
PISTOIA. Ieri, in Consiglio Comunale, al Consigliere Patanè è proprio scappata la pazienza.
I fatti. Il Consigliere Del Bino ha presentato una comunicazione in cui esternava il suo disappunto nei confronti della manifestazione svoltasi in città, nella ricorrenza del 25 Aprile.
Il Consigliere pentastellato ha definito l’evento (Colonna della Libertà – n.d.r.), un’americanata da guerrafondai; ha poi rilevato che vedere uomini in divisa, armi e carri armati aggirarsi per la città è altamente diseducativo per la popolazione che, in quanto massa, è facilmente influenzabile. Lasciare che i bambini si divertano a veder sfilare i militari è un’offesa alla nostra Costituzione che, com’è noto, ripudia la guerra. Siamo al servizio degli americani – ha continuato – è una vergogna. Ha infine concluso auspicando che nessun costo sia toccato alla comunità pistoiese ed anzi avrebbe voluto sapere chi ha pagato. Chi semina vento raccoglie tempesta, è stato il suo monito reiterato fino alla fine della presentazione.
Il Sindaco, frattanto, era arrivato in sala consiliare.

Il primo a prendere la parola è stato il Consigliere Patanè (ha subito dichiarato di sapere di correre il rischio di una censura per quanto stava per fare) non si è tenuto ed ha esordito con un altisonante: «Ma puttana miseria!».
L’aveva reso feroce il Del Bino scagliandosi contro le forze dell’ordine e i militari cui invece Patanè attribuisce il merito, e l’onore che ne consegue, di averci difesi e resi liberi.
Questa, antologicamente, la risposta del Sindaco a Del Bino: “Quella del Consigliere Del Bino è la pretesa di un pensiero critico, il consigliere dovrebbe documentarsi prima di aprire bocca per dire sciocchezze! La Colonna della Libertà, di cui evidentemente il consigliere non ha contezza, è una manifestazione che si svolgerà nell’arco di 10 giorni, è partita il 23 da Piazza San Pietro con la benedizione di Papa Francesco; è proprio il contrario di una propaganda di guerra, è invece la pubblicità della pace che molti uomini hanno voluto e sono venuti fin qui anche a perdere la vita per la nostra libertà. Sciocchezze clamorose sono uscite dalla bocca del Consigliere Del Bino!”.
Del Bino reagisce inviperito, mentre il Sindaco lo bacchetta in questo modo; tenta di parlare dando sulla voce al primo cittadino. Interviene il Consigliere Giorgi in difesa di Del Bino, e Bertinelli gli fa i “complimenti! Questi sono i rudimenti della pratica democratica – riferendosi alla necessità di non interrompere – dire che quelle pronunciate da Del Bino sono sciocchezze non è offensivo…”. Il Presidente Niccolai, chiamato in causa, non riscontra un’offesa nelle parole del Sindaco.
Talmente pesante il clima che il consigliere Sforzi, che voleva intervenire sull’argomento, ha invece rinunciato.

Poi è stato il momento dell’interpellanza dei Consiglieri Alessandro Capecchi e Margherita Semplici sul bando di concorso relativo a Piazza dello Spirito Santo ed all’esito dello stesso, di cui da un mese si discute in città.
Margherita Semplici ha posto i quesiti al Sindaco in ordine ad i vari aspetti controversi della procedura e lui ha risposto, avvalendosi di stralci tecnici dai verbali della commissione, dicendo in sintesi che è tutto sotto controllo, che la commissione è composta di elementi di spicco nell’ambito della professione dell’architettura, che le operazioni si sono svolte nel massimo rigore e che di fronte ad un eventuale ricorso al Tar da parte di partecipanti al concorso, l’amministrazione resisterà. Conferma poi un buon grado di priorità alla realizzazione del progetto per ‘piazza delle scarp’ (700.000 euro, nota bene), ovvero i lavori potrebbero farsi già nel 2014.
Non è da sottacere un particolare: il Sindaco si è dichiarato soddisfatto di aver trovato una collocazione per la statua del Forteguerri, che evidentemente rimaneva un po’ nel mezzo: sarà collocata nel cortile del Liceo.
Ciàppa su!
PÒERO FORTEGUERRI!

NICCOLÒ faceva meglio a non far beneficienza a Pistoia. Notate il periodo ipotetico anomalo, dell’irrealtà, costruito con perfetto parallelismo morfosintattico su quella lingua che al Forteguerri si dice che venga insegnata – il greco – ma della quale, perlopiù, la meglio gioventù di Pistoia esce fuori assolutamente ignara e digiuna: a meno che non càpiti in mano a qualche professore-bestia poco apprezzato da genitori che, per i loro pargoli, preferiscono la crassa ignoranza compiacente del post-Barbiana.
La forma corretta, in italico lustro, sarebbe stata: “Niccolò avrebbe fatto meglio se non avesse fatto beneficienza a Pistoia” e non avesse dato verniciate di cultura a destra e a manca; una cultura che – ahimè – non c’è proprio: tant’è che tutta la cultura vera e grande, da Pistoia, s’è sempre canonicamente defilata.
Pòero Forteguerri, dunque: perché, stando a quel che scrive Paola Fortunati, alla statua toccherà il triste esiglio di manzoniana memoria. Finirà nel giardino di Liceo, vale a dire in carcere, per essere il marmo su cui i grafomani potranno scrivere le cazzate studentesche di vario sapore e natura. Magari anche… Ma puttana miseria!
Può essere anche vero che il Del Bino sbagli qualcosa: è umano. Ma è anche vero che suo cugino Samuele (i due, infatti, sono consanguinei) s’è scordato che, more solito (che si pronuncia more solito e non, come faceva un tizio quarant’anni fa, all’inglese, móar solàito…), cioè solitamente, le statue celebrative di certi personaggi e benefattori son fatte per stare in piazza e non per essere rinchiuse in uno sgabuzzino.
E.B.
DAL CONSIGLIERE LUCA ROSSI DEL M5S
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Dispiace notare come dalla cronaca del Consiglio Comunale di lunedì manchi ogni riferimento alla mozione sulla salute mentale presentata dal Movimento 5 Stelle, discussa in ben quattro commissioni anche insieme alle varie Associazioni che si occupano di tale tematica e portata in aula a firma della intera Commissione V dopo un lavoro collettivo dei commissari di minoranza e maggioranza, tanto che è stata licenziata in aula all’unanimità.
In tale mozione vengono impegnati Sindaco e Giunta affinché vengano garantiti alle persone affette da disagio mentale una adeguata e dignitosa sistemazione abitativa, un sistema di interventi dedicati alla persona grazie all’integrazione tra Comune, Asl, terzo settore e Associazioni, e una prosecuzione delle attività volte a contrastare la discriminazione e lo stigma sociale.
Questa mozione è la dimostrazione di come la politica possa e debba mettere talora da parte le ideologie e scendere a livello dei veri problemi dei cittadini per poterli risolvere, e il Movimento 5 Stelle di Pistoia si augura che questo possa ancora accadere in futuro impegnandosi attivamente in tal senso.