M5S: «SE NON CI FATE SOGNARE, NON VI FAREMO DORMIRE!»

Giacomo Giannarelli
Giacomo Giannarelli

PISTOIA. La piazza non è gremita come ai tempi di Beppe Grillo. Ma i suoi figli naturali, che sono tutti quelli che sono entrati a far parte attiva della politica, non si sgomentano affatto. Anzi.

“È normale che sia così – racconta Vincenzo Crimi, senatore dei pentastellati –, è l’inesorabile cammino della civiltà e della democrazia. Le riempiremo di nuovo, le piazze, anche senza Grillo. Queste centinaia di persone che sono venute oggi ad ascoltarci, da stasera e fino al 31 maggio, racconteranno ai parenti, ai vicini di casa, agli amici e ai conoscenti quello che hanno sentito dire da noi e faranno da meravigliosa cassa di risonanza. La nostra politica non sono le clientele delle banche, delle partecipate e delle mafie: la nostra politica è l’onestà, la coerenza, l’impegno e con il tempo e nel tempo questi requisiti fondamentali saranno ancora una volta i presupposti della cittadinanza”.

Fabio Massimo Cataldo
Fabio Massimo Cataldo

C’è il Movimento 5 Stelle, in piazza del Duomo. Si avvicinano le Regionali e anche loro nutrono parecchie ambizioni verso la poltrona della Regione. Presentano i loro candidati: Giacomo Giannarelli, carrarino, capolista e i suoi quattro delfini, Alessio Biagiotti, Antonella Melani, Sergio Barni e Irene Galletti. Si presentano alla piazza raccontando, brevemente, i motivi che li hanno spinti a entrare nella bolgia, per cambiare questo paese. A dar forza e coraggio alle loro iniziative ci sono il senatore Crimi, l’europarlamentare Fabio Massimo Cataldo e il deputato Alfonso Bonafede. Loro sono già abituati ai comizi e arringano la folla come si deve.

Ma lo fanno raccontando cose semplici, elementari, sacrosante. Perché la politica, quella non collusa, quella indispensabile nella gestione democratica di un popolo, è una cosa semplice, elementare, quasi banale. Basta avere le idee chiare, avere le idee e non pensare di trarne benefici diretti, personali, a scapito di chi ha delegato a te la speranza di un mondo migliore. Falliranno anche loro, probabilmente, ma hanno il diritto di avere la possibilità di provare a dimostrare il contrario e questo chiedono ai cittadini.

I 5 Stelle in piazza Duomo
I 5 Stelle in piazza Duomo

In ponte ci sono tutte le cose che premono, con urgenza, alla Toscana: lavoro, occupazione, tasse, giustizia, immigrazione, lo smaltimento intelligente e non nocivo dei rifiuti, la salute e le soste auto, che devono essere pubblici, come l’acqua, del resto e un inesorabile controllo sistematico e tassonomico delle banche, dei suoi derivati e delle sue innumerevoli associazioni che gravitano attorno ai vari malloppi lucrando e impoverendo la moltitudine.

“Questo è il paese del business – ammonisce Alfonso Bonafede –. Questa politica che vogliamo debellare, defenestrandola, ha fatto affari e soldi con tutto e con chiunque: dai poveri diavoli che arrivano cadaveri sulle nostre coste alle terre avvelenate e sulle quali siamo stati costretti a coltivare le nostre risorse e darle poi in pasto ai nostri figli. Possiamo invertire la tendenza, cambiare rotta e rivolgere la prua verso la civiltà che appartiene, chimicamente, a questo popolo”.

Gli applausi arrivano fragorosi, senza claque. La gente annuisce con il capo, sposa su tutta la linea l’iniziativa degli esponenti politici, che appena terminato il proprio intervento, si confondono tra la folla e ascoltano.

Il comizio è finito. E a microfono spento, il parlamentare europeo Cataldo, di Ardea, a due passi da Roma, si lascia uscire dalla bocca uno slogan che arriva comunque forte e chiaro: se non ci fate sognare, non vi faremo dormire!

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