IMOLA. Il Movimento 5 Stelle è pronto per governare l’Italia? La risposta, sabato 17 e domenica 18 ottobre, l’hanno data e argomentata migliaia di attivisti ed eletti nelle istituzioni agli oltre 200mila partecipanti alla manifestazione di Imola “Italia a 5 stelle”.
Al glorioso autodromo sono stati allestiti padiglioni e gazebo dove parlamentari, sindaci e amministratori, nei due giorni, hanno esposto i risultati ottenuti.
Alcuni esempi: il Comune di Parma ha ridotto il debito di 320 milioni in due anni, azzerando tra l’altro quello verso le imprese, che oggi vengono pagate a 60 giorni, creato dalle vecchie amministrazioni. Inoltre con la percentuale di raccolta differenziata raggiunta, il 70%, grazie alla tariffa puntuale, tra i comuni medio grandi Parma detiene un virtuoso primato, non a caso riconosciuto anche dal premio “Comuni Ricicloni” conferito annualmente da Legambiente.
Sono state rimosse poi dall’argine del fiume le pericolose costruzioni abusive, micidiali in caso d’alluvione (già, a Pistoia, lungo la Brana in via dei Campisanti, quando…?) e sono state incentivate le forme di trasporto condiviso, bike sharing e car sharing, sul modello degli incentivi francesi a chi usa la bici.
Ma anche Ragusa, un comune capoluogo del Sud a guida pentastellata, non può che stupire: dalla riqualificazione energetica dell’illuminazione pubblica, perfettamente riuscita con l’uso dei led, al recupero della Vallata Santa Domenica: un parco urbano ripulito da rovi e rifiuti che funge da collegamento tra la città superiore e Ragusa Ibla.
Un’operazione rivoluzionaria se si pensa che l’area, con le caverne tanto care e omaggiate da Goethe, era finita nell’incuria più totale.
E poi i consiglieri, tagliandosi lo stipendio, hanno finanziato le docce pubbliche a Marina di Ragusa; ma non è finita: sempre a Marina la circolazione automobilistica è stata dimezzata per far posto alle piste ciclabili e inaspettatamente la gente ha letteralmente iniziato ad abbandonare l’auto e ora vanno tutti a passeggio, spostandosi a piedi, come una volta.
Presenti a Imola anche diversi pistoiesi, i quali affermavano l’opportunità, per i grillini locali, di tagliarsi una quota del magro rimborso da consiglieri per finanziare qualcosa di simbolico e dare un segnale.
I big del Movimento ormai sono diventati veri e propri leader e in qualche modo si trovano ad affrontare questo problema – il leaderismo – costitutivamente alieno dal dna grillino.
Domenica, a Imola, avevamo provato a fare qualche domanda alla Senatrice Barbara Lezzi, la “leonessa” dell’economia, che nessun politico desidera incontrare nei talk show, ma era una giornata da dedicare al popolo, alla base, tra richieste di selfie e foto, non per le domande.
Magari, essendo facile che a primavera si voti anche per le politiche, vista la finanziaria squisitamente elettorale di questi giorni, proveremo a intervistare in separata sede alcuni dei volti più noti di quello che per molti e attenti osservatori è l’unica vera possibilità di cambiamento per l’Italia.
A Imola erano presenti alcune aziende, tra cui Green Blok, Kloben Solar Evolution e Aliplast, leader del riciclo degli imballaggi del polietilene: la politica deve necessariamente rappresentare anche un modello economico e quello dei 5 Stelle è chiaro: il progresso tecnologico a servizio della sostenibilità e del lavoro. Disseminati ovunque contenitori per raccogliere in maniera differenziata i rifiuti e numerosi volontari con ramazza per lasciare l’autodromo senza cartacce e sporco: insomma, civiltà e concretezza messe in atto prima ancora che annunciate.
Beppe Grillo è comparso allo stand dei parlamentari dopo mezzogiorno, attorniato da una cortina spessa almeno 5 metri di cronisti e cameraman.
