PISTOIA. Lo dobbiamo proprio dire: dobbiamo dire maledetti ciclisti. Peggio delle cavallette, assediano questa città che si candida a capitale della cultura, e come le saltabecche rompono i corbelli alla circolazione motorizzata.
Vanno a mano sbrindellando vistosamente; vanno contromano sbucando come zanzare dal buio in una notte umida di agosto. Entrano da dritta, da manca, di sopra e di sotto: e qualche imbecille – come mi è capitato ieri, 11 luglio, in piazza San Francesco – fa perfino inversione a U all’improvviso e rischia di finirti sotto: con le conseguenze che, magari, troverà pure qualcuno che gli darà pure ragione.
Si trattava di un bischero di una 15ina di anni: troppo grande per dovere essere ancora bischero; troppo bischero per poter essere grande come vogliono le maestrine della Cgil.
Di fatto a Pistoia, città a misura d’uomo e di tutti come dice Bertinelli, il traffico è quello che uno si inventa la mattina quando si alza: se si vuole andare contromano, che male c’è? Tanto per il ciclista (a cui si dedicano piste ciclabili ai limiti dell’assurdo (vedi), non ci sono regole e, perlopiù, l’impunità è garantita.
Non sarebbe l’ora, o Sindaco che aspiri alle città di tipo europeo, di mettere una regola anche in questo boscabbaccano biciclettare che fa saltare i nervi e mette a rischio la gente? Non credi che, dando una bella falcidiata a raffica agli indisciplinati (anche se sono 80enni in bicicletta, men che mai dovrebbero permetterselo di infrangere le regole), i signori pistoiesi penserebbero seriamente di darsi una sana regolata? Vedete cos’è via di Porta San Marco a tutte le ore del giorno e della notte, tra quelle due file di auto in sosta a destra e a manca, se, su una delle curve coperte della strada, sbuca per caso un babbo-intellettuale con due bimbi che pedalano precedendo la sua bici! Roba da brivido.
Maledetti ciclisti, allora! E se lo meritano: perché, in questa città di buche nelle strade, contribuiscono a rendere ancor più precaria, pericolosa e anarchica una circolazione che fa letteralmente onco!
e.b.
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VIA CAMPO MARZIO, la strettoia a senso unico che porta da via di Porta Carratica a Piazza della Resistenza è già un budello per via delle macchine parcheggiate sul lato sinistro.
Nel caso in cui un ciclista la percorra contromano lo scorrimento è impossibile, senza parlare del rischio che la persona in bicicletta corre e che fa ingiustamente correre a chi transita rispettando le regole.
E tutto questo si ripete almeno mille volte al giorno.
È METÀ MATTINA e questo babbo-avventuriero sta tentando di guadagnar tempo percorrendo in bicicletta la corsia riservata agli autobus: ma trasporta con sé anche la figlia.
È diventato uso comune, purtroppo, utilizzare la corsia delimitata dalle strisce gialle per evitare il traffico della città, in questo tratto di Corso Silvano Fedi all’altezza del semaforo poco prima del cinema Lux.
Ma è possibile viaggiare così fuori regola e insegnare ai figli che in Italia si può fare, anzi si fa?
ANCORA IN CORSO SILVANO FEDI, in particolare la corsia riservata agli autobus.
Come si può notare, non solo viene percorsa da ciclisti nel senso di marcia, ma addirittura anche contromano, rischiando quindi di fare un frontale con uno dei mezzi pubblici – o comunque generando scompiglio nel già problematico traffico.
Questo avviene ogni giorno, dalla mattina alla sera, mentre di fianco la coda di macchine perpetua non accenna a scorrere.
Il pensiero va intanto ai vigili urbani che nel frattempo tartassano di multe gli studenti che la mattina lasciano i motorini fuori dalle apposite righe tracciate sull’asfalto: e non per cattiveria, ma perché mancano i parcheggi…
LA FRETTA è una cattiva consigliera.
Andatelo a dire a questa ciclista spericolata che, per arrivare in piazza della Resistenza, anziché fare il consueto giro per via delle Logge e via delle Mura Urbane, percorre un pezzetto di via di Porta Carratica contromano.
