CERTO È che per un componente dell’accozzaglia (così ci qualifica il grullarello di Rignano), come chi scrive, è orgiastico vedere come la “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria, sia diventata un caravanserraglio dove ex Pci violentati da ex Dc, o viceversa, tutti quanti imbastarditi nell’attuale Pd, se le cantino e se le suonino nemmeno fossero al Forteto, quel luogo famoso, dove i compagni e i seguaci di don Milani facevano a gara a “rieducare” i giovani caduti nelle loro grinfie con metodi che madre natura non consente.
Pci e Dc, cioè Pd, vorrebbero riciclarsi attraverso una riforma costituzionale che non riforma niente: hanno sicuramente letto gli atti dell’inchiesta di cui sopra e confidano in qualche giudice dal cuore tenero anche per il loro futuro politico.
Pedofilia politica allo stato puro!
Anche in questa circostanza, da troppi mesi, costituzionalisti “cotti”, filosofi “a gettone”, i seni prosperosi della Maria Elena e la “pappagorgia” e la pancia ormai prominente del bomba-Renzi ci hanno condotto a nanna con, ovviamente, i più diversi pensieri. Almeno lì siamo liberi, per ora.
L’unica certezza è che questa buffonata di referendum (cosiddetto costituzionale-confermativo) non cambierà il cuore di un problema che si fa finta di non comprendere: vogliamo una repubblica parlamentare dove le nostre volontà sono affidate ai deputati “senza vincolo di mandato” e cioè liberi di vendersi all’occorrenza o pretendiamo di poter eleggere il nostro Presidente della Repubblica ed il nostro Presidente del Consiglio dei ministri, direttamente e senza interposte persone?
Se vogliamo essere parte attiva e decisionale del nostro futuro, dobbiamo mettere in soffitta questa repubblica partitocratica e parlamentare che rappresenta solo gli interessi di Papà Boschi o di Papà Renzi come un tempo rappresentava quelli di Agnelli, di Cuccia, delle banche e dei banchieri: pirati senza bandiera allo stato puro che ci hanno lasciato in eredità i loro soldi, depositati però all’estero, e qualche “verdura” tipo Lapo Elkann.
Vogliamo eleggere direttamente i nostri rappresentanti: se impazzisco voglio eleggere anche un Napolitano qualsiasi o uno Scalfaro… Voglio assumermi la responsabilità delle mie scelte senza delega alcuna.
Voglio che cessino le Regioni a statuto speciale che danno allo Stato cento e ottengono centoventi (vedi Sicilia, Alto Adige, Valle d’Aosta etc.), mentre le altre danno cento e ne ricevono cinquanta.
Voglio che scompaia il Cnel ma anche le migliaia di bande parassitarie che da settanta anni, imbottite di “figli di” e di “amici di”, prosperano alla faccia dei fessacchiotti che sollecitano la diversificazione del potere e dei suoi interessi.
Se non ci credete andate a vedere nelle consociate del Comune di Pistoia chi è partecipe e chi si becca i gettoni.
Comunque vada questa buffonata di referendum, una cosa è certa: la famosa superiorità culturale della sinistra puzza di lezzo.
Già, la loro superiorità culturale: la vediamo nella buona scuola, nella buona magistratura, nella buona amministrazione e nella buona prostituzione culturale che contrabbandano come “sapere”.
Non sanno neppure di non sapere. Sono figli legittimi di Marcuse. Si stanno sbudellando fra loro per esclusive logiche di potere. Sono degli analfabeti della Storia e dei suoi insegnamenti. Sono gli analfabeti del dialogo partecipativo e sono gli arroganti del dialogo democratico.
Se non la pensi come loro, prima eri un “fascista” ed erano così cretini da non comprendere che ti adulavano; adesso sei un “populista” e non comprendono che i “senza idee”, gli “acefali”, i “biodegradabili mentali” sono loro.
Non se ne offendano i veri comunisti, pochi, e i veri democristiani, pochi, rimasti: questa è la (mia) verità.
- Vincerà il Sì? Chissenefrega?
- Vincerà il No? Speriamo.
[Felice De Matteis]
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