È salito in piedi sul tavolo, beffardo e irruento, ma arguto e sincero: «Eccomi, vi basta un’immagine. Vi continuano a fregare con l’immagine. Il Movimento è l’utopia di liberarci da un mondo che non ha più senso e a cui non ci vogliamo adattare. Siamo come l’arca di Noè, non sappiamo i dettagli ma siamo proiettati al cambiamento.
«Pensate quel pover’uomo che si mise a costruire l’arca col bel tempo e la moglie che gli diceva “ma che ti metti a fare, c’è il solo?”. Ecco noi abbiamo quell’ansia, siamo populisti, demagoghi e disadattati, mentre gli altri felici come idioti non fanno niente, solo noi però possiamo mandare avanti la nave».
Proposte e programmi? Definite e semplici, bollate di volta in volta, alcune di destra (regolamentare i flussi migratori, valutare la qualità del lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione, dire “no” alle sanzioni alla Russia, abolire l’Irap e il finanziamento pubblico ai partiti, opporsi ai decreti svuota-carceri ), altre di sinistra (tagliare le pensioni d’oro, introdurre il reddito di cittadinanza, riconoscere lo Stato di Palestina, ritirare l’esercito dall’Afganistan, rinunciare agli F35).
Secondo molti la base, autenticamente popolare ed eterogenea, del popolo di Imola rappresenta quello che un tempo era la sinistra, ma sarebbe una lettura riduttiva: oggi la società è più complessa e ricca di istanze, rappresentate pienamente dai 5 Stelle.
Tutti i movimenti che si battono a favore del territorio (dell’agricoltura di qualità, del paesaggio e di quanto parla ad esempio Tomasso Montanari) e contro le opere che hanno creato quel debito in nome del quale si chiedono i sacrifici erano a Imola, dai No Tav ai No Triv fino a ogni gruppo locale impegnato in vertenze contro inceneritori o altri siti inquinanti e finanziati dal debito.
Insomma l’opposizione alla politica dello spreco, funzionale solo alle tangenti e a far vivere sopra le loro possibilità una ristretta lobby di aziende improduttive e per questo mantenute dagli investimenti pubblici (un esempio su tutti, abbondantemente discusso: la BreBemi), ha coi grillini finalmente voce.
Tutti i lettori e gli scettici che si chiedono quali garanzie diano i pentastellati, a partire dai tonni che votano Pd renziano, sono invitati – questo il messaggio di Imola – a fare un salto sul sito www.microcredito5stelle.it: a parole sono tutti buoni a far promesse; però questi giovani parlamentari, grintosi e affamati, sono stati gli unici a tagliarsi quell’abnorme stipendio simbolo dei privilegi e della distanza tra politica e realtà. Guardate pure il video di Alessandro Di Battista e fate i dovuti raffronti (magari con i papaveri della “nuova” classe politica dem).
mahhhh, che dire,
la comunicazione è l’arte del non fare.
La scorsa estate ero a Ragusa e parlavo con degli amici dell’esperienza del M5S, non è che i commenti fossero proprio lusinghieri, soprattutto sui mancati interventi al Castello di Donnafugata che a causa delle infiltrazioni di acqua sta perdendo parte del patrimonio artistico.