Non contenta della bravata, effettua anche un pericoloso zig-zag tra i pedoni sul marciapiede.
Il centro di Pistoia, durante la mattinata (ma non solo…), regna indisturbata l’anarchia.
[foto e testi dei ciclisti sono di lorenzo zuppini]
A proposito di ciclisti sul marciapiede, è la cosa che mi capita più di frequente di osservare, specie nella zona tra Viale Macallé, e San Vitale (ma, ovviamente, non ne escludo altre) e che più mi fa imbestialire; qui, i ciclisti occupano il marciapiede per andare sia nella direzione del traffico che contro, e se gli si fa notare che danno fastidio, anche con maniere brusche, fanno tranquillamente finta di nulla.
Circa un mese fa, per la cronaca, sul Ponte di Via Macallè, mi sono trovato ad inveire contro l’ex sindaco e parlamentare Lido Scarpetti, ( sono quasi sicuro che fosse lui) per questo ormai reiterato vizio; lui ha bofonchiato qualcosa, in risposta, ed ha proseguito come se niente fosse.
Un tempo, quando i vigili erano più presenti, facevano il loro dovere, e soprattutto la gente aveva ancora il senso e la percezione dell’autorità, bastava un fischio, e chi stava contravvenendo alle regole, subito smetteva.
Piero
ahhh Ponte di Via Macallè, quindi proprio davanti alla Questura (pensavo in via Pertini)
“Nuovo codice della strada”, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.
TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 12. Espletamento dei servizi di polizia stradale.
1. L’espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal presente codice spetta:
a) in via principale alla specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato;
b) alla Polizia di Stato;
c) all’Arma dei carabinieri;
d) al Corpo della guardia di finanza;
d-bis) ai Corpi e ai servizi di polizia provinciale, nell’ambito del territorio di competenza;
e) ai Corpi e ai servizi di polizia municipale, nell’ambito del territorio di competenza;
f) ai funzionari del Ministero dell’interno addetti al servizio di polizia stradale;
f-bis) al Corpo di polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto.
il quotidiano ” alto adige” riporta, in data odierna, che a Bolzano sono state elevate in sei mesi 456 multe a ciclisti indisciplinati…..si vede che a Bolzano gli agenti della polizia locale hanno altri ordini differenti ai nostri valorosi agenti….qualche domenica in dietro in piazza garibaldi notai una macchina con targa francese che era ferma con il cofano alzato mi sono fermato e ho chiesto se avevano bisogno di aiuto l’autista mi rispose che aveva già attivato il soccorso tramite gps e che ero l’unico che si era fermato, erano un paio di ore che li fermi per un guasto al motore e neanche la police municipalè si era fermata….io non parlo il francese ma ci siamo capiti lo stesso…forse neanche gli agenti municipali lo parlavano e per non fare una brutta figura non si sono fermati?
“Il pensiero va intanto ai vigili urbani che nel frattempo tartassano di multe gli studenti che la mattina lasciano i motorini fuori dalle apposite righe tracciate sull’asfalto: e non per cattiveria, ma perché mancano i parcheggi…”
forse è anche per questo che la gente non ha più rispetto per le divise …..
Sembra che stia diventando una crociata personale contro i vigili urbani, ma che vi hanno fatto di male? Qualche multa?
“Basta un click sul nostro osservatorio “vigili picchiati” per renedrsi conto di quanto siano frequenti le aggressioni alla categoria della polizia locale, che l’immaginario collettivo iedntifica con la figura sempre pronta a reprimere al primo errore e non come un punto di riferimento, primo presidio sul territorio a favore di sicurezza e vivibilità dei centri abitati italiani. Certo, in parte è colpa della categoria stessa, molto brava a svolgere il suo lavoro ma non altrettanto a farlo conoscere e apprezzare, ma è colpa pure delle numerose campagne mediatiche che periodicamente si alternano sulle pagine dei quotidiani e nei servizi televisivi. La polizia locale è un bersaglio facile, attaccarla crea consenso e non ha santi in paradiso che possano spendere una parola per lei.
