MONTALE — AGLIANA. Il bollino del protocollo del Comune di Agliana è il 24.322 di sabato scorso, apposto su carta intestata della lista Obiettivo Agliana, mentre la lettera accompagnata, è di ben quattro anni fa, esattamente del 5 ottobre 2014.
L’esame filologico del testo e la firma (da noi comparata con verbali in archivio) sono stati convincenti: la lettera è autentica.
Venne inviata dal geniale Comandante della Polizia Municipale di Agliana, Andrea Nesti a un “innominato” (per pudore o molta confidenza) “Egr. Assessore”, che non è difficilmente riconoscibile: il commissari Rino Fragai.
La lettera sarebbe stata dimenticata (Rinoooo, ma cosa ci combiniiiii!) in altro Comune, visto che l’assessore Fr(e)gai è applicato al servizio multitasking di supervisore (complicato, lo capiamo quando si deve lavorare nel sottobosco) in vari Comuni rossi, ma assume oggi, una dirompente portata rivelatrice.
Anche la data della lettera è caratteristica essendo posta nel mezzo dal periodo di 10 mesi tra la nomina commissariale del distratto Rino (Maggio 2014) e la rimozione del Nesti da parte del sindaco Mangoni, avvenuta il 19 Febbraio 2015.
Il documento dimostra come Nesti, aveva già da tempo previsto un Piano B; ma anche C, da attuarsi a seconda dell’esito della procedura giudiziaria che lo vedeva sub iudice, poi statuita nella settimana natalizia del 2014 dai giudice del Consiglio di Stato. Che dire? Semplicemente geniale.
Chi meglio di lui, poteva elencare tale serie di ipotesi, davvero esclusive, anche per la istituzione (una new-entry mondiale) della chimerica figura dell’agente addetto al “coordinamento e controllo” (sta scritto: quadro e).
Questa lettera, giunge a corollario delle argomentazioni svolte nella nostra progressiva inchiesta, documentata in modo genuino da informazioni di dipendenti umiliati e decisi a vendicarsi delle vessazioni subite al Comando di Polizia Municipale dall’ottimo Comandante (come lo definì lo stesso Fragai su La Nazione), oltre agli altri mobbizzati dall’Assessorissimo (denojantri).
Non importa scomodare nessun esperto che illustri come le ipotesi di studio della “ri-collocazione” si articolano in tre varianti, utilizzabili a seconda dell’esito della procedura giudiziaria che poi vedrà, nel successivo 18 Febbraio, il provvedimento di rimozione del Nesti, caducato così dall’incarico dirigenziale.
Ci ha colpito il periodo nel terzo capoverso della pagina (a), laddove nella lettera l’allora Comandante si vantava di aver già modificato il regolamento di Polizia Municipale del Comune di Agliana: chi meglio di lui potrà aver dunque scritto quello odierno, contestatissimo dei due Comuni?
Aspettiamo ora le risposte dei destinatari della lettera di Benesperi e, cosa buona sarebbe, vedere l’avvio di una commissione d’indagine che dovrebbe avere impulso dal Sindaco o dalla D’amico per gli sviluppi del “pasticciaccio” .
Oggi lunedì 29 ottobre, il Consiglio comunale di Montale non porterà in discussione il “Regolamento di Sa”, che sarà vagliato da altre due o tre sessioni d’esame in commissione 1: ne vedremo delle belle!
Sarebbe questa una motivazione sufficiente per procedere con una Commissione disciplinare (ma che c’è?) che presiede al controllo e sanzioni delle violazioni dei dipendenti?
Nella lettera, Nesti è preoccupato dicendo che trovandosi inquadrato in “C2 e non al D1” (della serie, il diavolo fa le pentole…quadro e) e si preoccupa di sollecitare l’Assessore per come la questione potrà ritornare di attualità: e infatti, è tornata.
Già il nostro quotidiano aveva rilevato l’incongruenza normativa del “doppio incarico di dipendente” pubblico, argomento eluso da ogni attenzione, almeno fino ad oggi.
La cosa ha impegnato il capogruppo di opposizione di FdI/An Maurizio Ciottoli, ad avviare un ricorso alla Procura della Corte dei Conti della Toscana: un impegnativo esposto che, sicuramente, sarà arricchito di questa “perla”.
Il Comandante Nesti (era tale al momento della redazione della lettera) è davvero encomiabile per la sua machiavellica lungimiranza: dettaglia le varie ipotesi di ricollocamento del suo futuro e propone al Commissario/assessore Fragai, l a serie di soluzioni disponibili per ri-costituire la sua carriera che presto verrà azzoppata nella distruzione della graduatoria del concorso del 1999, gestito sotto l’imperatore Magnanensi e non coperta da alcuna garanzia di assicurazione per la responsabilità civile.
Ci spiace apprendere (III § – quadro a) che Nesti sia stato stigmatizzato dai Carabinieri e che lo avessero nella possibile considerazione di un usurpatore di un titolo e di funzione (lo confermerà, di lì a poco, il Consiglio di Stato) e per conseguenza un “intrallazzatore”.
Ma se ha scritto – come sembra – il nuovo famigerato “Regolamento di Pm associata” al posto della Nanni, come lo si dovrebbe appellare?
La lettera merita una più attenta esegesi, ma ci fermiamo qui, non mancando di rilevare che il Nesti cade in fallo, quando si assegna delle competenze funzionali che non erano possibili con la VI qualifica.
E chissà ancora, a cosa si riferiva quando nel punto b) delle ipotesi propone di “…introdurre elementi di novità e/o differenziazione, rispetto al concorso del 2000”?
Saranno mica gli accrediti meritocratici da riconoscersi ai candidati aventi titoli di laurea, Master e corsi di specializzazione in varie discipline affini?
In questa spettacolare vicenda, sarà bene che sia Fragai che la D’Amico incomincino a prendere i necessari provvedimenti sanzionatori dell’Ufficio, visto che – proprio loro – sono dipendenti pubblici e debbono garantire la buona conduzione dell’Amministrazione, ovvero della cosa pubblica.
Non rammenteremo gli articoli della Costituzione che, da questa testimonianza, emergono per la loro violazione, nel pregiudizio degli interessi degli altri agenti, semplicemente diplomati, ma esperti e diligenti nel servizio.
A questo ci penseranno le forze di opposizione, dove ci sono.
[Alessandro Romiti]
5 thoughts on “machiavellici (denojantri). LA LETTERA DI NESTI A FRAGAI (2014)”
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