medici arrestati. “COMPORTAMENTI INACCETTABILI E DA ISOLARE”

La conferenza stampa

PRATO. I Carabinieri di Prato stamani hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare nei confronti di quattro medici (tutti ginecologi del reparto di ostetricia e ginecologia) dell’Ospedale Santo Stefano di Prato accusati di peculato con riferimento ai beni strumentali dell’azienda sanitaria e truffa ai danni dello Stato. Visitavano a nero pazienti cinesi durante l’orario di lavoro utilizzando apparecchiature pubbliche (leggi).

A tale proposito è intervenuta con un proprio comunicato l’azienda Usl Toscana Centro:

Sono stati subito sospesi i dipendenti arrestati all’Ospedale Santo Stefano di Prato. L’Azienda Usl Toscana centro, a seguito della notifica da parte del Gip del Tribunale di Prato, con la quale veniva disposto il provvedimento restrittivo della libertà personale dei quattro dipendenti coinvolti nella vicenda, ha immediatamente applicato le vigenti normative e attuato la sospensione dal servizio.

Paolo Morello Marchese

Nei confronti dei medesimi dipendenti è stata anche attivata l’ulteriore procedura per la valutazione della responsabilità disciplinare.

L’Azienda Sanitaria ha, inoltre, inviato la comunicazione ai rispettivi Ordini dei Medici e Chirurghi di appartenenza, sempre dei quattro dipendenti.

Nel procedimento penale che sarà istaurato l’Azienda si costituirà parte civile, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti sia patrimoniali che di lesione d’immagine.

Il direttore generale Paolo Morello Marchese ha definito i comportamenti emersi nella vicenda inaccettabili e da isolare. “Tali comportamenti sono gravissimi e indirettamente — ha detto il direttore — recano danno alle centinaia di operatori che ogni giorno lavorano con onestà nei nostri servizi e che mi sento di tutelare in tutti i modi”.

Morello ringrazia le Autorità inquirenti alle quali esprime la massima disponibilità e collaborazione.

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