meretriciando agrùmia. LA SCELTA DEL MENO PEGGIO O IL PIACERE PERVERSO DEL MARTIRIO?

Tutti felici, tutti contenti, tutti allegri e sorridenti. L’Ambra pappa, il Minchia stappa e il Nerozzi brinda a grappa. E il Ferretti Giovannelli crede di andare a caccia di uccelli e non s’accorge, come i fresconi, che sta minchiando in mezzo a coglioni


«Come chiave di volta la Torresi, pupattolino, vi terrà sospesi. E sarà lei a spingere il bottone, per fare il bujo o l’illuminazione». E non è che stavolta il Ciottoli la potrà prendere per il collo come fece con Silvio Buono…

SE NESSUN TIENE IN PIEDI IL BENESPERI,

CARI AGRUMIÉSI, SONO AFFARI SERI!


 

O dov’era il Nerozzi nel momento dell’apoteosi del Bimbominkia 2? Non mi pare di averlo visto, ma posso anche sbagliarmi. Ho visto, al contrario, i soliti lecchini di sempre. E ho dovuto ripensare, purtroppo, a quello che accadde cinque anni fa.

 

Aveva vinto anche allora il Benesperi. E anche allora era al settimo cielo. Poi, affiancato dalla Sonia Pira e da quello stratega-genio di Patrizio La Pietra-Plastilina, e addomesticato al democristismo e al compromesso storico, nonostante avesse mosso i primi passi per riorganizzare – come dice oggi – una macchina comunale più snella e più vicina al cittadino, iniziò, da ruminante, a fare di male in peggio.

Come non ha risolto un corno fino ad oggi, galleggerà per altri cinque anni fra tradimenti, sgambetti, aggressioni del Ciottoli e linguate incensatorie dei suoi piccoli parassiti satelliti.

Caro Luca, bel Luchino… L’Ambra tua facéa linguino con il gran potente Acciaj già nel mese di gennaj. Poi l’Acciaj le diè un bel calcio e s’accosta a te, ma «a stralcio». Or ti naviga vicino e ti tien per il pipino. Che farai se te lo strizza? Le torrài di man la… pizza?

Nel mondo di Sant’Agostini che partono come sfrenati puttanieri e frequentatori di meretrici, e finiscono come vescovi di Ippona e poi santi, ce n’è pochi. Anzi uno solo. Ma Agostino non era un mollusco come il Benesperi: uno che partì per rinnovare il Comune e gli ha fatto, invece, in buona sostanza, un ben «cappotto» non termico, ma di merda.

Guidato per la manina da una segretaria/sindaco che, di fatto, ha svolto (e malissimo: al limite dell’illecito) le sue funzioni amministrative, prendendosi, come certi magistrati di mia conoscenza, tutto il potere senza andar troppo per il sottile; gratificato dalle carezze del Plastilina e della Pira (quella che, lavorando per la Lega, l’ha praticamente mandata a puttana: anche a Montecatini di oggi); questo Righetto dal ciuffo, da novellina di Perrault, ha saputo lavorare – come si dice – veramente da schifo.

Ha tradito noi, che lo avevamo aiutato a passare; ha tradito la Lega con la complicità dell’acquiescenza della Pira; ha tradito i suoi amici e collaboratori (permettendo il malaffare degli arresti della Turelli); ha approfittato dell’illogica dabbenaggine del Nerozzi zero waste per restare al suo posto infangato dalla sua inettitudine di stampo maligno – e lui sa bene perché.

E nell’apoteosi della ri-vittoria, il Nerozzi lo ha preso anche in tasca. Lo vogliamo sottolineare come merita quest’Agrùmia mellettósa e puzzolente come la definisce la moglie augusta dell’iperprotetto mai-comandante Andrea Alessandro Nesti, che anche Bimbominkia e il Ciottoli hanno protetto e tenuto a cuccia sotto la propria tavola nel loro vergognoso quinquennio di s-governo?

Ora è in piedi – questo Bimbominkia – solo perché la sinistra stessa, mischiata in una ribollita leghista-pseudocivica (e un po’ chiavica), lo ha appoggiato dopo che la Torresi, corsa dall’Acciai, fu levata di torno a calci nel sedere.

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E starà in piedi, questo pargolo affetto dal mal della diarrea, anche grazie a una tessera dell’Anpi: di cui sarà interessante vedere il comportamento, dopo che la Torresi è corsa a corsa nella corsa della campagna stercorario-elettorale (con l’aggettivo stercorario cito la signora moglie del Nesti mai-comandante).

L’Ambra è arrivata. E, come il gabbiano di Venezia, ha strappato la pizza di mano al Bimbominkia. Ha diritto, ora, di papparsela.

Tutti felici, tutti contenti, tutti allegri e sorridenti. L’Ambra pappa, il Minchia stappa e il Nerozzi brinda a grappa. E il Ferretti Giovannelli crede di andare a caccia di uccelli e non s’accorge, come i fresconi, che sta minchiando in mezzo a coglioni.

Pensate solo che questo ex-vicesindaco leghista, oggi se non erro vigile urbano a Pistoia, sputò su Benesperi e oggi gli rilecca lo scaracchio che gli sparò in faccia a suo tempo. Lo diceva la Bibbia: Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze.

La politica di oggi? C’è un parola sola che la definisce alla perfezione: meretrice.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


CON l’ACCIAJ È MON AMOUR
BENESPERI? CI FO UN TOUR!


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