MONTECATINI. Vorrei precisare che con “voto di scambio” intendo la facilità di alcuni elettori nel concedere il proprio voto in cambio di “promesse generiche” senza verificare i progetti o i lavori che il candidato porta avanti una volta eletto.
Nella definizione di Wikipedia infatti si parla anche di promesse lecite. Troppo spesso, ad esempio, in piccole realtà come la nostra un cittadino si trova a chiedere aiuto ad un consigliere che conosce, per risolvere problemi che dovrebbe riuscire a risolvere facilmente negli uffici comunali.
Trovando sostegno poi si sente in dovere di ricambiare con il proprio voto senza conoscere l’ effettivo programma che il politico appoggia con i suoi voti.
Non ho mai pensato a compravendita di voti o fatti illeciti che avrei altrimenti denunciato nelle sedi opportune.
Simone Magnani