Se dal 2016 ad oggi (quasi 8 anni fa) siamo ancora qui a discutere del sesso degli angeli, la risposta non può che essere una: non c’è assolutamente la volontà di risolvere il problema. A Giuliano Amato bastò una sola notte (1992) per depredare i depositi bancari degli italiani: figuriamoci se oggi, dopo l’idea del blocco navale, una Meloni che dà armi all’Ucraina, si impegna per far cambiare musica…
OTTIMISMO FUORILUOGO
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E a Pistoia i somari sono molti più assai di uno. Così è il caso di spiegare la vera storia di questo circo equestre dove i clowns si rincorrono con quei mazzolóni di gommapiuma che non schiacciano (peccato!) il cranio a nessuno: anche se va detto che, se puro caso lo facessero, non ne uscirebbe un grammo di materia grigia.
Quest’opera da tre soldi – purtroppo non di Bertolt Brecht – ha già tutte le linee della mano tracciate e ben chiare:
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il sindaco Tomasi strilla all’emergenza sanitaria
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la stampa tirrenica parla di bufera su Vicofaro
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il curato di campagna urla che disobbedirà comunque, questa la sua missione
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una coppia di azzeccagarbugli che promettono ricorsi al Tar
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il vicario di Wakefield s’intrude e chiama tutti a raccolta per gestire la realtà migrantorum tutti insieme, ovviamente alla faccia dei vicofarini che ormai hanno case del valore delle famose 3 palle 1 soldo del Luna Park
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il Pd pistoiese attacca la giunta e le dà dell’incapace (perché loro in 80 anni hanno saputo fare di meglio?)
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il Pd di Montecatini di migranti non ne vuole sapere con il dire che rovinano il turismo
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l’Usl su Vicofaro non ha mai fatto chiarezza, neppure nei tempi della famosa, quanto falsa e delinquenziale, pandem[enz]ia
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l’entusiasmo (sciocchino…) della gente crede che Gesù, dopo l’ordinanza Tomasi, stia tornando sulla terra a giudicare i vivi e i morti e, infine …
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il silenzio degli innocenti: ossia la posizione della procura della repubblica di Pistoia, dove peraltro i migranti godono di totale apprezzamento da parte di un sostituto come Claudio Curreli, il quale, protetto dal generale silenzio dei superiori e degli operatori tribunalizi (avvocati in primis) riscuote lo stipendio dallo stato per reprimere le violazioni di legge, ma, grazie alla sua fede, trasforma, non come a Cana l’acqua in vino, ma gli obblighi di legge in fiocchi d’avena da inzuppare al mattino nel caffellatte
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Il quadro è qui. Gli ingredienti ci sono tutti e tutti validi per abbindolare il popolo o con i discorsi accoglientisti dei laici o con il miele di rosmarino della chiesa cattolica nata dall’ideologia di Bergoglio e pregiudizio.
Per la Carta di Roma i giornalisti devono cancellare la parola “clandestino” dal linguaggio della comunicazione. E giù tutti pronti a fare i politicamente corretti.
Ma mi chiedo: si possono avere o no i nomi e cognomi di tutti i migranti di don Biancalani, dal momento che neppure in pandemia si riuscì a farne una completa e doverosa identificazione?
E come vanno chiamati, di grazia, coloro che arrivano di nascosto in Italia; dei quali niente si sa; in-censiti e in-censibili; entrati in maniera illecita; fuggiaschi non si sa da dove né verso dove i quali (La Nazione ci fa anche da “petalosa” Accademia della Crusca locale!) vivono e convivono ammassati insieme a specie animali «sinàntrope»?
La soluzione della commedia è prevedibile.
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Nell’assoluto silenzio degli dèi del terzo piano del tribunale (dio non ha il telefono e non risponde mai, almeno da dopo i fatti dell’Antico Testamento), i legali del don di Vicofaro faranno ricorso, con richiesta di sospensiva, al Tar e, grazie alle preghiere di “Vicofaro resiste”, un miracolo sarà sempre possibile.
Nel frattempo – come scrivono generalmente gli storici greci del V-IV secolo a. C. – il brodo della storia, con pancetta, osso di zampa, odori e magari anche un pezzetto di coda, sobbolle.
Infine, se i migranti vengono ridistribuiti altrove, Vicofaro si sgonfia. Così ci sarà sempre spazio per una nuova ondata come quelle cui stiamo assistendo: e tutto ricomincerà come prima. È una fandonia come quella del reddito di cittadinanza dei 5 Stelle, che avevano sconfitto – dissero – la povertà.
Sì, quella loro e del loro guru Giggino o’ bibitàro…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]