SERRAVALLE PISTOIESE. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha lanciato nei giorni scorsi, per l’8, 9 e 10 maggio, una grande campagna nazionale contro l’ideologia di gender, sollecitando una mobilitazione generale che culminerà con la partecipazione alla Marcia per la Vita a Roma domani 10 maggio, per difendere il diritto dei più deboli e indifesi.
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dice no a questa pericolosa teoria, fatta propria dall’attivismo gay, dal femminismo radicale e dalla sinistra postmarxista, secondo la quale il sesso sarebbe solo una costruzione sociale e la distinzione biologica tra maschile e femminile un mero fattore culturale e ambientale.
Questo pensiero, sostenendo che l’umanità è composta da individui asessuati liberi di scegliere a quale genere appartenere e di modificarlo più volte e a loro piacimento nel corso della vita, non mira ad altro che a scardinare l’istituzione del matrimonio basata sull’unione naturale tra uomo e donna. Oggi l’ideologia di gender si sta diffondendo sottotraccia con oscure direttive di enti sovranazionali, come l’Unione Europea e l’Oni, che vincolano scuole e università a progetti formativi volti alla eliminazione della differenza sessuale.
La biologia e le scienze umane, però, insegnano che la differenza tra maschile e femminile è strutturale alla persona umana, ossia è presente in ogni singola cellula, fin dal concepimento, con i cromosomi XX per le femmine e XY per i maschi, e si esprime con peculiari caratteristiche fisiche, cerebrali, spirituali e relazionali.
Occorre combattere fermamente la diffusione di questo pensiero con una capillare opera di informazione che conduca le famiglie e i docenti a contrastare nelle scuole di ogni ordine e grado iniziative che ne favoriscano l’insegnamento. I genitori hanno il diritto di richiedere e ottenere che i propri figli non partecipino a tali attività scolastiche, nel rispetto della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale intende battersi contro la deriva ideologica che questo governo e il PD stanno cercando di imporre in Italia. Per questo ribadisce con forza il proprio NO allo scellerato ddl Cirinnà sulle unioni civili, che introducendo la ‘stepchild adiption’, apre di fatto le porte alla pratica dell’utero in affitto, e al ddl Fedeli (a breve in discussione in Parlamento), il quale vorrebbe stabilire l’obbligo dell’educazione di genere nelle scuole e nelle università, prevedendo l’integrazione dell’offerta formativa con l’aggiornamento dei libri di testo e dei materiali didattici.
Per questo adeguamento è previsto lo stanziamento di 200 milioni di euro a partire dall’anno in corso: forse i firmatari del ddl non conoscono le condizioni disastrose in cui versano i nostri edifici scolastici e sono incapaci di individuare le priorità dell’istruzione in Italia: la nostra scuola deve mettere al centro lo studente, con le sue esigenze educative, e non trasformarsi in strumento per veicolare assurde e dannose ideologie!
Fdi-An – Serravalle Pistoiese