Era originario di San Piero Agliana. Cattedratico e scrittore italiano, era considerato uno dei maggiori sociologi delle religioni in Italia. Alla Misericordia di Agliana ha donato parte della sua collezione di quadri
AGLIANA. [a.b.] È morto la notte scorsa, a 92 anni, Arnaldo Nesti, tra i più importanti sociologi delle religioni in Italia.
Originario di San Piero Agliana (dove era nato nel 1932) fin da giovanissimo Nesti frequenta il gruppo di Giorgio La Pira. Nel 1955 viene ordinato prete, esercita il ministero per tre anni nella parrocchia di Seano come coadiutore dell’anziano parroco, mentre inizia a partecipare alle attività della Pro Civitate Christiana alla Cittadella di Assisi.
Nel novembre 1958 viene incaricato di aprire e dirigere a Pistoia la sede territoriale del Centro di studi sociali, promosso a livello centrale dal gesuita p. Antonino Gliozzo, in funzione anticomunista.
Fino al 1963, quando il Centro verrà chiuso per il nuovo clima politico ed ecclesiale in Italia (Concilio Vaticano II e centrosinistra) e perché verranno meno i fondi dei finanziatori Usa.
Nesti, che spesso si era trovato in contrasto con il clima dell’integrismo cattolico ancora imperante, si trasferisce a Roma dove, negli anni del Concilio, studia prima alla Pontificia università lateranense e poi all’Istituto di sociologia dell’Università internazionale di studi sociali di Roma (Pro Deo), dove si laurea nel 1967 con una tesi sul pensiero religioso di Antonio Gramsci.
Attraversa i tumultuosi anni del post Concilio e della «contestazione cattolica», dal 1969 al 1971 insegna Sociologia della religione presso il Pontificio ateneo Marianum di Roma, nel 1970 pubblica uno dei libri fondamentali della stagione del dissenso cattolico, L’altra Chiesa in Italia (Arnoldo Mondadori-Idoc internazionale), volume che verrà duramente criticato dalle autorità ecclesiastiche.
Per salvaguardare la propria libertà di pensiero, abbandona il ministero presbiterale e si dedica alla ricerca, concentrandosi sullo studio dei fenomeni sociali e religiosi, sul mondo rurale, sul radicamento del comunismo nella società. Dirige la rivista di studi e documentazione Idoc internazionale e scrive decine di libri e articoli scientifici.
Nel 1972 diventa titolare della cattedra di Sociologia all’università di Firenze (che conserva fino al 2002, anno di pensionamento) e insegna discipline sociologiche in diversi atenei internazionali, in particolare in America latina.
Nel 1986 fonda la rivista Religioni e Società – che dirige fino alla fine –, essenziale punto di riferimento per gli studi sociologici e antropologici sulle religioni.
Nella sua lunga vita si dedica in particolare al rapporto tra dottrine ufficiali e forme popolari della religione, formulando il concetto di religioso implicito (titolo di uno dei suoi libri più importanti) e indagando empiricamente le forme ibride delle pratiche religiose in Italia.
Fonda il Centro internazionale di studi sul fenomeno religioso contemporaneo (Cisreco) e nel 1993 dà vita alla Summer School on Religion, con sede a San Gimignano. Una Fondazione da lui voluta, con sede a Peccioli, continuerà a sostenere le attività scientifiche e culturali alle quali ha dedicato la sua vita. A Peccioli negli anni 90 dirige il Museo di Icone Russe ricevendo la cittadinanza onoraria nel 2010.
Pur abitando a Firenze, Nesti era particolarmente legato ad Agliana dove in varie occasioni ha collaborato alla vita culturale locale dedicando al territorio diversi libri.
Parte della sua vasta collezione di quadri è stata donata alla Misericordia di Agliana
Per un approfondimento: https://www.noidiqua.it/Agliana/arnaldo-nesti-sociologo-di-fama-internazionale/