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PISTOIA. La produzione del progetto PAV di sabato 7 ottobre al teatro Bolognini ha presentato il risultato dei laboratori teatrali ispirati al romanzo di Baricco Oceano Mare, portato a termine con la collaborazione (ovviamente) dei rifugiati del Centro di Codirossoni, Sanitaria, Roma Flaminia Point.
Crediamo sia già chiaro a tutti voi di cosa si tratti senza dover aggiungere altri particolari, ma qualche altra perla ve la concediamo anche solo per farvi due risate in quest’autunno ancora troppo caldo per essere ritenuto godibile.
Pare che “per contrastare il razzismo e l’istigazione all’odio, sempre più diffusi anche nel nostro Paese, è necessario ripartire dalla scuola e mettere in campo un cambiamento culturale dove la diversità sia percepita e vissuta come una ricchezza”.
Ed è per questo motivo che “su questo si confronteranno con gli studenti sabato 7 ottobre, al teatro Bolognini, il prof. Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta, e Mohamed Ba, attore, mediatore culturale e straordinario comunicatore”
Immaginiamo quale e quanto pluralismo sia presente in questo convegno di menti ottuse e mani battenti, poiché coloro che si proclamano di mentalità aperta (col portafogli altrui, come sempre), occhi sognanti con “imegiiiin ooool de pipooool” nelle orecchie, risultano alla fine i più incapaci ad ascoltare e comprendere, sempre diretti sulla strada dell’indottrinamento e della gogna per i dissidenti.
Di fronte a cotanta faziosità, non rimane che lo sberleffo, ma oggi crediamo non sia il caso: la situazione è grottesca e quindi grave: il popolo civile sta attaccando i bambini, i ragazzi, figli nostri nelle scuole dove li mandiamo perché attingano dal pozzo della cultura e dove, invece, lor signori vogliono appiattirli su posizione che, fino a prova contraria, possono essere ancora contrastate e criticate.
Il procedimento funziona così: si parte da un’idea (assurda) che viene spacciata per dato oggettivo,
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ovvero che in Italia imperversino il razzismo e l’odio (i circa 4 miliardi annui spesi per l’accoglienza dei clandestini evidentemente non bastano). Detto ciò, è ovvio che chiunque osi contrapporsi a questa teoria bislacca debba essere inserito nel gruppo degli inascoltabili. Il passo successivo è ovviamente l’indottrinamento, l’educazione di Stato impartita alle giovani mente capaci di assorbire qualsiasi cosa.
Tanti saluti ai genitori, probabilmente rincoglioniti anch’essi da questa propaganda a 360 gradi, e al loro diritto di organizzare autonomamente certi aspetti della vita dei figli. È un pensiero unico dominante che reprime e bastona, non ammettendo il pensiero difforme, pena parlare di “razzismo e odio sempre più diffusi nel nostro Paese”.
Abbiano il coraggio, gli organizzatori, di invitare nei loro dibattiti salottieri anche coloro che considerano l’immigrazione clandestina un cancro e l’immigrato clandestino un invasore.
Gli studenti potrebbero imparare uno strano procedimento mentale chiamato farsi un’opinione propria.
[Lorenzo Zuppini]