«MA RENZI È DEMOCRATICO O NO?»

Fuori tutti! Comando io!
Fuori tutti! Comando io!

PISTOIA. Amarezza ed una buona dose di stupore…  queste sono le sensazioni che le affermazioni del premier Renzi hanno evocato in noi, consiglieri al Comune di Pistoia, portatori di politica progressista e trasparente.

Non concordiamo sul modo: chi predica democrazia, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini non è giusto che dall’alto del potere decida candidature e si pronunci così “pesantemente” su nomi e persone. Le Primarie sono solo frutto del passato?

In secondo luogo ci chiediamo: ma non era il Presidente Rossi che il premier Renzi in un recente passato tanto decisamente attaccava, da vari punti di vista, ed adesso benedice, nel nome di chi?

Ritorni il premier a parlare con la gente della montagna pistoiese, del comune di Pescia, della valle del Serchio, del Casentino, dell’isola d’Elba, del comune di Volterra e si faccia raccontare della loro sanità ormai di serie B, che viene ad aggiungere ulteriori difficoltà ed insicurezze a chi già vive in zone disagiate! Per non parlare delle lunghe liste di attesa per visite o interventi vari all’ospedale di Pistoia (e non solo), di ticket sempre più onerosi per una sanità alquanto discutibile.

O dobbiamo per forza dire che va tutto bene?

Non ci dilungheremo ma riaffermiamo che nessuna strategia politica può giustificare ai nostri occhi certi comportamenti che richiamano vecchi cliché e tanto meno le affermazioni di chi, in odore di santità, sostiene che il premier ha agito nel migliore dei modi.

Pur ribadendo la netta fiducia nel programma di riforme del premier e nella sua figura, abbiamo sentito la necessità di dire quello che pensiamo, tenendo fede a ciò che Renzi stesso ha sempre predicato, cioè la sincerità, meritocrazia, trasparenza e coerenza.

Carla Breschi, Loreno Del Maestro, Alterio Ciriello
Consiglieri Comunali Gruppo Pd

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2 thoughts on “«MA RENZI È DEMOCRATICO O NO?»

  1. Dico subito “Brava Carla”, perchè ti conosco personalmente, ma, naturalmente, bravi anche gli altri due, a mettere fuori la testa da questa densa cortina di nebbia e di torpore acquiescente in cui si deve dire per forza che va tutto bene. Ribadiamo invece, e chiaramente, e senza sconti, lo stato effettivo della sanità toscana e, per scendere nello spicciolo, anche la questione, fra le tante, della lunghezza delle liste di attesa.
    Voi che potete farlo, (forse) perchè non chiedete al nostro “governatore” ed alla sua corte piazzata all’interno del sistema sanitario toscano come mai un comune cittadino che paga le tasse non abbia diritto di sapere, con dati certi e non con chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, quante persone ha davanti all’interno di una determinata lista di attesa relativa ad una certa prestazione? Così potrebbe almeno capire perchè deve attendere fino ad undici mesi per una certa visita se vuole farla a Pistoia e cinque mesi se si accontenta di andare a San Marcello.
    E, già che ci siamo, quante prestazioni vengono effettuate, giornalmente, all’interno del sistema sanitario pubblico per ogni specializzazione?
    Per cominciare, sarebbe già qualcosa.
    Grazie, un cordiale saluto ed auguri per le prossime battaglie.
    Piero Giovannelli

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