Mentre il correttore nazionale monsignor Franco Agostinelli, offre i più rituali e retorici auguri alla comunità dei volontari, entrano in fibrillazione i governatori malpancisti che riportano una serie di informazioni che confermano la pesante crisi in Confederazione
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FIRENZE. Questa volta, sembra che la montagna non partorirà il topolino, viste le notizie (ufficiose, ripetute e non mai smentite) di alcuni atti giudiziari che sarebbero arrivati ad almeno tre presidenti di Confederazione nazionale, ma anche quattro!
Alcuni governatori ci confermano infatti che la “supercartella” scaturita da un pronunciamento della Corte dei Conti, di oltre 55 milioni, sia da dividere tra un pugno di responsabili. Che siano 3 o 5 sono sempre una decina di milioni o più a testa. Sciocchezzuole direbbe Totò!
Tra le varie telefonate raccolte, ci ha colpito quella di un notevole Governatore romano (non toscano, visto il muro di gomma di reticenze che lega in solido il granducato corsiniviano) che ha confermato col core in mano la storica conoscenza e l’andazzo della malagestio nella Confederazione nazionale, confermandoci candidamente che le varie società di servizi (indimenticabile la Millennium srl, ma non meno della “Opere di misericordia” che andò a gestire il Cara di Isola C.R. erano notoriamente costituite per fare delle creste (in redazione le chiamiamo “frodi”) da distribuire fra vari accoliti: tutti zitti e allineati, sotto la bandiera della missione di volontariato.
Ci spiega, il molto coriaceo Governatore “non toscano”, che la comunità dei colleghi è purtroppo incapace o forse anche poco preparata (moralmente e culturalmente) e facilmente addomesticata e addomesticabile dalla “mamma” di via Steccuto che vanta crediti per le quote associative con molte agenzie “figlie”.
Questo spiega perché nessuno abbia mai “rovesciato i banchi” come fece Gesù nel Tempio, ma anzi si sia approcciato all’incredibile compromesso in un avvitamento perverso tra buone intenzioni (leggi i generosi volontari, anime buone e lucide delle Organizzazioni di volontariato) e le collusioni per le provvigioni deviate di denaro pubblico, con maldestre architetture contabili, perpetrate sistematicamente (Modena e Isola, sono due esempi principali) quanto formalmente celate nelle grinze delle voci raggruppate nei pesanti bilanci d’esercizio.
Sapere che – secondo alcuni governatori – la gran parte della comunità dei Magistrati è incapace di distinguere e si faceva diligente ai diktat di via Steccuto in modo acritico e dunque complice, ci ha solo confortati nello scoprire che tutte le informazioni raccolte in questi anni di inchiesta, sono purtroppo convergenti e confermative, nel disegnare una incredibile vicenda di malagestione, con varie ipotesi di reato collegate all’intercettazione di denaro pubblico e che dura da almeno tre lustri.
La vicenda dello “Stato nello Stato” riconducibile alla Federazione delle Misericordie Toscane è un’altra anomalia che però è utilissima a tenere il colonnello Corsinovi, sul predellino della Confederazione e assicurare una falange di fedelissimi da pilotare in modo strumentale nelle elezioni. What else?
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Oggi, riceviamo un estratto della legge quadro finanziaria che il Governo Meloni sta per approvare: nell’articolo 258, vengono assegnati 1,5 milioni in tre anni al fine di fronteggiare “…gli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, dei prodotti energetici e dei prodotti di consumo, nonché di sostenere le organizzazioni di volontariato impegnate nel servizio di trasporto sanitario, anche emergenziale, e nel mantenimento di presìdi di coesione sociale, di soccorso e di contrasto alle situazioni di svantaggio sociale…”e, noi, giustamente ci poniamo delle domande che, giriamo pubblicamente a Giandomenico Giani.
– Perché, solo alla Confederazione delle Misericordie una dazione di denaro pubblico così cospicua e spalmata in tre anni? Serve forse a pagare le parcelle dei professionisti che devono fare ricorso all’Agenzia dell’Entrate per i 56 milioni contestati?
