MONTEMURLO. Martedì mattina il sindaco del comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, ha fatto vista a “L’OrdituraA” di Luana Coppini in via Garigliano a Oste, uno dei centri di servizio alle imprese più strutturati del distretto montemurlese.
L’azienda, nata nel 1987 dalla determinazione della sua proprietaria che, appena ventenne, decise di mettersi in proprio, è oggi uno dei punti di riferimento per le maggiori imprese del distretto tessile, che si rivolgono a Luana per realizzare le linee di tessuto a produzione o a campione.
La grande forza di questa azienda con 16 dipendenti, infatti, è stata quella di aver capito in anticipo le nuove esigenze del mercato, aver investito in macchinari all’avanguardia e aver riunito in un unico ciclo orditoi (ben nove) e telai per rispondere a qualsiasi esigenza del cliente, lavorando con grande flessibilità con tutti i tipi di tessuto.
« Se il tessile a Prato un giorno finirà non sarà perché non c’è più lavoro, ma perché non ci sono più persone che hanno le professionalità per lavorare. — spiega Luana Coppini — Questo settore ha ancora tante potenzialità, ma purtroppo manca il ricambio generazionale.
I corsi, promossi da varie associazioni di categoria, puntano sempre a formare figure apicali, ma ancora non è stata fatta una riflessione seria sulla necessità del distretto d’investire sulla formazione di operai specializzati in fasi di lavorazione chiave per la sopravvivenza del tessile, come ad esempio l’orditura o la tessitura».
Un appello pienamente condiviso dal sindaco Mauro Lorenzini che anche in passato aveva richiamato il mondo politico ed imprenditoriale sulla necessità di un patto per la formazione: « L’Orditura di Luana Coppini è una delle tante eccellenze del nostro distretto.
Un’azienda lungimirante che ha saputo trasformarsi da semplice orditura a centro servizi per il tessile. Come per altre aziende, anche qui c’è il problema del ricambio generazionale, una questione che va affrontata a livello di distretto. Il tessile è ancora il motore trainante della nostra economia ed è importante investire sulla formazione delle persone, per non disperdere un patrimonio immenso di competenze e qualità.
Mi rivolgo in particolare ai sindaci e agli imprenditori ai quali dico: apriamo un confronto con la Regione, perché il ricambio generazionale e la formazione rischiano di diventare il vero problema per la sopravvivenza del distretto».
La storia di Luana Coppini, 54 anni, è simile a quella di tante altre donne pratesi. Figlia di tessitori, finite le scuole medie inizia subito lavorare in una piccola orditura, ma dopo alcuni anni, visto che è brava e sa lavorare, il ruolo di dipendente le sta stretto e decide mettersi in gioco in prima persona, aprendo la sua prima piccolissima azienda con un solo orditoio. Una strada lunga e non sempre in discesa, fatta di fatica e talvolta di amarezze, ma anche piena di soddisfazioni.
« Non ci si inventa imprenditori in un giorno. Ho fatto una lunga gavetta e tutt’ora seguo in prima persona l’azienda, perché il lavoro ogni giorno ti mette alla prova, ma alla fine la determinazione è quella che ti fa emergere — conclude Luana Coppini — Purtroppo, con un certo rammarico, devo constatare che manca un pò di umiltà e la volontà di voler imparare, perché lo spazio per lavorare ci sarebbe. Il nostro distretto offre ancora tante possibilità».
[masi — comune di montemurlo]