manifesti pro vita e famiglia. L’INDIGNAZIONE DELLA COMUNITÀ LGBTQIA+

“Chi ha affisso quei manifesti orrendi e mistificatori ha in mente una società basata sulla prevaricazione, sulla sopraffazione e sulla negazione del diritto di autodeterminarsi di ognun*”

PISTOIA. Da circa una settimana sono affissi nella nostra città manifesti del movimento ProVita e Famiglia contro le carriere alias e che inneggiano alla salvaguardia dei giovani dal rischio della confusione di genere.
Siamo indignati e stanchi per gli attacchi pubblici verso la comunità LGBTQIA+ e soprattutto verso una idea di società inclusiva, paritaria e rispettosa che stiamo provando a costruire.

A partire dalla scuola, dipinta vergognosamente come un luogo del lavaggio del cervello o pensata come un luogo di competizione e votificio, quando invece è lì che si forma la cittadinanza del futuro, grazie a straordinarie professionalità troppo spesso non riconosciute ed è lì che ci si prende cura del benessere e della crescita di ogni persona.
Chi ha affisso quei manifesti orrendi e mistificatori ha in mente una società basata sulla prevaricazione, sulla sopraffazione e sulla negazione del diritto di autodeterminarsi di ognun*, mosso da una spinta reazionaria e culturalmente arretrata, attaccato con le unghie e con i denti ad un modello culturale e sociale di stampo patriarcale, che colpisce le donne, le persone LGBTQIA+ e tutto ciò che non rispecchia quel modello.
Non possiamo accettare queste falsità contro politiche educative che vogliono migliorare la nostra società e renderla un luogo dove crescere e vivere bene.
Siamo anche sgomenti dal silenzio dell’amministrazione comunale di Pistoia, che dovrebbe avere a cuore il benessere della comunità studentesca e della cittadinanza tutta. Non bastano le passerelle arcobaleno e i buoni propositi, senza condanne ferme su episodi come questo.

Basta alla teoria gender lo diciamo noi, basta ad un feticcio mitologico non reale e smentito più volte dalla comunità scientifica, dalla psicologia e dalle istituzioni, e agitato come vessillo ideologico per difendere un modello reazionario e violento.
E diciamo basta alla strumentalizzazione della vita e della crescita delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, che questi soggetti affermano di voler difendere e che invece usano per fare becera propaganda.
Come soggettività attive sul territorio per il benessere di tutt* e per una comunità più consapevole, paritaria e aperta, non ci tiriamo indietro nel condannare questo scempio propagandistico e nel richiamare con fermezza le istituzioni alle loro responsabilità, per fermare chi vuole alimentare pregiudizi e discriminazioni fondati sulle bugie che colpiscono la vita e la crescita delle persone.

ARCIGAY PRATO PISTOIA
CGIL PISTOIA
ARCI PISTOIA
COMING OUT

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