bohhhh,
mi sembra che sono tutti uguali davvero (con mia grande delusione), bravi a parlare, ma alla resa dei conti ……
PS anche a Livorno, non sembra che stiano ottenendo grandi risultati, o almeno nessuno se ne è accorto
“non c’è peggior cieco di chi no vuol vedere”se poi ha scriverlo è il solito anonimo,che spara sentenze senza il coraggio di palesarsi,si può anche evitare di commentare oltre
chi scrive è sempre Marco Poli 3 settembre 1976 CF plomrc76p03g9999h
Caro anonimo lettore cosiddetto “piccolo principe”, non si vergogni di metterci il nome: la sua email, pure quella fittizia – ah151bj@virgilio.it – tradisce la sua timidezza …
ricordo che tempo fa, su un articolo “contro” i vigili del comune pistoiesi, inseriti (non a torto o a ragione, ma per pura cronaca) nel calderone delle responsabilità relative al permissivismo dilagante e manifesto (ambulanti abusivi h24 in via degli orafi, rifiuti sistematicamente conferiti in piazza S. Bartolomeo, sosta selvaggia in centro etc) mi aveva liquidato dicendo che “avevo il dente avvelenato per qualche multa ricevuta dalla polizia municipale”. Non c’entra niente, ma mi era tornato in mente ora e volevo precisare che mediamente uso l’auto meno di due ore al mese e spesso anche meno di mezz’ora al mese. Per commettere un’infrazione dovrei farlo volutamente e autosegnalarmi, per ricevere una multa! Così, magari se le serve una critica per sminuire la cronaca di questo giornale gliela possiamo preparare noi, ce lo faccia sapere.
Per il resto ognuno valuta liberamente, ci mancherebbe: anzi, aggiungo che la sua critica, comunque ridicola e ormai superata (legga qui e se ne convincerà http://www.ragusatg.it/2014/01/11/castello-di-donnafugata-bisogna-subito-intervenire/) mi pare un pochino migliore delle critiche che vengono generalmente fatte al M5s tipo “il babbo di Di Battista è un fascista”, oppure “Casaleggio ha un nome assurdo e un cappellino ancora peggio” etc. Sono proprio quelle critiche, non a caso fatte proprie da Enrico Rossi (che mi ha democraticamente bloccato – non posso commentare- sulla sua pagina facebook) e ostentate con fierezza (https://www.facebook.com/enricorossipresidente/photos/a.10151581721281854.1073741826.197611081853/10153044479946854/?type=3&theater) che convincono tante persone libere che quei ragazzi sono sulla strada giusta
che fuoco di fila ………………
peggio delle vecche truppe cammellate (ma anche quelle me le sono scrollate di dosso).
andiamo con ordine
@ addetto alla comunicazione M5s montagna, dico:
continua a schivare dal merito delle cose, nascondendosi dietro a “non discuto i commenti degli anonimi, e fa male, perchè la maggior parte degl elettori sono anonimi)
e poi almeno impari a fare i conti che il Comune di San Marcello, al massimo ai suoi capi può dare meno di 25,000 euro di premi, si informi meglio invece di dire (http://capfuturo73.blogspot.it/2015/10/il-comune-piangenon-ha-soldi-per-altri.html?spref=fb)
“Non bastano?Ora entriamo nel campo delle ipotesi perché dati non ne sono stati pubblicati(chissà perché mi domando?)sembra che di premi ai capoarea ne siano stati distribuiti per una cifra totale che passa i 100.000€,la mia domanda è per cosa?visto che poi non mi sembra che a San Marcello ci siano stati grandi risultati.Anche se mi si venisse a dire che sono”quasi”obbligati a darglieli,si potrebbe almeno chiedere ai capi area di rinunciarne,o almeno alla metà,e con 50.000€
…….
Ed ora datemi pure del populista,però vi invito a non credermi ed a informarvi sui fatti,poi ne riparleremo.”
ecco, non le do del “populista”, ma dell’ignorante, nel senso di colui che ignora. Perchè ho seguito il suo consiglio, non le ho creduto e mi sono informato.
per chi ha velleità di fare politica ed informazione, sapere di cosa parla è il primo punto
sarebbe stato sufficiente leggere il contratto di lavoro dei dipendenti pubblici e fare una moltiplicazione per capire che le cose non stanno così. Al massimo il premio ad un singolo capo è di circa 3900,00 euro e se sono 6 fa 23400,00 Euro, bel lontano dai “sembra” 100000,00.
Sono curioso di natura e vado a leggermi di tutto, tanto in pensione il tempo in qualche modo lo devo passare.
@ collaboratore di Linee future
sono seccato che ha resa pubblica la mia e-mail conosciuta solo alla redazione e che NON ho autorizzato a divulgare.
