PISTOIA. È iniziato con il tradizionale Gran Galà di saluto il conto alla rovescia verso la maturità per duecentocinquanta studenti del “Pacini”: giovedì 9 giugno, a due settimane dall’inizio degli esami, la splendida Villa Rospigliosi di Candeglia ha ospitato maturandi e professori dell’istituto tecnico commerciale pistoiese per il “Mak P”, versione moderna e dalle tinte mondane di un rituale che affonda le radici nel Piemonte di metà Ottocento dove nelle scuole militari si usava l’espressione «ai cala mac pi senti dì» per indicare che mancavano solo cento giorni alla fine del corso di formazione degli ufficiali.
L’evento, dall’alone romantico e quasi mitico, è stato preceduto da settimane di attesa frenetica: dai banchi il tam tam è rimbalzato su Facebook, ha cinguettato su Twitter a colpi di inviti, cartelloni e foto. E poi l’ansia delle ragazze per le scelta del vestito e dell’acconciatura, a cui ha fatto da contraltare la disinvoltura dei ragazzi nello sfoggiare i loro outfit rigorosamente ornati da cravatte e papillon. Principi e principesse per una sera, in una festa tutta per loro con la voglia di divertirsi e magari propiziare un buon voto alla maturità.
E se poi il contagiorni alla scadenza del 22 giugno, data della prima prova d’esame, non è precisissimo, poco importa. Il coro d’incoraggiamento è unanime: «Che siano 100 o siano 50, la paura fa 90, ma noi cantiamo “Dateci almeno 60”». Tra balli, brindisi e tagli di torta pirotecnici si è conclusa per tutti loro una quinquennale convivenza di studi che hanno rievocato, con spirito goliardico, ripassando i momenti significativi e divertenti vissuti insieme. Un passaggio inevitabile della storia scolastica di ognuno, una serata da fiaba ove l’eleganza e lo stile di un tempo hanno creato un perfetto connubio di mondanità e impegno sociale.
Minuziosa è stata l’organizzazione del buffet e l’allestimento della location, con tanto di intrattenimento musicale e piccole grandi sorprese volute dell’associazione “Noi del Pacini”Onlus, promotrice e organizzatrice dell’evento.
«È stata una notte di grande suggestione che ci auguriamo possa essere custodita per sempre nel cuore di ciascun studente – ha dichiarato Nicola Luongo, presidente dell’associazione e del consiglio dell’istituto – ringraziamo studenti e professori intervenuti, oltre ai nostri soci che hanno prestato gratuitamente la loro collaborazione per la riuscita dell’iniziativa. Un ringraziamento anche al dirigente scolastico, la professoressa Ilaria Baroni, anche lei presente all’evento. La scuola non deve essere solo un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio – ha concluso – ma anche una comunità di dialogo e di esperienza sociale, volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni».
[luongo – noi del pacini onlus]