MA QUANTE CHIACCHIERE SU QUELL’INCENERITORE!

Ciulli del Coordinamento Comitati ha duramente frustato i candidati
Ciulli del Coordinamento Comitati ha frustato i candidati

AGLIANA. Era caldo ieri sera nella sala del Comitato, ma non solo per la temperatura. La responsabile del Coordinamento dott.ssa Pagliai ha introdotto 5 scottanti domande caratteristiche per discutere dell’attuale congiuntura dell’impianto che investe molteplici piani d’interesse: sanitario, ambientale, finanziario, culturale e quindi assume una forte attrazione politica. Grande assente il candidato Mangoni del Pd aglianese, ma non a caso spiegano dal Comitato organizzatore: è ritenuto il vero erede della politica inceneritorista del Pd e di Magnanensi.

La candidata Risaliti ha mostrato particolare competenza su profili amministrativi e gestionali del Cis.
La candidata Risaliti ha mostrato particolare competenza sui profili amministrativi e gestionali del Cis.

La candidata Risaliti ha mostrato particolare competenza su profili amministrativi e gestionali del Cis.

L’arena ha visto lo scontro tra diverse fazioni che primariamente hanno ricercato la polemica più esacerbata nelle carenze di indirizzo e/o azioni “mancate” da precedenti amministrazioni – o a esse collegabili – e riconducibili ai vari candidati Betti, Guercini (leggi Carlo Biancalani) e Risaliti. Quest’ultima ha comunque ricevuto molti applausi, perché essendo già Vicesindaco al Comune di Montale ha potuto riferire alla cittadinanza delle reiterate reticenze, omissioni e sottovalutazioni che sono state svolte nella gestione dell’impianto dalle amministrazioni rosse che lo hanno progettato e guidato al raddoppio in questi ultimi venti anni.

L’intervento del referente del Coordinamento Ciulli è stato davvero impressionante: ha infatti raccomandato alla cittadinanza di diffidare dalle promesse che sono dissimulate dalle predicazioni d’intento di tanti politici, apparentemente allineati a riconoscere la minaccia sanitaria dell’impianto, ma prudenti e interdetti sull’esigenza conseguente (se è vero che la salute non è un bene negoziabile) di provvedere alla sua chiusura e immediata riconversione.

La D.ssa Pagliai del Coordinamento della piana illustra i temi ai candidati
Parla la dr.ssa Pagliai del Coordinamento della Piana

L’argomento “riconversione industriale” è infatti una ipotesi di portata solo suggestiva, avendo ieri sera saputo dalla stessa candidata Risaliti che nel 2009, il Cis non aveva una “programmazione industriale” codificata in un piano, razionalmente organizzato: il Cis, è dimostrato essere un “mostro a tre teste” ingovernabile, opaco, sovraccarico di dipendenti per assicurare il consenso elettorale e gestito in modo impulsivo dai Sindaci secondo delle direttive estemporanee che niente hanno a che fare con una gestione ispirata a criteri di economicità e controllo della gestione. Insomma, tanto c’è pantalone che paga, questa sembra essere la spiegazione, storicamente adottata e oggi dimostrata.

La serata è stata anche sostenuta dalle appassionate interruzioni del sig. Porciatti che ha ben richiamato l’attenzione su evidenti contraddizioni espresse nelle relazioni di alcuni candidati, oggi apparenti “ambientalisti” e ieri motivati “inceneritoristi”, dimostratisi tali, da delle azioni fattive di consenso all’incenerimento: grande rievocazione alla votazione in favore del Pirg (Piano Interprovinciale Rifiuti Generale) del 17/4/2012. In tale circostanza, i molti consiglieri del Pd votarono in blocco a favore, e non è sfuggita la votazione della consigliera provinciale Marianna Menicacci di Montale, oggi inquadrata nella lista del “prudente e responsabile” (sul tema inceneritore) candidato sindaco Ferdinando Betti.

Il Comitato, per voce della sua presidente Rocchetti avvisa dunque e lancia un appello: la validità del piano interprovinciale è decennale e dunque i cittadini della piana devono sapere che le azioni politiche non potranno essere mitigate dalle odierne rassicurazioni che sono parziali e molto “insaponate” da fumose promesse pre-elettorali.

Il raddoppio dell’inceneritore di Montale è ancora possibile e il voto del prossimo 25 sarà decisivo per poter sperare in una riconversione a freddo dell’intera piattaforma industriale.

 

«OGGI A ME, DOMANI A TE»

IL TEATRO NON SI FA SOLO AL MODERNO

 

 

«E mi raccomando: continua a buttarlo nel pentolone!»
«E mi raccomando: continua a buttarlo nel pentolone!»

UN COMMENTO LUCIDO a questo inutile show elettorale è d’obbligo.

Non è vero – o lo è solo parzialmente – che la riconversione dell’inceneritore non possa avvenire in quattro e quattr’otto o quasi. Ma per ottenere quest’effetto, cari elettori e lettori, ci vuole un atto di fede e di coraggio di cui nessuno vuole farsi carico.

Che nel Cis non ci si capisca un’acca è evidente. Nel Cis-bilancio, di cui tutti i consiglieri dicono che i numeri sono più o meno messi in vista a caso e spesso uguali con il copia-incolla. Lo dicono e lo ripetono.

Allora: perché gli antinceneritoristi veri e i fumatori pentiti non prendono un bilancio di quelli incasinati e lo portano a mano a chi di dovere chiedendo che faccia spulciare alle Fiamme Gialle ogni voce degli ultimi 10 anni?

In fondo ci si arriva, se si vuole… Ma forse è meglio fare come chi va medico senza frontiere in Africa perché trema al pensiero di dover curare le rogne che ha intorno all’uscio. Si rischia meno e non ci si rompono i cabbasisi.

Una volta i Pci dicevano sprezzantemente ai Dc: «E mi raccomando: continua a buttarlo nel pentolone!». Vedete com’è stronza la storia? Ora tocca alla sinistra-Pd o anche no a far la stessa cosa che facevano i pipióni: dopo aver fatto un sacco di bei discorsi, lo buttano sempre nel solito pentolone.

E lo pigliano regolarmente nello zipèppe.

e.b.

Print Friendly, PDF & Email