PISTOIA. Scusate se l’argomento è di quelli da “trattare con le molle” e sarebbe molto più semplice per le nostre coscienze fare finta di dimenticare.
Ci riferiamo ai due “ospiti” rispettivamente alloggiati presso il “gommone” San Jacopo e presso il defunto Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese.
Vorremmo conoscere da quanto tempo, ancorché guariti, stazionano in questi due complessi e quale spesa comporta questa permanenza. E, per cortesia, non mettiamo in campo tutta la nostra riserva di buonismo e quanto altro il nostro essere buoni comporta, a parole.
Il problema è, ancora una volta, il pessimo disservizio che le Istituzioni, Sindaco Bertinelli in testa, dimostrano e offrono.
Questi due amici “disagiati” sono nel pensiero e nelle opere di servizi sociali, assistenza alla persona e sinonimi vari?
Se le istituzioni civili danno così grande esempio di inefficienza e totale mancanza di rispetto, allora rivolgiamo un invito alle autorità religiose affinché, magari, possano ospitare nelle varie canoniche non utilizzate dai rispettivi parroci, questi due signori; sempre che questi ospiti forzati della sanità pistoiese, siano in regola, se stranieri, con tutti i requisiti di legge.
In caso contrario un biglietto di solo ritorno al proprio Paese sarebbe doveroso e necessario.
Qualcuno osserverà che siamo poco caritatevoli e insensibili: lo siamo nella misura in cui chi è stato eletto dal popolo e chi dovrebbe gestire il pubblico denaro, “se ne frega”.
Abati, per l’Asl 3, Bertinelli, il “vostro” Sindaco, e la Sivia Cormio, Sindaco/a di San Marcello, se non riescono a risolvere il problema, evidentemente, incapaci, invitino i due ospiti a turno nelle loro case: per la serie “dalle chiacchiere ai fatti”.
Anzi, l’azienda sanitaria, sempre così autocelebrativa nei suoi comunicati, potrebbe ufficialmente spiegarci la faccenda, ragguagliarci sulle indebite spese sostenute e altro ancora.
Se poi qualche magistrato, per caso, legge queste note, chissà, potrebbe intervenire direttamente nella vicenda.
Una vicenda pietosa che offre, però, la misura di che qualità sia la “ciurma” che dirige questo barcone chiamato Italia.
Restiamo in attesa di novità.
Buon giorno, in realtà stante lo squilibrio demografico italiano, con i nuovi nati nettamente al di sotto del necessario, stante il fatto che nel saldo economico costi/benefici in realtà lo Stato ci guadagna (in PIL, tasse e contributi per le pensioni), l’immigrazione in questo momento è necessaria e d’altro canto noi (e gli irlandesi) deteniamo il record mondiale di emigranti. Detto questo però le questioni poste nell’articolo sono vere e serie e, come sempre vengono eluse anche con un malcelato fastidio dalle santemariegoretti alias Boldrini. Io mi limito a pubblicare la legge sull’accoglienza tedesca. La Germania accoglie ogni anno il doppio degli immigrati accolti da noi, ma in modo serio e organizzato, e mentre noi viviamo “l’emergenza immigrazione” dall’ormai lontano 1991 (primo sbarco degli albanesi in Puglia), loro si sono dotati di una legge, che secondo me, pur fatte salve le garanzie e i diritti, è molto chiara e basata sul buon senso (conoscere la lingua, gli usi e costumi, le leggi…dimostrare di potersi sostenere economicamente e avere un posto dove abitare….). Eccola quà: http://www.affarilegali.net/Default.aspx?tabid=217
Massimo Scalas