migranti. MANGONI DICE NO, MA HA GIÀ APERTO AI MIGRANTI

Giovani migranti musulmani

AGLIANA.  Contraddittoria e tardiva la dichiarazione del Sindaco Mangoni sulla determinazione del Comune utile a impedire gli “arrivi di massa”: Mangoni, blandisce la cittadinanza con delle rassicurazioni reticenti che sono state esattamente smentite dall’autunno scorso, cioè da quando il consiglio Comunale ebbe a respingere una specifica mozione del consigliere di opposizione Ciottoli sulla limitazione della diffusione delle comunità di migranti di religione musulmana.

Alcuni consiglieri di maggioranza, non mancarono di fare delle facce di disgusto per la discussione della mozione: chissà cosa hanno da dire oggi, sull’irrigidimento del mayor che sembra improvvisamente aver preso coscienza che, d’immigrazione, si può morire “politicamente”.

Non è un dettaglio che i migranti che sbarcano a decine di migliaia ogni giorno, sono prevalentemente musulmani e che, non sono venuti in Italia per la conversione al Cristianesimo.

Anzi è casomai vero il contrario: l’Islam quale organizzazione culturale-politica fondata sul monoteismo religioso – quello più intransigente e radicale – ha un progetto chiaro e ribadito: la conversione coatta dei miscredenti e infedeli (noi residenti, cattolici o atei non importa!).

Intanto che in Italia si diffonde il “Pai” (Partito Anti Islamico), almeno Mangoni non prenda in giro i concittadini con delle ridicole dichiarazioni che sono soltanto vuote rassicurazioni, alle quali è costretto dal clima del ribaltone dell’omologo (e infatti, oggi destituito) Samuele Bertinelli.

Le Piastre. Migranti al Bellavista

Qual è il significato genuino delle predicazioni del Sindaco quando precisa che “non ci saranno arrivi indiscriminati e grandi centri” di accoglienza ad Agliana, allorquando l’Amministrazione ha già rinunciato a prendere delle misure di limitazione su una mozione appositamente elaborata sul tema?

Cosa vuol dire rifiutare di fare “arrivi indiscriminati”: la discriminazione verrà fatta su base della natura politica del regime che ha causato la fuoriuscita dei migranti richiedenti asilo politico o sulla professione religiosa del migrante o sulle sue capacità a “occidentalizzarsi”?

Mangoni, accoglierà solo profughi politici – accolti sotto l’ombrello del sistema Sprar – o anche i profughi commerciali non minacciati da guerre e regimi dittatoriali come lo sono gli eritrei?

Queste sono le domande alle quali l’Amministrazione dovrebbe rispondere entrando nel merito di un protocollo applicabile ai prossimi anni di emergenza “migranti” destinata ad aggravarsi viste le irrazionali aperture del governo centrale che ha solo rinviato a Settembre l’approvazione dello jus soli.

[Alessandro Romiti]

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