misericordes. LA CONFEDERAZIONE NAZIONALE SPACCATA SUL BILANCIO?

ll 27 prossimo l’Assemblea nazionale delle Misericordie dovrà votare il bilancio 2019 fortemente avversato dai non corsinoviani. Intanto arrivano lettere di protesta e denuncia di malagestione nell’ultimo lustro con un pesante default milionario. Che succederà?

FIRENZE. La Confederazione nazionale delle Misericordie si riunirà in una assemblea generale in “conferenza remota” il prossimo 27 Dicembre e questa volta, la sessione appare già ipotecata nel suo esito da una sequela di dure lettere di protesta di Governatori disperati che – meglio tardi che mai, osserviamo noi – intendono scoperchiare il vaso di Pandora e denunciare le gravi irregolarità gestionali che hanno generato un pesante default di bilancio di qualche milione di euro.

Numerose lettere e segnalazioni uozzap di incoraggiamento affollano la nostra redazione; molto caratteristica è quella del discriminato già consigliere Giuseppe De Stefano che offre una dura critica del bilancio di esercizio.

Alberto Corsinovi, risponderà alla lettera della sua omologa laziale Riggi?

Ma anche quella appassionata del governatore Vincenzo Martino di Cosenza o della Presidente della Federazione delle Misericordie del Lazio Barbara Riggio (omologa di Alberto Corsinovi, che non sembra però fare sconti al collega), quella del Governatore di Reggio Calabria Angelo Cuzzola e della governatrice versiliese Ilaria Pellegrini: tante lettere struggenti, legate da un filo di sdegno e protesta per l’inerzia di un board opaco e versato nel mantenimento di un Consiglio direttivo che porterà presto potrebbe arrivare il redde rationem la Confederazione al tracollo definitivo.

 

La molto eloquente lettera di Barbara Riggi 1

Lettera della Barbara Riggi 2

Nella lettera del De Stefano, sono riportati contenziosi per 2,5 milioni e “posizioni storiche” di perdite consolidate di circa 5,3 milioni: tanta roba accumulate rapidamente nell’ultimo lustro.

Tra le lettere di denuncia, brilla per la sua integrità, genuinità e competenza, quella della consigliera nazionale Angela Caprio che – fino a oggi unica voce fuori dal coro – è stata ignorata per lungo tempo dall’intera comunità dei misericordes.

Integerrima e coraggiosa Angela Caprio, Avvocato ha denunciato da sola e fuori dal coro la situazione di malagestio oggi esplosa

Su Angelo Cuzzola c’è stata una serie di mozioni di pesante censura in quattro consigli nazionali: una persecuzione a un dissenziente non omologato o cosa altro?

 

Al post Facebook del tesoriere De Viro sono seguiti una serie di commenti davvero educativi. Leggetevèli!

Lettera di dimissione del Tesoriere De Vito (2)

In questa complessa vicenda viene da porsi molte domande, che ridurremo a cinque per ragioni di spazio:

Il Vescovo Agostinelli, si era mai fatto delle domande? Lo avevano tenuto all’oscuro? Ma perché non ha mai “corretto”?

1) Nel Consiglio Nazionale, dov’era il Vescovo Franco Agostinelli già Correttore nazionale con diritto di voto – quando si approvavano incarichi a destra e a manca con pagamenti di parcelle davvero cospicue a professionisti che sarebbero stati “vicini, vicini più vicinial movimento? (…ci risulta che uno di questi avrebbe percepito ben 250.000 euro di pagamento per consulenze in due anni: è vero?).

Ma anche quando si appoggiava le decisioni del CdP dalla srl Millenium, passando da Isola, dal Consorzio Opere, Benevento, Modena e cartelle fiscali milionarie, sottoscrivendone acriticamente gli indirizzi del Presidente: dov’era la paletta di voto del Correttore?

Forse gli aspetti spirituali non si confacevano con le questioni di indirizzo economico e finanziario e dunque, si è astenuto nel diritto statuario di voto delle mozioni?

2) Ci volevano le dimissioni del tesoriere Israel De Vito annunciate lo scorso 20 Ottobre  su Facebook —  per gettare nella resipiscenza quei consiglieri e Governatori ancora capaci di avere sussulti di dignità e che oggi si alzano in piedi con queste lettere di pesante protesta?

3) Sembra che il numero delle Confraternite decise a bocciare il bilancio 2019 stia crescendo, dopo il drammatico appello alla responsabilità del Governatore Cuzzola recentemente pubblicata su questo schermo.

In caso di bocciatura si avrà il Commissariamento in house (avevano tentato anche di modificare lo Statuto ad acta, che nemmeno Silvione avrebbe saputo fare meglio!) o davvero il Prefetto di Firenze sceglierà un tecnico distante dal movimento, magari severo e che taglierà e sanerà senza fare sconti ad alcuno?

I molti volontari, sono informati dai loro governatori delle vicende di pessimo andamento della Confederazione?

4) È vero che i Governatori corsinoviani stanno cercando di cooptare i Governatori titubanti, con le minacce di rovina imminente e la promessa di un riconoscimento che si vedrà nell’abboccamento della “Nuova Rete”, con il mito suggestivo di un nuovo ordine, assicurato dal probabile o inevitabile fallimento della Confederazione?

Ma come potranno i tanti Governatori d’Italia che hanno operato in diligenza e correttezza, pagare i costi del default in silenzio senza fare delle rivendicazioni di responsabilità al board?

5) E se il bilancio non venisse approvato, saranno avviate le azioni di responsabilità nei confronti dei consiglieri e dei rappresentanti della Chiesa che, anche muniti del voto, non l’hanno mai esercitato in senso critico, mai rivolgendosi al prudente e silenzioso “consiglio dei Probiviri” o, più meritatamente al mai disturbato organo di controllo del Collegio dei Revisori?

Ancora pochi giorni e sapremo dunque se ci sarà un cambio di direzione con un risposta chiara e decisiva nel rovesciamento della tradizione che ha visto – lo dicono i Governatori che ci scrivono indignati – il Consiglio nazionale sempre tenuto all’insegna di silenzi reticenti a fronte di numerose mozioni d’ordine che avrebbero altresì richiesto altri coraggiosi indirizzi di scelta, con l’avvio di una serie di dimissioni a catena e rovesciamenti di fronte alternativi, con risultati diametralmente opposti alle dissennate soluzioni adottate nell’ultimo lustro con drammatici risultati, rimasti purtroppo ignoti alla comunità degli oltre 120.000 volontari.

Vedremo andando disse il cieco.

PS 1: Ci permettiamo di osservare come, visto il contenuto delle lettere di protesta e il livello di indignazione dei più, non sarebbe meglio cambiare il nome di “Misericordia” e uscire dal patrocinio secolare della Chiesa?

PS 2: Che cosa penserà Papa Bergoglio di questa commistione finanziaria e pseudo-spirituale del Movimento di ispirazione cattolica del movimento che impegna molti a delle scandalistiche denunce?

PS 3: Ci piace sapere che (voce di corridoio) in questa congiuntura particolare, il colonnello Alberto Corsinovi si è finalmente ristabilito dal Covid: ancora ricoverato in clinica medica, ci dicono  sia impegnato a telefonare a tutti i Governatori disponibili per raccomandare l’approvazione del Bilancio 2019.

Buone Sante Feste a tutti i volontari, impegnati al dono e alla solidarietà verso il mondo.

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealbera.info]

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