lodi fantasma (3). CIS SPA. UNA QUESTIONE DI “SEGRETEZZA PROFESSIONALE”

Lorenzo Gerace Presidente del Collegio Sindacale si avvale della facoltà di non rispondere e ci riattacca la cornetta!

La riservatezza? È una scusa con le “gambe corte”.  Noi, giornalisti cani da guardia della democrazia, abbiamo il dovere della pubblicità e informazione della pubblica opinione che è l’esatto contrario

MONTALE Questi lodi non s’hanno a dare, avrebbe detto il Manzoni. Ma noi, a cui piacciono le missioni difficili, non ci siamo certo fermati quì e sapendo che si tratta di denaro pubblico, andremo avanti a chiedere il dovuto

Dopo le inutili rassicurazioni del Presidente Edoardo Franceschi che, nella conferenza dei capogruppo al Comune di Agliana del 28 Luglio ci promise – c’è la registrazione, Edoardo, ricordi?  – che ce li avrebbe consegnati con una relazione esplicativa (che a noi non serve affatto, abbiamo i nostri tecnici, sappìlo!), soddisfacendo il sacrosanto “accesso civico” del 7 luglio, niente è arrivato. Anzi, è arrivato un bel Niet di Benesperi, Sindaco oramai perfettamente inserito nel palazzo, assuefatto all’esercizio del potere e ai privilegi delle elitès palatine.

Franceschi, ci promise i lodi, ma ancora aspettiamo!

Il principio dell’accesso civico generalizzato (al quale sia Luca Benesperi che agnellone Ciottoli rivendicavano per loro nel 2018) è calpestato in tutta la piana: l’Amministrazione di centro destra del liberalista Benesperi è rigida e pone i dinieghi, anche grazie alla politica territoriale del Senatore La Pietra che, nel luglio del 2019, ci disse che “..non voleva sapere dei Giudici della Procura della Repubblica di Pistoia”. Sboccheggiando un sigaro toscano, in un dehors di un caffè a Pistoia ci spiegò che la magistratura locale è “orientata” e dunque, non voleva sapere di esporre i suoi uomini a rischi valutativi di certi pubblici ministeri e subirne ritorsioni.

Il “palamarismo” è meglio subirlo o contrastarlo con l’affermazione della Verità? Patrizio rispondi.

Un bel discorso, denso di realpolitik ma il fenomeno del palamarismo sarà da contrastare con l’affermazione della Verità e Giustizia, mica divenendo acquiescenti con l’omertà alle malefatte di certe cordate di affari.

Dobbiamo spiegarlo noi al Senatore? Del resto, il centro destra è da tempo lì, con i suoi uomini nei board della partecipate: al Cis srl si insediò Giorgio Zuccherini oggi in tandem con la leghista Sonia Pira, stabile in Publienergia.

Insomma c’è da mangiare per tutti, basta non bisticciare: questa la lezione!

La Segretaria Donatella D’Amico, tiene alle corde il consigliere Fedi: soffre di amnesie, lei!

Anche il consigliere Alberto Fedi ha fatto accesso ai medesimi atti di lodo arbitrale e, dopo un mese di inutile attesa è stato costretto a sollecitare il Sindaco Betti e la Segretaria Generale Fata Smemorina (Donatella D’Amico) che, però è ancora bisognosa di Acutil fosforo: comprateglielo perchè ha detto che solleciterà la consegna (ma non sa dire per quando!).

Alberto Fedi dovrà attendere ancora molto per consultare i lodi: sono già passati trenta giorni con buona pace della Fata Smemorina, che lo rassicura.

Ma torniamo ai lodi negati: neanche il Presidente del Collegio sindacale Dott. Lorenzo Gerace (in carica dal maggio 2017), intende parlare e si fa scudo di un ridicolo “vincolo alla segretezza professionale” che ci fa sorridere: sappia il ristretto Gerace, che in materia di affari delle società partecipate, la riservatezza è una scusa con le “gambe corte”.

Noi, giornalisti cani da guardia della democrazia, abbiamo il dovere della pubblicità e informazione della pubblica opinione che è l’esatto contrario.

E dunque è da chiedersi che cosa hanno fatto i Sindaci revisori odierni della società Cis (Lorenzo Gerace, Roberto Caramelli e Francesco Falconi) dal 2017 ad oggi ma anche i precedenti, per una qualificazione di merito sull’operato degli amministratori che, erano bene informati sulla onerosa controversia che ha origine nel 2014.

