MADE IN ITALY, OCCORRE AFFRONTARE LA SFIDA FUTURA: QUELLA DEL DOPO-COVID

Portare avanti il Made In, significa dare ad eccellenze di mercato, strumenti a tutela del marchio, certificazioni, strategie di valorizzazione e promozione delle produzioni di qualità interamente realizzate in Italia, e politiche nazionali a protezione dei brand 100%, oltre al valore dell’export e alla internazionalizzazione attraverso mostre, fiere, con incentivi all’impresa che produce ed esporta nel mondo i valori del Made in Italy, anche sui mercati digitali

Made in Italy

PISTOIA. E’ stato il Comune di Pietrasanta, che ringrazio per il grande lavoro fatto, il primo in assoluto ad approvare la proposta di incentivi e valorizzazione nel territorio del Made In, proposto dal Dipartimento Made in Italy, e presentato dalla Consigliera Irene Nardini, capogruppo FI.

Cosa occorre? Avere idee chiare e precise, puntuali. Una geometria politico-economica che possa dare respiro e sia longimirante, con poche parole e molti fatti. Il Decreto rilancio, presentato da Forza Italia, mette al centro l’imprenditoria, da sempre nelle corde del movimento di Berlusconi. Perchè senza Impresa mai ci sarà lavoro, occupazione.

Mai potrà esserci economia circolare, quella che fa bene a tutti” afferma Antonella Gramigna- Dipartimento FI Made in Italy Toscana.

Ecco che portare avanti il Made In, significa dare ad eccellenze di mercato, strumenti a tutela del marchio, certificazioni, strategie di valorizzazione e promozione delle produzioni di qualità interamente realizzate in Italia, e politiche nazionali a protezione dei brand 100%, oltre al valore dell’export e alla internazionalizzazione attraverso mostre, fiere, con incentivi all’impresa che produce ed esporta nel mondo i valori del Made in Italy, anche sui mercati digitali.

Ecco ciò che serve per rilanciare l’Italia. Terra di qualità e valore. Oggi prendono corpo, intanto, i contributi a fondo perduto, concessi nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, riconosciuti alle piccole imprese di nuova o recente costituzione operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori.

Il Decreto Rilancio ha già stanziato per questo scopo 5 milioni di euro, che finanzieranno progetti innovativi e tecnologici. In particolare, promuovendo giovani talenti che valorizzino il Made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.

Il valore dei marchi storici nell’alimentare nel Registro a tutela Made in Italy, riguardano 54 brand su 107, e sono food&beverage. Essi rappresentano il 50% del totale, che così certificano il legame con il territorio e possono accedere al fondo di salvaguardia per imprese in crisi. Per noi che perseguiamo questa strada convintamente, è motivo di orgoglio, perché attesta un grande lavoro fondato sulla valorizzazione di eccellenze enogastronomiche.

Antonella Gramigna

In questi mesi, da quando in Forza italia Toscana sono stati istituiti i Dipartimenti, fortemente voluti dal Coordinatore regionale Sen. Mallegni, è stato fatto un grande lavoro di incontro e ascolto delle attività Made in Italy- Tuscany, attraverso dirette Facebook e non solo. E diverse sono state e saranno le Mozioni presentate dal Dipartimento ai maggiori Comuni toscani, nonchè a livello regionale, prossimamente dal Consigliere Marco Stella.

I temi trattati, ad oggi, sono stati quelli riguardanti il settore enogastronomico, l’arredamento, la Salute ed il termalismo, altro fiore all’occhiello toscano, l’export e le spese riguardanti i dazi, oggi sospesi (altra vittoria), oltre al settore dell’artigianato orfano aretino, che ben ha evidenziato la valorizzazione ed il valore di questo distretto importante, che ci vede presenti nei mercati esteri, come ad esempio Dubai.

Il progetto “incontriamoci nel web” di Antonella Gramigna, Dipartimento Made in Italy Toscana, ad oggi l’unica cosa possibile, proseguirà con prossimi appuntamenti riguardanti il settore nautico, sia costruzioni che accoglienza in banchina, che arte e genialità legate ad esse, in ogni forma possibile che parli di Toscana, nel mondo.

La richiesta del “Sostegno” da parte di Forza Italia riguarda tutti questi settori e non solo, perchè quando si parla di Made in Italy si abbracciano tanti settori: l’industria del turismo, altra perla del nostro Made in, dell’arredamento, delle acciaierie, della progettazione, così come la tutela delle città d’arte, il Mondo della neve, la Moda, il Wedding, la nautica, le strutture ricettive, l’accoglienza, e tutto ciò che ci rappresenta egregiamente nel mondo.

Il Piano Biden, un’occasione per il Made in Italy con la prima grande riforma del suo mandato, cioè l’approvazione del pacchetto di stimoli all’economia da 1.900 miliardi di dollari. Un fiume di denaro, più dell’intero Pil italiano del 2020, che servirà, secondo le intenzioni dei suoi architetti, Janet Yellen in testa, a cancellare gli effetti della pandemia, ed a incentivare l’importazione del nostro Made In.

Un fuoco d’artificio dei dollari che consentiranno alle famiglie americane di acquistare i prodotti in arrivo dall’Europa.

Libertà d’impresa, togliere lacci e lacciuoli, con maggiore liquidità, e sostegno immediato. Il lavoro non si crea con Decreti, ma si crea facendo Impresa. Serve inoltre una trasformazione occupazionale, con formazione e professionalità. Servono nuove figure, preparate, ed incentivi al lavoro.

Da forza liberale e riformatrice, convinti del fatto che presto dovremo ripartire con i migliori intenti, siamo al lavoro, tutti con determinazione, oggi più che mai, perchè c’è solo un modo per riuscire a salvaguardare l’economia nazionale: proteggere e difendere la qualità italiana evitando il facile abbaglio dei costi di produzione più bassi proposti all’estero, ma che alla lunga rischiano solo di fornire alla clientela proposte non di qualità ma grandi numeri. Se le Imprese verranno sostenute, avremo maggiore occupazione, con politiche industriali strategiche, che creino posti di lavoro, altrimenti impossibile.

Ed il nostro Made In Italy racchiude in sè tutto questo.

Antonella Gramigna — Responsabile Dipartimento Made in Italy regione Toscana – Forza Italia

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