
PISTOIA. La grandezza di Erika. A nove mesi poco più dalla fine della mostra fotografica “Un segno che non passa mai: 31 scatti di Erika Tormentoni”, una splendida notizia: durante le due settimane di rassegna in memoria della giovane donna scomparsa, allestita nell’atrio del Tribunale della città di Giano, è stato possibile devolvere all’Ail (Associazione Italiana contro i Linfomi e le Leucemie) sezione di Pistoia e Valdinievole ben 10mila euro, destinati, con il co-finanziamento di Ail Pistoia e Valdinievole, a una borsa di ricerca biennale del valore di 30mila euro intitolata a Erika. Merito delle generose offerte dei visitatori e del prezioso contributo degli sponsor, ma soprattutto “miracolo” di Erika Tormentoni, la cui bravura è stata unanimemente riconosciuta e sottolineata.
Ail Pistoia e Valdinievole ha collaborato con l’Associazione Opera Prima alla realizzazione della mostra. Ora, grazie a questa borsa di studio, un giovane, ma esperto ricercatore verrà coinvolto in un progetto ambizioso: identificare mediante una tecnica innovativa e uno strumento di altissima qualità (Ngs Illumina) le caratteristiche del Dna delle cellule malate di ogni singolo paziente.
Tramite queste analisi e grazie allo strumento e alla passione di un operatore, che diventerà sempre più esperto, sarà possibile, infatti, identificare in tempi brevissimi il farmaco più efficiente per quel paziente, aumentando l’efficacia dei trattamenti, e, contemporaneamente, diminuire la tossicità dei farmaci e la sofferenza dei pazienti. I risultati della ricerca verranno poi a confluire in un network internazionale.
A distanza di nove mesi dall’evento, quindi, il segno di Erika è ancora più tangibile: ne siamo certi, non passerà mai. Le sue foto, i suoi scatti hanno reso ancora più bello il luogo che le ospitava e moltissime sono state le persone che hanno visitato la mostra (200 solo nella serata dell’inaugurazione), ammirando i particolari, i colori, le passioni di una vita, quella di Erika, che purtroppo si è interrotta troppo presto a causa di una malattia del sangue.
I familiari e gli amici hanno ritrovato in quelle immagini tutta la sua vitalità, la sua energia, il suo desiderio continuo di scoperta. Coloro che non la conoscevano hanno potuto intuire quanto fosse attaccata alla vita e a tutto quello che di semplice, ma meraviglioso, ogni giorno può offrire.
La mostra si è chiusa non soltanto con il lancio di centinaia di palloncini bianchi nella splendida cornice di piazza del Duomo, ma soprattutto con un gesto di solidarietà che ha superato le più rosee aspettative. Il denaro devoluto a una buona causa.
“Vogliamo ringraziare in modo particolare il Tribunale di Pistoia e il suo presidente Fabrizio Amato, il Comune di Pistoia, il sindaco, gli assessori Tina Nuti ed Elena Becheri, la Polizia municipale, le forze dell’ordine e tutte le persone che hanno lavorato a titolo gratuito alla realizzazione dell’esposizione – affermano all’unisono gli organizzatori –. Grazie, infine, alla famiglia di Erika, a tutti gli amici e al grande cuore che la nostra città ha dimostrato”.
[Gianluca Barni]