La Consulta Civile universale è stata nominata ma a questo giro sono state escluse (ci avevano detto “cacciati” ma si tratta di una cattiveria) le Confraternite delle Misericordie. Un altro duro colpo alla loro immagine già offuscata da molte nebbie
FIRENZE-ROMA. Con la riduzione del numero dei consiglieri era comprensibile che qualcuno dovesse saltar via, ma dunque, a maggiore rigore della selezione dovevano certamente – e siamo certi che lo è stato – qualificarsi i miglior candidati, escludendosi gli altri, meno capaci.
Non è stato così per la Confederazione nazionale delle Misericordie che, capitanata dall’Avvocata Monica Brogi di Campi Bisenzio membro del Comitato di Presidenza con delega per il servizio civile (che ci fa ancor sussultare, pensando a quanti avvocati ci sono nei Cd delle Misericordie…) e che è stata esclusa dal board della Consulta Civile, come potrete meglio leggere nell’articolo del giornale on line “redattore sociale” che spiega tutto, ma dimentica alcuni dettagli e ci impegna nel privilegio di puntualizzare un aspetto, niente affatto secondario: le Misericordie sono state escluse, tanta roba! (…ma una notizia fresca sul blog della Confederazione no?)
La Confederazione non c’è ne l’elenco degli eletti, e non pensate che sia stata una dimenticanza o disguido della segreteria che aveva da compilare la lista dei partecipanti: non è stata eletta, perché ritenuta inadeguata con i suoi requisiti.
Mica li hanno estratti con i dadi i candidati alla Consulta; è così Avv. Brogi? Ci permetta dunque una domanda: quali sarebbero i requisiti venuti meno alla così notabile organizzazione?
Stiamo parlando di una associazione di Confraternite che vanta quasi 700 sezioni in Italia con oltre 100mila volontari, che però in quest’ultimo lustro ha visto un decadimento progressivo, scoppiato con i fatti di Isola Capo Rizzuto (indimenticabili le trascrizioni a verbale delle Commissioni parlamentari, con le ramificazioni con il Dg e le aziende consociate, costituite ad acta!) e culminato nella diserzione di molti consiglieri nazionali che, lo scorso 18 Luglio, hanno mancato di partecipare ai lavori del Consiglio nazionale urgente tenuto a Pistoia.
Le criticità delle Misericordie, non stanno certo nella massa dei volontari, tutti impegnati con solerzia e spirito di abnegazione (che ci scrivono ringraziando per l’attenzione riservata alla Confederazione e ci che esortano a “non mollare”! come avemmo già a scrivere nel 2013 al presidentissimo di Agliana Corrado Artioli), ma altresì nel gruppo dirigenziale di vertice, ovvero il livello confederativo.
Avete dei dubbi?
La Consulta è un organo governativo per la promozione, sviluppo e coordinamento nazionale del servizio civile e dunque, la partecipazione – consolidata e tradizionale – di un’organizzazione di volontariato come è la Confederazione delle Misericordie è strategicamente importante se non necessaria, vista l’attenzione che, proprio essa, riserva a questa attività sociale e la vastità dei volontari impegnati.
Dunque: Houston …abbiamo un problema!
Chi è alla base di questa debacle istituzionale? Come faranno in via dello Steccuto senza poter sviluppare i progetti che tanto lustro danno alle Misericordie? La Confederazione è pronta per il grande salto nella “nuova rete” con un abbandono completo delle politiche del passato e così l’avvio di nuovi modelli di business?
L’Avvocata Monica Brogi che ci dicono essere la delegata per la materia “consulta civile” ha qualche dichiarazione da riportare a fronte di questa imbarazzante squalifica?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]