MILENA GABANELLI E IL MARCHESE

Milena Gabanelli
Milena Gabanelli

È IL CASO di richiamare l’attenzione dei nostri lettori su un aspetto, quantomeno singolare, legato alla trasmissione di Milena Gabanelli.

La collega ha infatti aperto il suo Report di ieri sera, 14 aprile, con la scena – magistrale per il cinismo di Alberto Sordi nel rappresentare la società italiana e il mondo dell’ieri e dell’oggi – del Marchese Del Grillo che, guarda caso, noi avevamo utilizzato qualche giorno fa (vedi) in un intervento che presentava contrapposti i cittadini di Campo Tizzoro e l’Asl 3 di Pistoia.

Riteniamo utile riproporvi la scena dell’Albertone, per ricordare che l’Italia è questa e non altra; e che nessuno si salva dalla triste realtà di chi può tutto e di chi non può niente: anche perché non c’è nessuna tutela per il cittadino, da nessuna parte – e, forse, men che mai, da parte di una giustizia che non c’è, non c’è mai stata, ma, specie in questo momento, è un conclamato disastro sotto ogni punto di vista.

Nessuno riesce a tutelare nessuno, perché nessuno vuole tutelare nessuno.

E se qualcuno, quando noi abbiamo pubblicato il passaggio del film di Sordi, ha pensato che siamo stati dei rozzi per la parolaccia finale (cazzo), che neppure Giuseppe Montagna ha potuto pronunciare senza periglio e senz’essere rinviato a giudizio (vedi), si consoli, oggi, nel vedere che, ad adoperare questa famosissima scena di mala parola, è proprio la Milena nazionale: quella che è stata anche proposta come Presidente della Repubblica – e non come noi che, nella nostra libertà intellettuale e di parola (ma che non siamo del P[artito] D[ominante]) veniamo sì proposti, ma per la pubblica gogna, se non anche per una vera e propria ghigliottinata.

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