MALTEMPO. A LARCIANO L’ALLUVIONE PEGGIORE DOPO IL 66

Antonio Pappalardo, Pd, Sindaco di Larciano
Antonio Pappalardo, Pd, Sindaco di Larciano

LARCIANO. [a.b.] “È stato il peggior evento alluvionale dopo quello del 1966 quello che nella notte del 30 luglio a partire dalle 01.30 del mattino ha investito il territorio del comune di Larciano”.

Lo scrive il sindaco Antonio Pappalardo ricostruendo tutta la lunga nottata e la giornata di oggi. “ La prima chiamata alle ore 01.36 ha segnalato l’allagamento di uno scantinato in via Prataccio. Da quel momento fino ad ora(ore 18:30 – n.d.r.) gli interventi non si sono mai fermati. Il più grave ha visto l’esondazione del rio che attraversa via Stradella intorno alle ore 02.30 e ha allagato il casato denominato il Casone e un fabbricato di via Matteotti dove si sono verificati i maggiori danni dovuti a 3 metri di acqua che hanno allagato gli scantinati. L’esondazione del rio Bagnolo in località Ponte Feroce ha causato l’interruzione della Strada Regionale Francesca e poi di via Monsumanese a causa del Rio Rosso”.

“Prezioso – spiega il sindaco – è stato l’intervento puntuale del Consorzio di Bonifica che tutta la notte ha affiancato le squadre della Vab e Protezione Civile del comune insieme ai vigili urbani e Carabinieri. Quando la situazione delle esondazioni iniziava a stabilizzarsi sono iniziate le segnalazioni relative a numerose piccole frane sul Montalbano che hanno interrotto varie strade liberate poi dagli uomini della protezione civile”.

Secondo il parere del sindaco Pappalardo “la situazione delle esondazioni è stata causata certamente dall’enorme quantità di acqua ( circa 90 mm) caduta in pochissimo tempo ma anche dall’incapacità del Padule di Fucecchio di riceverla a causa dell’impossibilità, fino al 10 di agosto, di effettuare gli sfalci necessari a consentire un più corretto deflusso delle acque. Si tratta di una norma di un regolamento della Provincia di Pistoia a tutela della nidificazione degli uccelli che crea il paradosso di consentire il taglio a monte e vietarlo a valle di via Francesca contro ogni legge idraulica e aggravando i rischi per la popolazione. Da anni segnaliamo con il Consorzio questa anomalia senza ottenere nessun risultato concreto ma anzi, come questa volta e già 15 giorno fa, creando gravi rischi per la pubblica incolumità”.

Il Padule non riceve le acque meteoriche
Il Padule non riceve le acque meteoriche

“Il Consorzio da sempre fa del suo meglio per mitigare queste problematiche – ha spiegato Pappalardo – ma senza un cambio di normativa ha le mani legate. Non si può tutelare più la nidificazione di un uccello che la vita delle persone e la tutela della sicurezza pubblica”. “Di questa richiesta io ed il Sindaco di Ponte Buggianese – ha proseguito – ci siamo fatti promotori presso il Prefetto durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi questa mattina a Pescia”.

“Auspichiamo – conclude – che si possano adottare norme che, anziché aumentare i problemi dei cittadini, provino ad attenuarli pur nel rispetto dell’ambiente e delle altre specie viventi. Un grazie di cuore ai tanti volontari della Vab, ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco, ai Vigili Urbani, al Consorzio di Bonifica ed ai tanti tecnici e operai comunali che per tutta la notte e la giornata si sono prodigati in soccorso delle popolazioni colpite”.

 

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2 thoughts on “MALTEMPO. A LARCIANO L’ALLUVIONE PEGGIORE DOPO IL 66

  1. In queste ore stiamo attivando, grazie alle sollecitazione e collaborazione della provincia di Pistoia, le procedure per consentire di accertare e quantificare i danni verificatesi durante la recente esondazione, che per Larciano, ha rappresentato la peggiore calamità naturale dall’alluvione del 1966.
    Danni in queste ore si stanno anche verificando all’agricoltura locale che rischia di essere messa in ginocchio proprio nel momento più delicato della raccolta dei frutto del proprio lavoro.
    L’amminstrazione comunale sarà a fianco di tutti questi soggetti per aiutarli a risolvere i gravi problemi che questo evento ha causato e far in modo che in futuro possano non verificarsi più.
    A tal fine è sempre più urgente e necessario che il Padule di Fucechio sia messo in condizione di svolgere il suo ruolo naturale di cassa di espansione della Valdinievole in modo da ridurre al minimo il rischio per le popolazioni di questo territorio.
    Se le condizioni climatiche stanno cambiando è giusto che cambino anche le norme che regolamentano gli interventi in campo ambientale trovando il giusto equilibrio ma tutelando sempre e comunque anche la sicurezza e la vita umana.

    Per l’amminstrazione comunale
    Il Sindaco di Larciano
    Antonio Pappalardo

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