I genitori scrivono in Comune per chiedere aiuto. Le famiglie invocano il sostegno dell’amministrazione comunale: “Inadeguato allenarsi ai giardini pubblici di Bagnolo. Lo Scirea torni a disposizione dei bambini del quartiere”
PRATO. Mail inviate al Comune di Prato per chiedere un campo sportivo definitivo per la società di calcio dove giocano i loro figli. È l’azione portata avanti da un gruppo di genitori i cui figli militano nella scuola calcio dell’Olimpia Prato che hanno inviato alla posta elettronica dell’amministrazione comunale una lettera in cui chiedono alle istituzioni un impianto da gioco definitivo per la società calcistica.
Tutto nasce dalla scadenza dell’affidamento del campo Scirea di via Tirso, dove fino alla scorsa estate l’Olimpia Prato si è allenata e ha giocato. Adesso è in corso una proroga tecnica, in attesa che si proceda con l’assegnazione del nuovo bando. Proroga che vede l’impianto momentaneamente affidato al Chiesanuova Calcio, che però “non ha dato spazi in orari adeguati per lo svolgimento degli allenamenti dei bambini” come sottolineano le famiglie. “Spazi che in realtà ci sarebbero” continuano i genitori.
L’Olimpia per il momento per l’attività sportiva si è appoggiata ai giardini comunali di Bagnolo, quindi fuori comune, sfruttando per cambiarsi e per le docce gli spogliatoi del vicino impianto sportivo Nesti. Una situazione che però risulta “inadeguata e precaria” visto che quando piove l’area verde diventa inutilizzabile.
E considerato che il pomeriggio i giardini sono al buio perché “l’illuminazione parte nel tardo pomeriggio assieme a quella comunale”. Da qui la lettera invitata da alcuni genitori al Comune di Prato. “Vorremmo sapere se come istituzioni state facendo qualcosa per dare una casa a tutti i bambini dell’Olimpia Prato – scrive un genitore -. Ragazzi che al momento si ritrovano senza un campo dove allenarsi e giocare. La cosa che fa più male è vedere che all’impianto di Chiesanuova giocano tutti: squadre di adulti di Quarrata, di Prato Nord e chissà chi altro, tranne coloro per i quali il campo è stato donato alla comunità, cioè i bambini di Chiesanuova.
Il campo dovrebbe essere un punto di ritrovo, di riferimento e di aggregazione di tanti ragazzi e famiglie del quartiere. Oggi invece è solo un posto dove vanno a giocare adulti di tutta Prato. Questo lo trovo davvero ingiusto”.
Ricordiamo che l’Olimpia Prato conta su cento tesserati nella sola scuola calcio, a cui si aggiungono 30 giocatori della squadra Uisp di calcio a 11 amatoriale.
“Al momento dalle istituzioni non è stato fatto ancora niente per aiutare l’Olimpia Prato, neanche in via provvisoria – concludono i rappresentanti delle famiglie —. Riteniamo tremendo che venga ostacolato il diritto allo sport dei piccoli atleti, sancito dalla carta dei diritti dei bambini”.
[stefano de biase]