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– E la Croce Rossa, Anpas, Verde, Oro e il resto delle OdV sono forse figlie di ‘ndrocchia? (…ci dicono che sono già pronte alla guerra!)
– Forse, le sorelle brutte non sono state considerate dalla dazione governativa, perché sono più virtuose e dunque, disponendo di bilanci più trasparenti e non gravati da pesanti deficit, non hanno bisogno di sostegno? (così incoraggiano gli incapaci e disonesti e ignoriamo quelli che dovrebbero essere encomiati!)
– Ma davvero il Governo non ha notizie alcuna di relazioni – si pensi alle dichiarazioni fatte alla Commissione Parlamentare e antimafia dai dirigenti nel 2015 – con le pesanti ipotesi di malagestio criminosa che sarebbero poi storicamente assegnate amministrativamente ai dirigenti di via Steccuto e oggi notificate con tanto di cartella esattoriale?
Abbiamo anche cercato di parlare con il Presidente emerito Gabriele Brunini, che già un paio di anni fa, si tolse qualche “sassolino dalle scarpe” dicendoci che non poteva aprire certi argomenti, sarebbe stata una valanga, così confermando le sue critiche alla mamma.
Oggi Brunini è stato ancora più determinato e risoluto a dirci “non parlo”, nessuna dichiarazione, nemmeno sulla conferma (o smentita, che non c’ha dato, dunque avvalorandoci l’ipotesi!) della cartella milionaria pervenuta in via Steccuto: del resto, la trasparenza è un lusso che prevede chiarezza, correttezza dei comportamenti, rispetto delle leggi e profilo specchiato delle gestioni finanziarie.
Ci dicono che anche il funzionario già “quadro isolino C.R.” Mariano Fioretti (ex agente di polizia municipale in Lastra a Signa), abbia ricevuta una bella busta verde dall’Agenzia Entrate, quale responsabile contitolare delle attività svolte con il Fatichenti in Isola Capo Rizzuto: tornano alla mente le lettere di denuncia dei Governatori Cuzzola e Caprio– due “apripista” discriminati ed esclusi, per come non allineati – che purtroppo sono stati ignorati, con l’attuazione sistematica di atti farciti da montagne di reticenza di questi ultimi anni.
Ma, gli uomini di via Steccuto, sappiano che “non si può fermare il vento con le mani”!
A questo punto, restiamo in attesa degli sviluppi per la prossima sessione del Consiglio nazionale sul quale, siamo certi che saranno fatte tutte le precisazioni del caso, grazie alla presenza di Avvocati come Paolo Sanchini e Hilary Signori (la pavoncella che ad Agliana, cioè in Toscana, ha coperto il buco di oltre 400mila euro causati nella sua Misericordia dall’Artioli nel 2008!).
Insomma, non sembra esserci pace in via Steccuto, dove ci dicono che Staderini e Fatichenti, i due dirigenti responsabili dell’incresciosa controversia sui pagamenti al Policlinico Gemelli, incomincerebbero a grattarsi in testa: hanno davvero perduto 1,3 milioni o solo rinviati i pagamenti sine die?
Too big, to fail – ci spiega un altro governatore appassionato, che dice di parlare con il cuore in mano – ma non sembra consapevole che è proprio così, cioè facendo ab-uso della genuina convinzione dei volontari impegnati nel servizio più misericordioso e incondizionato – che sono stati fatti accordi con le ‘ndrine del Vibonese (processo Jonny) e altre gravi malagestioni.
La vera cartina tornasole di questa vicenda è però da cercarsi al di fuori di via Steccuto, al Dipartimento di Economia di Firenze, dove insegna il Prof. Luca Bagnoli, il “Garante”: che farà: garantirà?
Vedremo andando disse il cieco. Per il momento facciamo i nostri auguri sinceri agli oltre 100mila volontari che sono impegnati ogni giorno, ispirati sinceramente dalla più genuina solidarietà cristiana e spirito di servizio incondizionato.