Cui prodest?
Questa è una scorretteza ed un colpo basso. NON ho mai visto la redazione rendere pubblica la e-mail degli utenti registrati, violando, oltre che la riservatezza, anche il buon senso e la deontologia professionale di chi fa, ad ogni titolo, “giornalismo”. Vorrei una spiegazione.
Peccato, un amico comune mi aveva detto della sua correttezza, dovrà ricredersi.
Tra l’altro non sminuivo la cronaca di Linee future, che si vanta di indipendenza e libertà di parola.
Non vorrei pensare che non sia così per tutti. Mi limitavo a commentare il “i bravi siamo solo noi” del Beppe di turno. Se non si può, ditelo che emigro da atre parti.
Lei posta un intervento del gennaio 2014 del Sindaco di Ragusa, dicendomi che la mia critica è ridicola e superata. Sul ridicolo posso essere daccordo, sul superata meno. La situazione è la medesima nell’agosto 2015 che ho visto con i miei occhi, non per sentito dire (che scivolone! dopo un anno e mezzo non è stato fatto niente).
Poi se la redazione non gradisce “anonimi” basta che non ne accetti l’iscrizione, però vedo che quando gli anonimi non fanno il bastian contrario non sono criticati.
Mahhh, anche questa sarà democrazia.
Ricordo a me stesso che “fare informazione” è un grande potere …
Ad ogni grande potere, corrisponde grande responsabilità (Uomo ragno)
PS Non mi parli di Rossi che lo ho come il fumo negli occhi.
Piccolo Principe…..ma lo sa che non ci ho capito niente?….qui si parlava dei 5 stelle….ma il suo ultimo post mette dentro altro….se mi può spiegare meglio la leggo volentieri perchè alcune cose mi sembravano inter-vos, cioè cose tra Lei e un’altra persona. Comunque io, oltre a ribadire i miei interrogativi circa quello che si pretende dai 5 stelle e che non si pretende da chi ci ha rovinato, mi permetto di dubitare che lei conosca, come me del resto, la situazione reale di Ragusa: non basta andare in vacanza in un posto e parlare con qualche persona per farsi un’idea precisa della situazione. Pensi che io sono qui da 23 anni e solo ora comincio a capire qualcosa di Pistoia con un minimo di cognizione di causa. (e ancora come ho avuto modo di scoprire ieri pomeriggio da una cara persona, prendo i miei bravi abbagli). Direi che la verità su cosa pensano i Ragusani la sopriremo alle prossime elezioni, non crede?
RISPONDO COME DIRETTORE A QUESTE RIGHE
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@ collaboratore di Linee future
sono seccato che ha resa pubblica la mia e-mail conosciuta solo alla redazione e che NON ho autorizzato a divulgare.
Cui prodest?
Questa è una scorrettezza ed un colpo basso. NON ho mai visto la redazione rendere pubblica la e-mail degli utenti registrati, violando, oltre che la riservatezza, anche il buon senso e la deontologia professionale di chi fa, ad ogni titolo, “giornalismo”. Vorrei una spiegazione. ETC…
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Senza alcuna polemica, caro signor Piccolo Principe, mi fa avere in concreto la sua mail riservata e – come lei sostiene – tradìta e pubblicata?
No… perché vorrei capire: anche se fosse accaduto (e, ripeto, solo per errore) quale sarebbe stata la sconvenienza? Pubblicare il pensiero di un anonimo qual è lei? Avremmo commesso un reato? O quale? O crede che se un prete, la domenica, alla messa dei belli, alle 11, inizia la predica e dice “Fedeli cari, un parrocchiano ieri l’altro mi ha confessato di aver ucciso il farmacista”, viola il segreto della confessione, pur se non dice nome e cognome?
Caro Piccolo Principe, Paolo Grossi, ora giudice costituzionale – ma di quelli con i baffi, non alla Mattarella – a una ragazza che durante una sua lezione cadde rovinosamente dalla sedia, si permise di dire: “Ma come, Signorina, se lei cade da seduta, allora è grave, c’è qualcosa di serio!”.
