MERCATO ANTICIPATO, ANVA E FIVA:«RISULTATO DEPRIMENTE»

La piazza del mercato a Monsummano

MONSUMMANO. Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio sono profondamente rammaricate per la decisione assunta dall’amministrazione comunale che, dopo le proteste degli operatori del mercato settimanale appoggiate dalle due associazioni, non solo non si è degnata di dare alcun segnale alla categoria, ma ha in maniera monocratica deciso di anticipare il mercato lo scorso 17 dicembre, anziché – come richiesto – la vigilia di Natale.

Il risultato è stato alquanto deprimente e penalizzante per la categoria: domenica solo 25 operatori sui 185 complessivi, hanno potuto prender parte al mercato (non per scelta commerciale o di opportunità, ma semplicemente per il fatto che erano già programmati i mercati tradizionali previsti dai vari piani del commercio di molti Comuni e a cui erano chiamati a rispondere anche gli operatori di Monsummano). Uno spettacolo avvilente quello visto lo scorso 17 dicembre, la cui responsabilità non può che essere addebitata solo al Comune.

Oltretutto le problematiche sollevate a suo tempo dal sindaco per evitare lo svolgimento del mercato il giorno della vigilia si sono rivelate deboli e poco corrispondenti alla realtà. Di fatto non sussisteva nessun impedimento né di carattere urbanistico (si era parlato di un fantomatico problema di viabilità), né tantomeno collegato agli esercizi commerciali che invece si erano eventualmente espressi favorevolmente all’effettuazione del mercato il giorno prima dell’Epifania.

Una scelta sbagliata dell’amministrazione che non ha fatto altro che impoverire la città nel giorno della vigilia, oltre che arrecare un notevole danno alla categoria, che si è vista privata di una importante occasione di lavoro. Gli ambulanti non vogliono essere trattati come una categoria di serie B, come i fatti hanno invece messo in evidenza.

Anva e Fiva non lasceranno comunque che tale episodio rimanga fine a se stesso, ma continueranno nei prossimi giorni a manifestare contro questa scelta dell’amministrazione comunale e contro qualsivoglia situazione che metta i commercianti su area pubblica in difficoltà o non degni della considerazione che meriterebbero invece tutte le imprese commerciali.

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