Qualche giorno fa, su un telegiornale nazionale, sentivo riportata con enfasi l’aggressione ad un agente della polizia di stato, impegnata in servizi anticontraffazione (per altro congiuntamente alla polizia locale) in quel di Jesolo. Mi sono detto: ma come? agli agenti di polizia locale accade di continuo! Pensavo che i media non ne parlassero perchè la cosa non fa più notizia. Invece evidentemente il problema è proprio che accade alla polizia locale.
Per questo noi, invece, vogliamo parlarne il più possibile, di questi episodi. Vogliamo darne massima diffusione anche attraverso i canali offerti dalle sigle sindacali e dalle associazioni di categoria, vogliamo che il messaggio arrivi anche alla gente comune. Perchè al contrario di quanto pensa una parte della politica (le uniche riforme in tema di tutela e previdenza, negli ultimi anni, sono state tutte in senso peggiorativo), quando si parla di sicurezza, non esistono lavoratori di Serie A e lavoratori di Serie B.”
da http://www.poliziamunicipale.it
Cari signori,
confermo intanto che “l’episodio Scarpetti” è avvenuto in Via Macallè, quasi davanti alla Questura, anche se sul marciapiede opposto.
Per quanto riguarda Bolzano, ma più in generale l’Alto Adige, ci vado in vacanza tutte le estati e posso dire che tale territorio appartiene solo nominativamente all’Italia, tutto il resto essendo completamente diverso (educazione, mentalità, cultura, ecc).
A Bolzano, ad es, ritengo che molto difficilmente, se un tutore dell’ordine, nel pieno esercizio delle sue funzioni, ferma un commerciante abusivo per strada (ammesso che lì ne esistano), venga quasi aggredito dalle persone intorno, subito radunatesi a difesa dell’abusivo. A Pistoia, ad es, questo è accaduto alcune sere fa in Via degli Orafi; (qui i “tutori dell’ordine” erano addirittura cinque, ed hanno, alla fine, dovuto desistere). Tale ultimo episodio mi ha fatto fare un accostamento, sia pure molto relativo e tenendo conto che le differenze sono ancora grandi, con alcuni quartieri di Napoli, dove, quando la polizia cerca di arrestare il camorrista di turno, tutti stanno con il camorrista e nessuno con chi rappresenta lo Stato.
Per cui, critichiamo certamente, quando è il caso, sindaci, assessori, vigili e chi altro vogliamo. Ma se anche noi cittadini non recuperiamo il senso dell’ordine, del decoro e dello Stato complessivamente inteso, non andremo molto lontano.
Piero Giovannelli.
ha proprio ragione Piero, questo è quello che succede quotidianamente in troppe parti d’Italia
“22/07/2015
OLBIA. Due agenti della polizia locale di Olbia, un uomo e una donna, sono stati aggrediti da un gruppo di bagnanti mentre, nella spiaggia di Porto Istana, cercavano di bloccare un venditore ambulante extracomunitario. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio.
L’agente donna è stata colpita al volto da un pugno sferratole, nel tentativo di divincolarsi, dal venditore. È stata costretta, così come il collega, a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Olbia.
L’ambulante, di nazionalità senegalese, è riuscito a dileguarsi grazie all’intervento di diversi bagnanti, uno dei quali, un turista umbro di 60 anni, è già stato identificato e denunciato dai colleghi dei due agenti aggrediti, accorsi sulla spiaggia a sud di Olbia a supporto dei colleghi.
Alcune bagnanti, approfittando del parapiglia, avrebbero cercato di nascondere le borse dell’ambulante per evitare che i prodotti contenuti venissero sequestrati. ”
di lanuovasardegna.gelocal.it
ma questo il che c’entra con le biciclette….?
Salve…sono fuori tempo massimo lo so…comunque vi propongo una mia personalissima interpretazione sul perchè i ciclisti sono così indisciplinati: forse è perchè quasi sempre sono anche automobilisti? …tutti sappiamo cosa combinano gli automobilisti sulle nostre strade….no perchè ai nostri politici piace molto dividerci….dividerci in categorie le une contro le altre armate. Inconsapevoli e facilmente abbindolabili.
Massimo Scalas