PISTOIA. L’Associazione Madonna dell’Umiltà in collaborazione con Alleanza Cattolica, Charlotte-Associazione Culturale per la Via Pulchritudinis e l’associazione Sant’Ignazio di Loyola Pistoia promuovono per la memoria del Beato Carlo d’Asburgo imperatore la Santa Messa nella forma extraordinaria del rito romano presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola Parrocchia dello Spirito Santo a Pistoia, mercoledì 21 ottobre 2015 alle ore 21:15.
Carlo I d’Asburgo nacque nel 1887 in Austria, ebbe un grande amore per la Santa Eucaristia e per il Cuore di Gesù. Nel 1911 sposò la Principessa Zita di Borbone (Serva di Dio) e, mentre imperversava la Prima Guerra Mondiale, con la morte dell’Imperatore Francesco Giuseppe, divenne Imperatore d’Austria. Assunse questo compito come una via per seguire Cristo: nell’amore per i popoli a lui affidati e nel dono della sua vita per loro.
Cercò di arrivare alla pace, nonostante l’ostinazione delle altre potenze e organizzazioni sociali. Dopo la guerra l’Impero austro-ungarico si frantumò e Carlo cercò con metodi pacifici di riprendere il trono di Ungheria, ma fu fatto prigioniero dal governo ungherese e consegnato agli inglesi, i quali lo condussero insieme alla moglie Zita e ai figli nell’isola portoghese di Madeira.
Lì, in stato di indigenza, trovò alloggio in una villa isolata denominata ‘Villa Quinta do Monte’, che non poteva essere riscaldata. A causa del clima umido e freddo del monte, Carlo si ammalò di una complicata polmonite; il suo cuore già debole non superò la malattia e quindi morì il 1° aprile 1922.
Sia nella vita privata che in quella pubblica, Carlo aveva cercato in modo sempre più perfetto di ubbidire alle leggi di Dio e della Chiesa, vivendo in modo straordinario le virtù cristiane.
Dotato di una fortissima coscienza di responsabilità sociale, conduceva anche una vita ricca di preghiera. Divenuto sovrano, soppresse le manifestazioni sfarzose della vita di corte e vi introdusse uno stile di vita decisamente sobrio. È stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004.
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[biagioni – comunicato]