Collegata alla provinciale lizzanese con il viadotto su cui fino al 1965 passava il trenino della Fap, oggi solo pedonale, sarà ulteriormente valorizzata
MARESCA. Via Ponte Grosso, una delle vie storiche di Maresca collegata alla provinciale lizzanese con il viadotto su cui fino al 1965 passava il trenino della Fap, oggi solo pedonale, sarà ulteriormente valorizzata.
È infatti nelle intenzioni dell’amministrazione del Comune di San Marcello Piteglio di procedere ad un intervento di riqualificazione, di cui allo stato attuale non si conoscono ancora i dettagli, dato che l’iter amministrativo è appena iniziato.
La redazione del progetto sarà affidata esternamente ad un professionista qualificato.
Certo è, che essendo il ponte posto al suo imbocco vincolato dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, i lavori dovranno essere autorizzati dalla Soprintendenza, con tempi non definiti.
IL PONTE GROSSO
La ferrovia lasciava la stazione di Maresca attraversando il torrente omonimo e il rio della Forretta alla progressiva 6 + 855 sul Ponte Grosso, un viadotto a 4 luci di 9 metri ciascuna, costruito con fondamenta in calcestruzzo di cemento e in muratura a corsi regolari di pietre calcaree nelle pile e nelle spalle.
Con circa 45 metri di lunghezza e 15 di altezza ne facevano il più lungo e il più “grosso” dell’intera tratta ferroviaria montana.
Il trenino uscito dal paese dell’“Acqua fresca”, si avvolgeva con un semicerchio completo, su per i bei prati dell’Alpe Piana, con sullo sfondo la foresta del Teso, fino a raggiungere la sommità del monte Oppio sul crinale di displuvio tra Adriatico e Tirreno, a 843 metri di altezza per poi “correre” giù per la valle del Limestre.
Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]
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