PISTOIA. Con grande stupore apprendiamo dai giornali che una organizzazione sindacale facente parte, tra l’altro, di una specifica Commissione, sta divulgando la notizia che “siamo arrivati alla fine di un lungo percorso” quello relativo la sentita, delicatissima, “questione amianto”.
Tale comportamento, a nostro avviso scorretto, giunge a conferma di una tendenza adottata come consuetudine da questa O.S., in special modo, nell’ultimo periodo.
La Commissione Amianto, composta da membri Fim Fiom Uilm e Uglm nasce, in AnsaldoBreda, nel lontano 8 Settembre 2014 dopo il ritrovamento dell’amianto all’interno del vecchio magazzino. Venne creata proprio per seguire, condividere opportuni percorsi, ma soprattutto aveva il compito di essere l’unico organo ufficiale di interfaccia con la politica.
In questa commissione, riconosciuta a livello nazionale, abbiamo lavorato tutti assieme portando, ognuno, il proprio valore aggiunto. Credo sia stato un atto dovuto, per la Ugl metalmeccanici, l’aver messo a disposizione tutta la documentazione in suo possesso a conferma, in primis, del rispetto verso i lavoratori e, non secondariamente, proprio di quel ruolo, ovunque riconosciuto come fondamentale, di questo organismo unitario.
È bene ricordare che diversamente, senza tali documenti, non sarebbe stato possibile avviare l’iter politico.
A tale scopo crediamo sia opportuno che, il facile trionfalismo e il protagonismo scellerato di alcuni rappresentanti sindacali Fim Cisl venga, per un attimo, messo da parte. Chiediamo piuttosto una spiegazione sul perché la Commissione Amianto sia stata di fatto bypassata, tra l’altro, proprio da coloro che in generale sui temi sindacali, troppo spesso, richiamano le cosiddette “altre sigle” all’unità e al rispetto delle regole. È nostra opinione che, di fronte a tale ingiustificato comportamento, la presenza in Commissione di tali soggetti sia diventata incompatibile.
In risposta a questo “richiamo all’ordine”, a questa falsa “unitarietà”, vogliamo fare chiarezza anche su altri temi, uno su tutti, quello relativo la definitiva composizione della nuova Rsu Hitachi Rail Pistoia. l’Ugl Metalmeccanici non sta facendo “terrorismo”, termine inaccettabile, ignobile, triste, peraltro completamente fuori luogo e irrispettoso di quanto accade intorno a noi nel mondo, sta semplicemente utilizzando uno strumento normalissimo e soprattutto, è importante sottolinearlo, democratico, che si chiama ricorso verso la commissione dei garanti, perché sosteniamo che queste elezioni Rsu/Rls non abbiano seguito un percorso corretto.
Altro segno di poca volontà, nella ricerca della cosiddetta “unitarietà”, l’abbiamo quando veniamo a conoscenza del fatto che si sta gestendo “in solitaria” una questione delicata, come quella relativa al processo di internalizzazione dei lavoratori facenti parte della società Palumbo ad esempio, estromettendo dalle trattative sigle, come la Ugl e la Cub Confederazione Unitaria di Base, che in quella stessa società detengono buona parte degli iscritti. In una nota inviata alle società Palumbo e Hitachi la nostra Segreteria Nazionale, del ramo Federazione Igiene Ambientale, ha evidenziato come questo sia chiaramente un “comportamento antisindacale” e pertanto crediamo che, fin quando esisterà un atteggiamento del genere, non sarà facile poter ottenere quello che vorremmo fosse l’obiettivo primario collettivo, un giusto e sano confronto.
Tiziano Fabbri
Segretario Provinciale Ugl Metalmeccanici