misericordes. AL PEGGIO NON C’È FINE E PROSEGUE LO SFACELO!

Continua lo stillicidio della Confederazione nazionale che si trova allo sbando nel disinteresse generale, con una parziale e tardiva scoperchiatura del verminaio da parte alcuni quotidiani strutturati. Alcuni governatori discriminati, ci aggiornano con dure note di denuncia del malaffare. Dunque, riceviamo e pubblichiamo

La visita di Domenico Giani agli operatori in centrale

FIRENZE —ROMA. I vertici di Confederazione (con a capo il colonnello Corsinovi), hanno individuato la sede per l’assemblea nazionale delle Misericordie a Fiumicino presso l’hotel Hilton: una scelta che appare strategica per evidenziare un apparente benessere di Confederazione; questo alla facciaccia di tutti i debiti pendenti e delle cartelle da 54 milioni di euro per i “noti fatti”.

Sia chiaro che dovendo la Confederazione della Misericordie pagare l’appannaggio dei membri del consiglio nazionale, cioè di revisori, probiviri, organi di controllo, presidenti di federazioni regionali, dipendenti in trasferta; questi intendono rassicurare che la mamma di via Steccuto, pagherà un bel soggiorno —vacanza, con pernottamento e pranzo a tutta la figliolanza con carrozzone appresso.

Una grande famiglia che alla fine con uno scrosciante battito di mani approverà lo scempio di un bilancio farlocco, in uno scambio perverso di voti e compiacenze drogate da sponsorizzazioni.

Una scena già vista, con altri tipi di prebende, vedasi le saporite notule pagate a certi professionisti di fiducia, ben conosciuti anche a noi come l’Avv. Paolo Sanchini.

La confederazione delle Misericordie, hanno  oltre 100mila volontari che sono però ignari: “too big to fail” (e loro lo sanno!)

Tutto ciò a discapito delle numerose Cenerentole, ovvero le Misericordie satellite poverelle, le più lontane e disagiate che, con le loro casse vuote, non intendono indebitarsi per andare all’Hilton e fare una comparsata, spendendo soldi per aereo, albergo lussuoso e pranzo.

La scelta di tale location, appare ben precisa e studiata per far arrivare soltanto le Misericordie “vicine al Presidente”, quelle in cordata che viaggeranno con la formula “tutto rimborso” e aver così garantito un voto sicuro, allorquando tutto verrà approvato con felicità dei soliti noti, collegati alla potente cordata Corsinovi & C.

Da notare che i dati del bilancio d’esercizio non sono ancora stati consegnati e pare che ciò, avverrà solo tre giorni prima dell’assemblea, tempo non sufficiente alla lettura accurata, uno studio proficuo — per capirci qualcosa — a meno che non ti chiami Prof. Luca Bagnoli che è appunto il commissario revisore.

Quindi si approverà un bilancio, che fa già acqua da tutte le parti, e si battezzerà come un atto solenne, ma farlocco, farcito di violazioni e irregolarità che meriterebbe ben altre soluzioni amministrative e altre sedi di lettura.

Misericordie, gran bel problema: ci spiegano che Trucchi erano manovrato dal Corsinovi: non avevamo dubbio nella nostra redazione.

Le Misericordie vivono di Carità e i governatori intelligenti e attenti, non sottraggono i soldi alle loro Confraternite per andare a battere le mani a chi si è mangiato il mondo intero, vedi i 54 milioni di euro di debiti all’erario o con i fornitori che vogliono essere pagati e battono cassa.

I governatori onorevoli rimarranno a casa perché loro, vogliono il Bene della Misericordia e non sono avvicinabili con delle proposte sconvenienti.

Quindi, appare chiaro che questa sceneggiata è una semplice azione politica studiata per cacciare — fuori dal sistema — le Misericordie più piccole e più povere, lasciando solo quello che numericamente serve ai vertici e che vedranno chiedere le sole quote confederali, nascoste dietro la questione del servizio civile.

Perché senza il pagamento della quota sociale non ti fanno avere la convenzione per il servizio civile, ma ti faranno pagare, e ciò in silenzio, su un bilancio che sembra destinato a essere falso e taroccato.

Non dimentichiamo che, per avere il servizio civile in convenzione, ogni Misericordia oltre alla quota associativa, paga un contributo di € 200, che diventerà 250 euro l’anno prossimo, a mo’ di mazzetta, nonostante che la Confederazione percepisca dal Ministero somme importanti da destinare alla progettazione di tali servizi.

Si parla di “bilancio falso” perché durante l’ultimo consiglio nazionale, nonostante le tante richieste di delucidazioni da parte dell’organo di controllo (guidato dal Prof. Luca Bagnoli) su evidenti irregolarità, i consiglieri hanno regolarmente approvato il rendiconto finanziario fregandosene di tutte le irregolarità apportate. C’è stata un’eccezione significativa conosciuta da questa testata: quella delle querele “bavaglio” fatte firmare dal suo patron Corrado Artioli, in tandem con la Pavoncella Ilaria Signori (ben 10 anni fa!), che essendo avvocata, ha capito subito i rischi che la vedono esposta e ha mollato la barca.

“Tutto torna” come direbbe il collega pistoiese Vivarelli.

Anche il silenzio del Prof. Luca Bagnoli, un accademico che davanti a tanto marciume, sembra lasciato piegato al silenzio. Resta un fatto imbarazzante, non avendo lui probabilmente tratto insegnamento dai fatti di Isola C. R. e della mancata vigilanza di Confederazione allo sbando.

Certo allora c’era il Trucchi che “cadeva sempre dal pero”, come se stesse dirigendo una trattoria. Oggi c’è un colonnello che forse è ben efficiente e abituato a mettere tutto a tacere, come spiegano le recenti cronache sul drammatico caso Orlandi.

Una cosa è certa. Le Misericordie serie non si presteranno a questi sporchi giochi, disperdendo risorse importanti per le loro organizzazioni, contribuendo a mantenere un soggiorno gratuito ai sodali della malagestione organizzata dal Presidente con il colonnello Corsinovi.

redazione@linealibera.it

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