miracoli. CHE GUARDIA MEDICA È UNA GUARDIA SENZA MEDICO?

I miracoli della sanità toscana

PISTOIA. Sabato 24 agosto. Alla moglie di un amico inizia un feroce mal di testa. Il dolore non le dà pace, ma la signora cerca di resistere. Passa una giornata allucinante e spera di riposare la notte, ma invano.

Domenica 25 agosto. La signora sta sempre peggio finché, nel tardo pomeriggio, decide, disperata, di rivolgersi alla guardia medica di viale Adua, 70 a Pistoia.

Bussa. Si affaccia un uomo che parla italiano con accento straniero. Non viene fatta entrare e si sente rispondere che, di medici, non ce n’è nemmen l’ombra.

La signora deve arrangiarsi da sé, anche perché, se andasse al pronto soccorso del San Jacopo, rischierebbe di passarci la notte…

È la sanità toscana, una delle più belle del mondo, pensata e voluta dal taumaturgo Enrico Rossi, che ha costruito ospedali nuovi che costano 20 milioni di affitto all’anno e che non funzionano.

All’ospedale del Ceppo, centro prelievi, si adoperano – come nella guerra del 15-18 – giovani «classe 900», cioè bimbetti appena svezzati dalla scuola infermieri.

Al pronto soccorso Rossi fa venire neolaureati anche stranieri senza esperienza: ma non è lì che occorre gente che s’è fatta una cultura da emergenza? Non importa. Il Pd deve salvare l’Italia. E per farlo vuole tornare al potere, con l’accetta in mano.

Roba da Conte di Montecristo

Alla guardia medica, non c’era l’ombra di medico. Ma il problema è lì? Macché! Pensate che a Poggioreale non c’erano guardie (a sufficienza) e qualcuno, senza perdere troppo tempo, ha avuto il modo di andarsene via con una fuga di quelle da film di avventura: calandosi dalle mura con una corda fatta di lenzuola. Nemmeno il Conte di Montecristo, guarda!

Ecco. Questa è l’Italia che ci ha consegnato Mani Pulite dopo avere assassinato la squallida Prima Repubblica, oro 24 carati rispetto ai politici di oggi.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Andava meglio quando andava peggio


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