Insegnante di lettere al liceo Forteguerri di Pistoia è stata un punto di riferimento per intere generazioni di studenti. «Se c’è un merito che mi riconosco, è di avervi tormentato con l’essenziale, mai con l’insignificante»
PISTOIA. Spirito libero e anticonvenzionale è morta a 95 anni a Firenze dove si era da tempo ritirata, dopo la scomparsa nel 2015 del figlio Gugliemo, Giuliana Bonacchi Gazzarrini, insegnante al liceo classico Forteguerri di Pistoia dal 1968 al 1998.
Di sé diceva: “Pistoiese di nascita, fiorentina di adozione, sono cresciuta maturando, come una pianta di pomodori. Con diversi trapianti. Tuttavia, sono rimasta sempre fedele a una curiosità conoscitiva irrinunciabile, da bambina dei ‘perché’, adolescente avida di letture, a sposa-bambina, insoddisfatta del ruolo unico di moglie e madre: da qui la conquista della laurea in lettere, i concorsi, l’insegnamento liceale al «Forteguerri» di Pistoia, universitario a Urbino con il dottorato in Filologia moderna.
La passione per i viaggi è maturata grazie all’educazione intelligente e tenera di padre e marito. La grafomania dall’esigenza insopprimibile di dare forma e memoria a pensieri, luoghi, persone, suscitati e incontrati sfogliando il grande libro del mondo”.
“Se c’è un merito che mi riconosco, è di avervi tormentato con l’essenziale, mai con l’insignificante” .
Insegnante di lettere è stata un punto di riferimento per generazioni di studenti a cui ha trasmesso la passione per la letteratura, per la poesia, per l’arte e.che vollero tributarle un momento “celebrativo” nel 2019 in occasione del suoi 90 anni.
Persona vitale, estrosa e dalla grande e vasta cultura nella sua lunga carriera ha amato l’insegnamento. Amica di alcuni grandi poeti del Novecento come Mario Luzi e Piero Bigongiari, ha scritto numerosi libri, saggi e articoli. Era socia onoraria dell’associazione Amici del Forteguerri.
“Con la scomparsa della professoressa Gazzarrini – scrive Susanna Livi – si chiude per Pistoia un periodo storico ricco di personaggi importanti e di docenti che hanno saputo onorare il Sapere e la Scuola. Di Lei ricorderò sempre, oltre alla raffinata cultura, il grande senso dell’ironia che ha affascinato generazioni di studenti del Forteguerri che più volte le tributarono applausi e fiori. A Dio, Professoressa. E grazie”.