittadini; all’opposizione abbiamo il dovere, nel metodo, di rispettare le regole dell’assemblea, nel merito ritengo che non è lesa maestà avere un’opinione diversa nelle questioni che affrontiamo, così come collaboriamo nelle scelte che vanno nell’interesse comune. Il rispetto però deve essere reciproco.
Chiara Colombo, Pd. Nella conferenza stampa di sabato scorso il Sindaco ha detto che non esiste la fronda, ma un insieme di persone che hanno una coscienza e pensano e riflettono sulle conseguenze che le azioni politiche potrebbero avere sulla città. Siccome ha parlato di coscienza e anche di responsabilità, io non metto la mia faccia per cose imposte, senza dialogo. Con l’imposizione e senza coinvolgimento si arriva a questo, un’astensione o un voto contrario.
Giovanni Sarteschi, capogruppo Pd. Avevo cercato una soluzione alternativa (sulla delibera Publiservizi – n.d.r.). Ho parlato con tutti i consiglieri, tutti vogliono essere maggiormente coinvolti, ma dovrebbero anche chiedere, cercare di informarsi; ci deve essere proporzionalità tra le mie proposte e la loro attenzione. Voglio evitare quanto più possibile i diktat, l’imposizione; sono disponibile, nonostante la gran quantità di impegni della mia vita personale e professionale, di più non posso fare.
Alvaro Alberti, Pd. Si tratta solo di personalismi, siamo qui a lavorare per la città, il programma del Sindaco va avanti regolarmente se c’è qualche difficoltà è dovuta ai tempi difficili che viviamo.
Alessio Bartolomei, Lista Civica ‘Pistoia Futura’ Udc. Quello su Publiservizi era un provvedimento tecnico. Senza la maggioranza si è trasformato in un provvedimento politico. Il Sindaco è riuscito a dimostrare di non avere una maggioranza. Un autogol clamoroso e inutile.
Nicola Gonfiantini, Pd. Si è trattato di pura ostinazione da parte del Sindaco voler approvare questo provvedimento sul quale io ho votato contro avendo già dichiarato la mia contrarietà in commissione e pure nello scorso mandato.