Molti, allargando le braccia diranno “..occhè la barca è mia?” e molti altri, diranno che “…c’abbiamo famiglia”, (Gerace piglia 3.500 euro l’anno, 2.500 gli altri due) ma la questione si sta ingrossando nella malcelata reticenza diffusa alla quale sembra nessuno riesca a sottrarsi.

I “lodi Cis/Ladurner” li pagheranno i cittadini: chissenefrega!

Noi, non aspetteremo che la Ladurner “tolga le tende” dall’inceneritore, per capire come andranno economicamente definiti questi due lodi, incredibilmente sospesi, nella loro liquidazione finale, da pagarsi con i soldi dei cittadini.

Si tratta di una cifra indeterminata che oscilla da 700 mila a 4 milioni di euro che balla sulle scrivanie dei due board, quello di Ladurner e quello della Cis spa da oltre 10 anni: che faranno? Gli daranno salomonicamente nel mezzo?

Si tratta chiaramente di una misura economica posta a “riscatto” che le due contendenti useranno per chiudere la collaborazione pluriennale in modo meno brusco, con formule di compensazione per risarcimenti dovuti  a causa di errori di progettazione o costruzione (dell’impianto di incenerimento) e che salderanno usando moneta pubblica.

Un sistema per scaricare sulle casse pubbliche, errori dovuti a incompetenza e superficialità di professionisti.

Vannini, primo a destra, deve decidere sulla questione dell’accesso civico ai due lodi arbitrali negati dai Comuni e dal Franceschi

Chissà cosa ne penserà del malloppo in sospeso ilrevisore contabileMarzio Bracciotti (piglia 3.800,00 l’anno), preposto alla validazione del bilancio che – certamente, gli auguriamo – non sapeva di tale pesante fardello in contenzioso, che aveva un’originaria consistenza di 16 milioni (gli consigliamo di farsi un giro sulle nostre pagine e udire le sbobinature del 28 luglio!).

Chissà cosa diranno gli organi di controllo e vigilanza preposti alla qualificazione della gestione di una società come è la Spa Cis, essi sono: l’Assemblea dei soci (anche se i Sindaci sono ciechi, sordi e muti se riuniti in assemblea, statene certi), il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Sindaci e dei Revisori contabili.

Ci preoccupa anche il parere del Dott. Riccardo Bartoli che è O.i.v. (Organismo Indipendente di Valutazione) fiduciario della Cis spa e che sappiamo essere un professionista preparato e integerrimo: ma lo avete informato?

Lui dovrà valutare i risultati dei dirigenti e dunque, come si potrà risolvere questo pasticciaccio di via Walter Tobagi?

E ancora, così dirà l’ente certificatore delle procedure di qualità coperte con il sistema ISO 9.000: un bel pasticcio, per la valanga di irregolarità contenute nei lodi, che ci risulta per un centinaio di deficienza di progettazione e costruzione dell’impianto.

La Corte dei Conti troverà qualche responsabile e lo chiamerà al ristoro dei danni? Vedremo...

Anche l’Anac e la Corte dei Conti potrebbero avere interesse a questa inedita e incresciosa vicenda che sembrava versare nell’oblìo, per le responsabilità dei Sindaci Mangoni e Benesperi, Mazzanti e Betti, ovvero dei cittadini tassati dei tre Comuni Agliana, Quarrata e Montale, di fatto proprietari.

Ma certamente responsabili saranno anche i professionisti, chiamati a esercitare i controlli sulla società per azione di proprietà pubblica, tutti esposti su diversi piani di rilevanza civile per le competenze connesse alle loro specifiche funzioni, indicate dell’ordinamento a tutela della pubblica fede.

Noi, da parte nostra, abbiamo ancora pendente una richiesta di accesso civico generalizzato sulla scrivania del Difensore Civico Sandro Vannini (un’altro del club?) per avere entrambi i lodi sui quali, anche l’Avv. Elisabetta Bujani si è detta a una intervista “tecnicamente incompetente” e incapace di svolgere l’incarico.

La Bujani ci consente di formulare un altro drammatico quesito: perché il Presidente del Tribunale di Pistoia l’ebbe a nominare come Presidente del collegio arbitrale nel 2014? E lei perché non rinunciò all’incarico, così farcito di quesiti tecnici? Tutti zitti, nessuno c’ha niente per alcuno, il silenzio è d’oro.

Vedremo andando disse il cieco.

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

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