Io qui le dico: se lei pensa di essere messo in cattiva luce o che le scopriamo il popò se ci scappa una sua mail “anonima” (perché firmarsi Piccolo Principe è, né più né meno, come scrivere Cinci Frugiataio…), allora, nel suo modo di ragionare, la cosa è grave e c’è qualcosa di veramente serio.
Perciò le prediche sulla deontologia dei giornalisti le faccia, verbigrazia, in casa sua, nel suo Picciolo Principato, abbia pazienza.
E non esca dai confini entro i quali è confinato, se non addirittura asfissiato dalle sue false opinioni baconiane.
Non ci costringa, insomma, per favore e con ogni rispetto, a doverle graziosamente togliere… il fiasco di mano, please!
Cordiali saluti.
CON QUESTO CHIUDIAMO OGNI POLEMICA
Se piccolo principe fosse informato e avesse il coraggio d’informarsi vedrebbe che nel sito del comune ci sono l’ammontare lordo dei premi distribuiti che è di circa 200.000€ che levandone la metà fà giusto 100.000€ e forse sono stato basso,quindi di ignoranza non parlerei.
Punto secondo tutti anonimi?se la maggior parte dei commentatori usa nome e cognome?molti li ho anche conosciuto personalmente……c’è ne è solo uno abbastanza vigliacco che non sò chi è,probabilmente un sobillatore,visto che dà sempre lezioni a tutti,in genere sbagliando,poi se è vero che qualcuno la attacca solo su determinati articoli,è altrettanto vero che lei fà altrettanto,in quanto commenta solo articoli dove si critica lo status quo……..se non ama rossi e c. perchè non leggiamo mai un suo commento su articoli che li riguardano?sà chi c’è ha coraggio di esporsi(magari anche sbagliando)mettendoci la faccia e chi si nasconde,lancia il sasso e nasconde la mano.
Poi nel suo delirante intervento dell’altra volta diceva che anche il mio era uno pseudonimo,ora mi conosce benissimo,……si decida per favore
Salve!…posto che nessuno è depositario della verità rivelata e che personalmente rifuggo da tutti gli atteggiamenti messianici, e da uomo del destino, tanto cari agli italiani che sempre si aspettano che sia qualcun altro a levarli d’impiccio (perche hanno da vedere la partita) e posto che anche Grillo non è immune (anche per mestiere) da questo tipo d’atteggiamento….posto tutto ciò penso che quando si parla d’Italia e di M5stelle e dei mali italiani noto che:
– ci si dimentica che non sono loro che hanno governato l’Italia negli ultimi 70 anni
– vedo che da loro dove governano, si pretende tutto e subito, mentre coi loro predecessori ci si è turato naso, orecchi, occhi per decenni. Come mai questa differenza?
– come sempre tendiamo a dare più peso alle parole che ai fatti: un paio su tutti. I 5 stelle sono gli unici che hanno rinunciato al finanziamento pubblico, mentre ricordo che giusto pochi giorni fa su proposta PD in parlamento si sono votati una legge che da diritto ai partiti a ricevere 45 milioni di euro senza che il loro bilancio, come prevede la legge sia stato controllato e certificato. Hanno votato contro solo i 5 stelle. Oppure…in Puglia il caro PD Emiliano ha fatto approvare una legge dove i consiglieri sono autorizzati a assumere come portaborse i loro parenti stretti (guarda un po una è sua moglie)…hanno votato contro solo i 5 stelle. In Sicilia, mentre lo Stato ancora latita, i 5 stelle autotassandosi hanno fatto ripristinare una vecchia strada per ovviare al crollo del ponte che di fatto tagliava in due l’isola da gennaio….
Non sono grillino ma li voto (per ora) per cose come quelle elencate…cose concrete, reali….perchè vorrei che i miei figli vivessero in un paese dove non si dia più la morfina ai sudditi per tenerli buoni.
Buona serata
Massimo Scalas