MASIANO. Si terrà domenica prossima, 19 giugno, l’inaugurazione di alcune stanze del Circolo Acli di Masiano, di cui una dedicata a Raffaello Galardini, scomparso ad aprile di un anno fa e colonna portante del circolo dalla fine degli anni ’70 a metà degli anni ’90.
Caporeparto alle Officine San Giorgio (poi Breda) ha sempre fatto attività sindacale e politica aderendo alla Cisl e collaborando attivamente con i dirigenti (era lui, negli anni 50 e 60, a cavallo della sua lambretta che, insieme ad altri, faceva il giro della montagna a consegnare le tessere di adesione al sindacato). Come dirigente Acli ha gestito la conduzione del Circolo di Masiano per quasi trenta anni, organizzando le attività dei giovani del paese e la Festa che ogni anno si tiene negli spazi limitrofi al Circolo Acli (il circolo è dotato di cucine, pista da ballo, spazi espositivi, campo da tennis, sala attrezzata per riunioni e convegni).
Tutto è stato creato nel corso degli anni, con l’aiuto dei giovani e meno giovani del paese. Raffaello Galardini ha sempre cercato di insegnare a coloro che frequentavano il Circolino Acli di Masiano i valori principe della convivenza e della solidarietà. Durante il periodo nel quale aveva la responsabilità del Circolo si è sempre opposto all’installazione all’interno di esso delle macchine per il gioco d’azzardo e ha sempre ammonito severamente chi giocava denaro durante la briscola o la scopa dicendo: “Mi raccomando, per posta solo il caffè”.
Teneva una contabilità precisissima delle entrate delle tombole e delle feste e poteva confrontare gli incassi fatti in quel determinato giorno del mese con quelli fatti nello stesso giorno del mese negli anni precedenti. Sapeva ricucire i piccoli contrasti tra ragazzi e frequentatori in modo paterno fino a che i due contendenti non si davano la mano e tutto finiva in una risata. Una figura indimenticabile quella di Raffaello per la comunità di Masiano, conosciuto e stimato da tutti e da tutti rimpianto per il suo modo di fare pacato e per il suo inconfondibile sorriso.
“La scomparsa di Raffaello ci rattrista e ci addolora ma nello stesso tempo, facendoci riflettere sul valore della vita, ci porta alla memoria tanti ricordi, ci fa fare diverse considerazioni e soprattutto ci fa provare sentimenti, oltre che di affetto, di grande gratitudine. Se Masiano è un paese così vivo, questo lo dobbiamo a persone come Raffaello. La cosa però più bella ed importante che ha fatto, però, è che ha saputo coinvolgere nella passione per il circolo e per tutte le attività del paese molte generazioni di giovani e di ragazzi: mi ricordo che ci chiedeva le cose con un sorriso e con motivazioni alle quali era impossibile dire di no. A volte brontolava perché le “cose” non erano fatte nel modo che lui pensava oppure perché il nostro comportamento non era, a suo parere, quello più idoneo. Era un po’ un secondo padre per tutti.
Con il suo esempio ha saputo trasmetterci l’attaccamento e la passione per il nostro paese e di questo lo ringraziamo ancora: grazie Raffaello”.
Quelli che erano il tuo gruppo di un tempo.
[alessandro orlando]