
PRATO. La sicurezza degli edifici pubblici è un tema tornato purtroppo di attualità a seguito del recente terremoto di Amatrice.
Il M5S ha fatto una richiesta di accesso agli atti per verificare il reale stato di tutti gli edifici scolastici pubblici, visto che sia gli assessori che il sindaco, anche a mezzo stampa, hanno sempre lasciato intendere, giocando sulle parole, che tutte le scuole risulterebbero a norma.
La normativa attuale infatti non obbliga i Comuni ad effettuare l’adeguamento antisismico per le scuole costruite prima del 1981, che quindi per la legge risultano essere a norma, ma solo ad effettuare uno studio di vulnerabilità per conoscerne la resistenza dell’edificio in caso di terremoti.
Lo studio effettuato su tutte le scuole di Prato è stato fatto nel 2009 dal Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e i plessi scolastici risultati a rischio in caso di eventi sismici sono la stragrande maggioranza, per questo abbiamo chiesto e chiediamo al Pd il massimo sforzo per dare la priorità agli investimenti per rendere sicure le scuole.
Chiediamo investimenti puntuali e consistenti per la messa in sicurezza graduale di tutti i plessi scolastici di Prato al posto di spendere milioni di euro in opere faraoniche o per il rifacimento di uno stadio ad uso esclusivo di una società privata, per il quale il Comune ha speso 2 milioni e 300 mila euro.
Per comparazione, il sindaco ha stanziato per il 2017 nel bilancio previsionale solo 200 mila euro e per il 2018 solo 150 mila euro per gli adeguamenti antisismici delle scuole.
Senza creare allarmismi ma in totale trasparenza vogliamo che i cittadini siano informati e consapevoli dello stato degli immobili pubblici, ovvero di ciò che gli appartiene, anche a seguito delle tante promesse mancate di Renzi sulla “Buona scuola” e sull’edilizia scolastica.
[m5s prato]