miele & fiele. SERRAVALLE, DOVE TERRA E COMUNE TREMANO

Agli orsi piace il miele

SERRAVALLE-CASALGUIDI. La terra trema ogni volta che l’impresa, che si occupa del raddoppio della Pistoia-Lucca, inizia a trivellare: e le case si crepano. Il Comune trema perché, questa sorta di frana d’assestamento sembra che stia coinvolgendo anche la stessa giunta.

Il sindaco Piero Lunardi, come accennavamo anche altrove, è in  movimento per cercare di consolidare la sua poltrona che, nonostante Maurizio Giuseppe Bruschi dica essere solida perché è stata ottenuta non con 5 voti di differenza come avevamo scritto noi, ma con ben 7, in cifra e in lettere, ogni volta che la trivella gira sotto il colle, la poltrona inizia a tremare e non basta il collante naturale a tenere Lunardi fisso sulla seduta: il «miele del potere» non è sufficiente perché è, sì, vischioso e appiccicoso, ma per tener ferme le cose occorre un Super Bostik. E a Serravalle il Super Bostik si chiama FdI, Fratelli d’Italia.

Lucio Avvanzo, il commissario FdI

Ora, lo sanno anche le inservienti della scuola di Masotti costruita dal Comune – senza che l’ingegner Pollerone se ne accorgesse? – su un terreno privato, FdI è in crisi. È stato commissariato con un atto d’imperio del Sen. Patrizio La Pietra, ma non sembra si trovi il documento ufficiale con cui Lucio Avvanzo di Montale è stato scelto come capitano della Rocca. Insomma: manca la bolla imperiale con tanto di sigillo in ceralacca e, alle spalle, c’è tutta una serie di scaramucce che hanno visto coinvolti i fratelli Bardelli (Roy, di Forza Italia) e Elena (di FdI, ma – a quanto sembra – delocalizzata nel consiglio comunale di Tomasi a Pistoia).

Di Roy Bardelli si è sentito dire che avrebbe dovuto essere fatto fuori per far posto a un fedele del Sen. La Pietra, indicato in Stefano Agostini.

Stefano Agostini

Di Elena Bardelli il destino è, allao stato, nella mente di Dio e non è ancora chiara la fine che farà: perché l’ex portavoce di FdI pretende – a rigore, si dice, di Statuto – il congressino di Casalguidi (i tesserati sarebbero una trentina), che a parole è promesso a Fiera finita, ma nei fatti è un po’ come la nomina a commissario di Avvanzo: un «detto a voce» che può sfumare in qualsiasi momento: non durano i contratti del governo neppure se il garante è Giuseppi fedele di San Pio, figuriamoci le parole che volano da un orecchio all’altro, fastidiose come le zanzare, ma immateriali come l’aria stessa.

Roberto Roy Bardelli

E che ci sia qualcosa che non gira a dovere, lo fa pensare anche il fatto che Lunardi è in giro a cercare un “portavoce” per FdI. Elena Bardelli debole, dunque. Come andrà a finire questa storia che, a ben vedere con un po’ di ironia, somiglia tanto alla più famosa Terra nostra?

Nel frattempo, ribadendo il concetto che Roy Bardelli è assai caro a Lunardi e che sembra che il sindaco non  voglia liberarsene, chi potrà essere portato al “taglio della capoccia” sotto la Torre di Castruccio?

Da questo punto di vista si accettano scommesse e, per quanto possiamo immaginare, il toto-decapita si sta profilando piuttosto interessante e ricco di consegneunze. Ma non ci stupiamo del fatto che, in questo “gondolamento” lunardiano, Mochi & C. stiano già affilando le loro spade nell’ombra per preparare la riscossa bandiera-rossa-trionferà.

Piero Lunardi. 5/7 voti di differenza non fermeranno i tartari all’assalto di Serravalle

«Mi spiega perché, se l’editoria va tanto male, i gruppi finanziari più potenti non fanno altro che cercare di comprare giornali?», mi chiese l’avvocato Fabio Rusconi quando aprii un processo del lavoro contro Il Tirreno.

E io ora qui domando agli elettori di Serravalle: «Mi spiegate perché il potere, ogni forma di potere, sindaco compreso, anche di un piccolo comune come Serravalle, una volta che assaggia il miele come Yoghi e Bubu, non smetterebbe mai di cuocere salsicce al barbecue?».

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Una ciliegia tira l’altra


Tintarella di luna. L’amministrazione di Serravalle concede la spianata delle torri ai matrimoni. Le giunte precedenti per aprirla volevano qualche centinaio di € di dazio. Da oggi sarà tutto gratuito, pare.

Forse è una gentile concessione del Comune prima che quelle mura straordinarie vadano giù per le vibrazioni della trivella della ferrovia?

P.S. Per Maurizio Giuseppe Bruschi, che vuole sapere se per scrivere mi pagano: sì, per questo pezzo destabilizzante, il Pd di Serravalle mi ha dato 8mila €uro esentasse!


 

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