mensa scolastica. IL NÌ AL “PRANZO DELLA MAMMA”

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Regoliamo al millimetro la vita dei sudditi: e saranno più felici. Deus et Mattaeus volunt!

AGLIANA.  La recente decisione del Tribunale di Torino che riconosce il diritto dei bambini alla consumazione del “panino di mamma”, sembra essere lentamente recepita e applicata nella generalità degli istituti comprensivi scolastici d’Italia, ma non ancora nei plessi scolastici di Agliana, dove la dirigente Angela Desideri non ha dato alcuna indicazione sul punto e si riserva di valutare le richieste.

Sembra che alcuni genitori – nell’imminenza dell’apertura della mensa scolastica – abbiano presentato la necessaria lettera di manleva (che segue) per la responsabilità dell’istituto, e altri attendano circolari esplicative, ma la dirigente ha escluso qualunque concessione ad oggi ritenuta prematura, ritenendo prioritaria la funzione pedagogica dell’aggregazione conviviale del pasto “comunitario” offerto dalla scuola.

Sul punto ci viene solo da osservare che il “pasto domestico” non impedisce alcun momento di socialità nella pausa-mensa, che diventa promiscua solo per la natura degli alimenti e non limita affatto le relazioni tra i ragazzi.

Nell’odierna intervista telefonica, la dirigente ci ha precisato che la direzione dell’istituto non ha assunto alcuna determinazione (non è certo sola), anche per la scarsa adesione al “pasto domestico” da parte delle famiglie dei ragazzi, riservandosi di fare valutazioni nella fase di regime del servizio e nel caso, di voler leggere bene l’innovativa sentenza del Tribunale di Torino, per capire l’eventuale portata e ricaduta extraterritoriale.

Sembra quindi che ad Agliana, paese della legalità e della democrazia, sia necessario un ulteriore defatigante pronunciamento giudiziale del Tribunale, magari con una procedura d’urgenza, visto l’avvio dell’anno scolastico. Presto sulla vicenda arriverà il pronunciamento definitivo della Corte di Cassazione e dunque, sarà disponibile una asseverazione di carattere universalmente certo e condiviso, come deve essere in uno Stato di diritto (ma il nostro, lo è?).

Abbiamo chiesto a Elisabeth Failla (presidentessa dell’Associazione Proteggiamo il Futuro) un parere sulla vicenda: “La possibilità del pranzo confezionato da casa è ovunque accolta e pochi giorni fa anche la Asl di Bologna è stata consultata in merito, dichiarando di non potersi opporre a questa possibilità, purché vengano rispettate le norme igieniche essenziali e quindi il “panino della mamma” non si scambia!

“Anche all’istituto Galilei di Pistoia l’autorizzazione esiste già da tempo e anche prima della decisione piemontese. Si tratta quindi di una possibilità concreta e reale che a mio parere dovrebbe essere tenuta subito in considerazione anche ad Agliana. Nel rispetto di principi fondamentali di libertà individuale di scelta, sarebbe opportuno un adeguamento anche da parte del nostro istituto scolastico.

“Non credo, infatti, che questa possibilità tolga nulla a chi invece è favorevole alla mensa fornita dal gestore che, a quanto pare, ha optato anche per la fornitura di acqua in bottiglia proveniente tra l’altro dalla nostra montagna pistoiese.  Anzi, a mio avviso, un’apertura del genere eliminerebbe pure il disagio di quei genitori che, contrari al servizio mensa per diversi motivi, da quelli economici a quelli pratici (per esempio quando il bimbo a mensa non mangia mai e non si vuol pagare a vuoto), si vedono costretti a fare avanti-indietro alla scuola per permettere ai figli di pranzare e frequentare la scuola a tempo pieno”.

Ed ecco la lettera da presentare ai dirigenti scolastici per i propri figli.

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LETTERA DI MANLEVA

Mittente
Alla Direzione
dell’Ist. Comprensivo scolastico…
E p.c. Al sig. Sindaco del Comuna

OGGETTO: lettera di manleva di responsabilità per l’uso della mensa scolastica con alimenti confezionati in proprio.
Utente:                                                    Scuola:

Gentile Dirigente e sig. Sindaco,
è intenzione della scrivente, avvalersi delle prerogative concesse dalle recenti disposizioni di legge per consentire al/la proprio/a figlio/a ……….…. frequentante la ………….. classe sezione ….. presso la scuola ………………………………………. di avvalersi della possibilità di consumare il pranzo confezionato da casa, in rispetto alle recenti disposizioni di legge.

Tale eventualità sarà preavvisata al servizio mensa nella modalità prevista dal nuovo regolamento, tramite messaggio Sms per la rinuncia alla prenotazione del pasto previsto dalla società di gestione della mensa nel relativo giorno di scuola di cui alla esclusione.

Con la presente, sono quindi a fare manleva di ogni responsabilità relativa alle modalità di consumazione del pasto, alla qualità degli alimenti e a ogni eventuale conseguente disagio/disturbo potenzialmente correlabile ai pranzi consumati nella mensa scolastica, ma preventivamente portati da casa e confezionati in proprio.  

Allego copia del documento di mia identità, restando certo/a di un positivo accoglimento della mia richiesta. 

Saluto distintamente

Lì…………… data………… genitore/tutore

[Alessandro Romiti]

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