migranti. «IN ITALIA BENGODI, ALTROVE SI ADEGUANO»

Migranti accolti in Serbia [Photo/Darko Vojinovic]
Migranti accolti in Serbia [Photo/Darko Vojinovic]
SOLO UNA BREVE notazione: da noi i migranti protestano anche per i motivi più futili e buona parte di loro non se la passa poi così male.

Ciononostante accampano pretese, facendosi sempre più pressanti e prepotenti, infischiandosi di leggi e tradizioni del Paese che li ospita.

Una breve e fugace inquadratura di quei migranti in Serbia se non ha suscitato invidia ha almeno stuzzicato qualche inevitabile riflessione.

La telecamera ha molto rapidamente inquadrato una lunga e ordinata fila indiana di gente mal vestita, sotto una fitta nevicata, incolonnata diligentemente verso quello che non sembrava una struttura organizzata, ma piuttosto un improvvisato distributore.

Non di minestre calde, bensì di qualcosa più vicino a un panino imbottito verso cui quelle mani tendevano come a un prezioso tesoro. Un servizio minimo prossimo alla sopravvivenza accettato senza battere ciglio. Tutto naturalmente nell’ordine più totale. Lì le nostre minestre scotte sarebbero state di certo rivalutate.

Gli stessi migranti, attraversato il confine e giunti da noi, sarebbero divenuti subito di palato fine e quel panino prezioso sdegnosamente rifiutato.

L’impressione è che si sia diffuso il concetto, ormai inarrestabile, che questo sia il Paese del diritto e del benessere per tutti.

Noi, cittadini stanziali, non siamo più capaci di invocare né l’uno né l’altro: i migranti non lo invocano, quasi sempre lo pretendono.

a.f.

COSÌ VA IL MONDO

 

A CONFERMA di quanto sostiene il nostro lettore, segnaliamo il seguente video di “Bello Figo”.

Oltre sei milioni di visualizzazioni, più che rappresentative della situazione italiana dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti…

l.f.

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