‘MAGIC MOMENT’ DELLO SPORT PISTOIESE, NONOSTANTE PISTOIA

Niccolò Bonacchi
Niccolò Bonacchi

PISTOIA. La città sta vivendo un magic moment nello sport: la Giorgio Tesi Group che si permette di battere i campioni d’Italia di Siena, la Pistoiese che dopo 5 anni torna nel calcio professionistico, Niccolò Bonacchi che trascina il nuoto pistoiese agli Europei di Berlino conquistando un titolo assoluto, una medaglia d’argento e una di bronzo, ma soprattutto facendo tre record in un giorno (2 cadetti e uno assoluto, terza prestazione mondiale stagionale).

Ma non solo: Lorenzo Francella (Club Scherma Agliana) che in azzurro vince un bronzo ai Mondiali cadetti in Bulgaria, la cerimonia di premiazione della Giornata del Veterano dello Sport – Premio Atleta dell’Anno 2013 che mette in evidenza pistoiesi di valore dal brazilian Jiu Jitsu di Alberto Tesi al medico sportivo Edoardo Cantilena, 2 Olimpiadi (Pechino 2008 e Londra 2012) alle spalle, 6 Mondiali (compreso quello in terra di Toscana 2013), svariati Europei e così via (ne potremo citare altri di esempi).

Ma Pistoia e i pistoiesi meritano uno sport così florido? È un domandone: i pistoiesi sì, anche se probabilmente non hanno una cultura sportiva elevatissima (in questo simili agli italiani di tutte le regioni, non solo toscani) e praticano, chi vi scrive in primis, più la poltrona dei campi da gioco. Pistoia, no. O perlomeno la Pistoia degli amministratori pubblici, quella che non rinnova l’impiantistica esistente e non ne realizza di nuova, non capendo che sport è cultura e salute, ergo per crescere, per migliorare è fondamentale passare anche dallo sport.

La Pistoia dei “lacci e lacciuoli”, delle pastoie burocratiche, la Pistoia dell’immobilismo, che preferisce far trascorrere il tempo piuttosto di agire. Ecco quella Pistoia non è in sintonia con l’attuale momento dello sport, ma sicuramente lo cavalcherà sotto elezioni per accaparrarsi qualche voto in più. Tanti politici, mai visti nel corso degli anni agli avvenimenti sportivi, si stanno facendo rivedere, giustappunto quando c’è da festeggiare, salendo sul carro del vincitore. Ecco, in quei frangenti, quei pistoiesi sono sportivissimi: mai visto tanta agilità nel salire, nel saltare sul carro giusto. Così, si dice, va la vita: bruttino, però, e non è detto che non si possa cambiare. O no?

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