PISTOIA. Stamattina averso le 9-9:30 il sottopasso autostradale lungo la Bonellina si trovava in queste condizioni.
Molti automobilisti hanno fatto marcia indietro, anche in senso contrario alla circolazione, per evitare di finire a bagno. E ciò ha causato disagi infiniti e una fila da “imbarco di Caronte”.
Il lettore che ci ha inviato questa foto si chiede: perché i cervelli non funzionano come dovrebbero? È possibile che ci sia accorga che le pompe di drenaggio non vanno solo quando il disagio e il pasticcio sono già bell’e fatti?
Vero le 9:30 è arrivato un mezzo dei pompieri: ma chi dovrebbe tenere d’occhio le attrezzature per evitare gli allagamenti, perché non lo fa periodicamente per evitare il peggio?
Poco fa è giunta questa nota dell’ufficio stampa regionale dei Vigili del Fuoco:
Per il maltempo che sta interessando la provincia di Pistoia, la direzione regionale toscana ha disposto rinforzi dal comando di Pisa.
Si tratta principalmente di interventi per allagamenti conseguenti alle forti piogge.
Maurizio Maleci – Vv. Ff.
[Linee Future]
In un Paese normale i responsabili dei disservizi, delle manchevolezze, delle negligenze, hanno un nome ed un cognome e sono quindi sanzionabili, quando sia il caso, in tempo reale.
Perché da noi no? (Domanda, ovviamente, retorica).
Piero Giovannelli
nessun capoccione pistoiese ha guardato giuliacci? oppure le app del meteo… ha da tornà bernacca
Edmondo Bernacca, dice benegab. O Andrea Baroni, dove lo mettiamo? Una chiarezza, una competenza, una capacità di farsi intendere, da parte di entrambi, che era una meraviglia. Ricordo come se fosse ieri i loro inizi di trasmissione quando c’era una perturbazione in arrivo. Avrebbero detto, pressoché testualmente: “Un vortice depressionario attualmente al largo del Golfo di Guascogna ed in lento spostamento verso levante, inizierà ad influenzare dalle prime ore di domani le regioni più occidentali italiane, apportando precipitazioni prima sparse ed isolate e successivamente sempre più intense su tutto il versante tirrenico, con particolare riguardo alle zone sottovento. Possibili colpi di vento nelle zone temporalesche.” Il tutto corredato dall’immagine della cartina in movimento, che aiutava in maniera fantastica a capire l’evoluzione.
Ed ora, fra tutti questi blog del cavolo in cui tutti, tra una pubblicità e l’altra, si improvvisano meteorologi, non si trova una previsione degna, rispetto a quanto erano capaci questi grandi del passato.
Piero Giovannelli